"La Garanzia Giovani sta funzionando bene. L'obiettivo del Governo è di renderla un programma stabile delle politiche del lavoro, ma il buon risultato di quest'iniziativa risiede anche nella collaborazione tra tutti i partner del progetto: protagonisti sociali, rappresentanti di categoria e anche i servizi pubblici per l'impiego". Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti commenta positivamente i primi risultati del Piano per la Garanzia Giovani, il programma europeo contro la disoccupazione giovanile che si pone l'obiettivo di aiutare i ragazzi inoccupati tra i 15 e i 29 anni a trovare un tirocinio, un corso di formazione o un'offerta di lavoro entro 4 mesi dal termine del percorso di studi.
E' infatti la categoria dei Neet - cioè coloro che non studiano né lavorano - il focus della Youth Guarantee, che l'Unione europea ha lanciato per combattere il crescente tasso di disoccupazione tra i giovani under 30: 14 milioni di persone nel Vecchio Continente. "La realtà italiana ha un'esigenza particolare su questo tema - ha sottolineato Poletti - Il permanere a lungo in questa situazione produce un effettivo deterioramento delle condizioni sociali".
Positivo anche il commento del Commissario uscente per il Lavoro, Laszlo Andor. "Faccio le congratulazioni all'Italia, che è stato il secondo Paese europeo dopo la Francia ad attivare le politiche per la Garanzia Giovani. L'Europa, dal canto suo, ha messo a disposizione 10 miliardi di euro nel settennio 2014-2020 per portare avanti questa iniziativa".
"Sostenere l'occupazione giovanile - ha sottolineato poi il Commissario Andor - vuol dire anche attuare policy per promuovere l'auto-impiego e l'imprenditorialità. Il futuro della Garanzia Giovani è ora nelle mani degli Stati Membri".
Il convegno sui primi risultati del Piano Garanzia Giovani è stato organizzato a Roma dall'ufficio italiano della Commissione europea, nell'ambito del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell'Unione europea.
Federica Ionta
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