Pixies, il robot-spazzino che funziona a energia solare
Scritto da
Ettore Benigni
Giornalista
Messo a punto dall’omonima startup guidata da due ingegneri 26enni, è la risposta al decoro urbano: un automa che sa orientarsi autonomamente e raccoglie bottiglie, vetro e mozziconi di sigarette
Se si pensa a un modello ideale di smart city, tra i servizi innovativi delle città del futuro quello ideato da Andrea Saliola e Pier Paolo Ceccaranelli, due ingegneri romani di 26 anni, avrebbe pieno diritto di cittadinanza. Si tratta di Pixies, un piccolo robot alimentato a energia solare che è in grado di muoversi autonomamente all’aperto negli spazi pubblici per individuare i rifiuti abbandonati in terra e raccoglierli.
Il progetto della startup ha visto effettivamente la luce negli ultimi mesi del 2020, nel pieno della pandemia, e da allora Pixies ha continuato a svilupparsi, fino a essere pronto per il “grande salto”, quello di debuttare e far valere sul campo le proprie potenzialità, e di dare il proprio contributo per ambienti urbani più puliti e sostenibili.
Di cosa parliamo?
Come è fatto e come funziona Pixies?
Si tratta di un piccolo robot, di 60 per 80 centimetri di lato e 45 centimetri di altezza, realizzato in plastica riciclata, che monta spazzole, un aspiratore e un serbatoio di 50 litri. Il mezzo – che è stato prototipizzato grazie a una stampante 3D – si alimenta grazie ai piccoli pannelli solari che monta nella sua parte superiore e a una stazione di ricarica che funge anche da ricovero per i mezzi quando non sono in attività e da panchina.
Ogni panchina è in grado di fare da “casa” per due Pixies, che possono tenere in ordine ogni giorno un’area da 32mila metri quadrati: 16mila metri quadrati per ogni robot in un giorno, con una ricarica completa dopo i primi 8mila. Pensato inizialmente per luoghi come parchi o piazze, Pixies potrà in prospettiva essere utilizzato anche per luoghi dove il traffico è più intenso, contribuendo a contenere i costi per la pulizia urbana e a migliorare le città dal puto di vista del decoro, in modo sostenibile e innovativo.
L’intelligenza artificiale individua i rifiuti e invia il robot a pulire
I sensori di cui è dotata la stazione di ricarica sono in grado di individuare, grazie a un algoritmo di intelligenza artificiale, i rifiuti abbandonati in strada, e di attivare il robot, che a sua volta si farà guidare dalle indicazioni che provengono dalla base. Una volta che il serbatoio sarà prossimo al riempimento il mezzo lancerà un alert ai servizi competenti, che interverranno per svuotarlo. Anche se le prossime evoluzioni del sistema stanno studiando un compattatore integrato in grado di consentire ai mezzi di raccogliere più spazzatura e quindi di avere più autonomia.
L’idea green e il progetto di business
L’idea dei due ingegneri romani con il pallino per le smart city è piaciuta al mondo dell’innovazione, tanto da riuscire a ottenere l’accesso ai servizi dell’acceleratore di startup Zero, dedicato ai progetti green. Come primo risultato di questa collaborazione ci sono i 180mila euro per lo sviluppo dell’idea di business che sono stati stanziati per Pixies da Cdp Venture Capital, LVenture Group e Key Capital.
Le Smart Cities come modello di città sostenibile
Ora il progetto deve soltanto essere messo alla prova, e i due fondatori della startup sono in contatto con alcune amministrazioni locali per iniziare con i progetti pilota, che daranno indicazioni utili per sviluppare un modello di business che a quel punto potrà essere eventualmente “corretto” e sviluppato su scala più ampia.
“Pixies nasce per dare un’idea concreta di Smart Cities, spesso percepite come nuvole di dati complesse e lontane. Un’idea di città responsive e sostenibili – spiega Andrea Saliola, ceo & Co-founder di Pixies – Stiamo lavorando con un obiettivo preciso: aiutare l’ambiente costruito a ricongiungersi, attraverso la tecnologia, con l’ambiente naturale. Vogliamo dimostrare come sia possibile fare ciò utilizzando, in chiave sostenibilità, gli strumenti che la Robotica e l’Intelligenza Artificiale ci mettono a disposizione. Siamo contenti che investitori così autorevoli abbiano scelto di credere in noi e nella nostra visione del futuro. Lavoreremo insieme per rendere questo futuro sempre più vicino”.
Dagli investimenti allo sviluppo della startup
“Con le nuove risorse amplieremo il team ed avvieremo una fase più operativa del nostro percorso di crescita – aggiunge Pier Paolo Ceccaranelli, Coo & Co-Founder di Pixies – L’obiettivo è quello di raggiungere più clienti possibili, dalle Corporate alle Pubbliche Amministrazioni, per raccogliere metriche sull’impatto della soluzione offerta. Lavoreremo per rendere il nostro prodotto ancora più innovativo sul mercato”.