Aprire un'impresa in Italia oggi non è semplice, ma ci sono alcuni dati che lasciano trasparire segnali di fiducia. Ad esempio Unioncamere, nella sua ultima rilevazione attesta che sono 35mila le nuove aziende nate tra aprile e giugno 2014, risultato delle 97mila domande di iscrizione alla Camera di Commercio a fronte di 61mila richiesta di cancellazione di imprese già esistenti. Quasi la metà tra queste è rappresentata da imprese individuali, mentre il settore più diffuso in generale è l'artigianato, con 1.390.774 unità.
Sempre la Camera di Commercio, questa volta di Milano, fotografa la situazione delle imprese nel settore R&D, con il primato del capoluogo meneghino grazie a 13.053 aziende che investono in innovazione, seguite da 11.474 unità a Roma e 6.098 a Torino.
Innovazione che in molti casi si traduce in nuove tecnologie e approccio più digitale del business. Uno studio di NetConsulting spiega che il 40% delle imprese italiane ha eleaborato una propria strategia digitale, mentre il 28% si impegna a farlo entro il 2015.
Grande importanza rivestono anche il settore green jobs e ambiente, da integrare con l'ambito occupazionale, come spiegato dal ministro Galletti. Nel periodo che va dal 2002 al 2011, infatti sono stati creati 4 milioni di posti lavoro nel settore green.
LEGGI LO SPECIALE DI ENERGIE SENSIBILI SULLE IMPRESE ITALIANE TRA INNOVAZIONE E GREEN JOBS