L’applicazione, disponibile per iOS, Android e Huawei, dà tutte le informazioni su come differenziare ogni prodotto “leggendo” i codici a barre, evitando errori che potrebbero provocare danni all’ambiente e ingolfare i sistemi di smaltimento
A ideare Junker App è stata Junko, società partita come startup innovativa e oggi diventata una Pmi, specializzata nel settore cleantech. I quattro founder sono Todor Sergueev Petkov, Noemi De Santis, Benedetta De Santis, che ricopre il ruolo di Ceo, e Giacomo Farneti. Junker app è un progetto che nasce per rendere semplici le complicazioni che ogni cittadino incontra quando è il momento di differenziare i rifiuti, tra imballaggi difficilmente classificabili e a volte identificati in maniera differente da amministrazioni comunali diverse.
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Come funziona
La caratteristica di Junker è di semplificare e velocizzare la raccolta differenziata per gli utenti, mettendoli nella condizione di non compiere errori. Questo perché l’app consente di riconoscere ogni prodotto grazie al codice a barre che riporta sulla confezione, con un database che ormai supera 1,6 milioni di prodotti. Una volta letto il codice a barre, l’app è in rado di riconoscere il prodotto, se necessario di scomporne le parti, e di indicare in quali raccoglitori vanno indirizzate.
Se poi il codice a barre non fosse presente, l’app è dotata anche di un sistema tecnologico di image recognition basato sull’intelligenza artificiale che le consente di riconoscere un prodotto se inquadrato con la fotocamera dello smartphone dell’utente.
Se poi nemmeno questa soluzione fosse praticabile o fornisse un risultato soddisfacente, sarà possibile fotografare il prodotto e inviare l’immagine a Junker, che darà una risposta a stretto giro.
Grazie alla geolocalizzazione
Un ulteriore vantaggio dell’utilizzo di Junker è che, grazie alla geolocalizzazione dello smartphone, l’app è in grado di risalire alle informazioni sul Comune in cui si trova l’utente e quindi dare le informazioni corrette su come smaltire ogni materiale e sui calendari della raccolta, con tanto di servizio di notifica – per chi volesse un promemoria – sulla raccolta della mattina successiva. Grazie allo stesso principio Junker è in grado anche di segnalare, a seconda dei materiali di scarto, quali sono i punti di raccolta più vicini per ogni tipologia, dagli ecocentri alle isole ecologiche, dai punti di raccolta per gli abiti usati a quelli per il conferimento degli oli esausti, delle pile o dei medicinali.
Funzioni per i Comuni
A completare le funzioni dell’app c’è uno spazio per segnalare, anche con fotografie, la presenza di rifiuti abbandonati, cassonetti non funzionanti o situazioni contrarie al decoro, come sporcizia o graffiti, che potranno aiutare le amministrazioni comunali e le aziende che gestiscono il servizio a intervenire. Anche le amministrazioni comunali, infine, potranno servirsi delle funzionalità di Junker per tenere informata la cittadinanza sui temi della raccolta dei rifiuti e degli eventi che riguardano l’igiene urbana, come ad esempio le giornate per il ritiro di rifiuti speciali o ingombranti.
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