Le Cinque Terre e il pericolo inondazioni

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

Gli eventi meteorologici sempre più estremi causati dal riscaldamento globale mettono a rischio il tratto della riviera ligure patrimonio dell’Unesco dal 1997

Le Cinque Terre sono dal 1997 uno dei patrimoni dell’umanità riconosciuti dall’Unesco. Uno splendido tratto di costa in provincia di La Spezia che attrae turisti in tutti i periodi dell’anno, e che è sempre più minacciato dagli eventi meteorologici estremi. Piogge torrenziali e inondazioni rischiano di provocare danni gravi a un sistema idrogeologico estremamente delicato, reso spesso ancor più fragile dagli interventi dell’uomo. A far suonare uno dei più recenti campanelli d’allarme era stata l’alluvione dell’autunno 2011, che causò danni gravissimi e che a più riprese nei giorni successivi rese necessaria per motivi precauzionali l’evacuazione dei residenti di alcuni borghi.

Di cosa parliamo?

Le Cinque Terre

“La riviera ligure orientale delle Cinque Terre è un paesaggio culturale di valore eccezionale che rappresenta l’armoniosa interazione stabilitasi tra l’uomo e la natura per realizzare un paesaggio di qualità eccezionale, che manifesta un modo di vita tradizionale millenario e che continua a giocare un ruolo socioeconomico di primo piano nella vita della società”. È la motivazione con cui l’Unesco ha inserito le Cinque Terre tra i patrimoni dell’umanità. In questo tratto di costa frastagliata in provincia di La Spezia sorgono cinque borghi pittoreschi:

  1. Monterosso al mare
  2. Vernazza
  3. Corniglia
  4. Manarola
  5. Riomaggiore

Il Parco Nazionale

L’intera area delle Cinque Terre, che dal 1998 è stata decretata dal ministero dell’Ambiente come area marina protetta, è caratterizzata da un territorio collinare che scende rapidamente verso il mare; l’opera dell’uomo ha reso possibile la coltivazione di questi terreni grazie ad una serie di terrazzamenti. Proprio nei piccoli golfi interni in cui il mare si è insinuato nel tempo, sorgono i piccoli borghi e il parco nazionale nasce anche per preservare gli ambienti antropizzati dell’area, come i terrazzamenti e i muri a secco.

Le eccellenze del territorio

Nonostante l’orografia “complicata”, una delle caratteristiche delle Cinque Terre è la vocazione agricola del territorio, con produzioni d’eccellenza che hanno saputo conquistarsi la notorietà anche su scala internazionale. Sulle terrazze vengono coltivati vitigni da cui vengono prodotti, ad esempio, il vino bianco Doc “Cinque Terre” e il celebre Sciacchetrà, un passito che esisteva già nel 1800 e che deriva esclusivamente dalle uve dei terrazzamenti.
Nell’area si produce anche olio d’oliva di ottima qualità, agrumi e miele. Tra le ricette più caratteristiche dell’area c’è quella del pesto, che con i suoi ingredienti valorizza alcuni dei migliori prodotti locali, come l’olio e il basilico.

L’alluvione del 25 ottobre 2011

Uno degli eventi più drammatici degli ultimi anni per il territorio delle Cinque Terre è stata l’alluvione che ha colpito l’area il 25 ottobre 2011, con 542 millimetri di pioggia caduti in circa sei ore tra la provincia di La Spezia e Massa Carrara. Colpiti in modo particolarmente severo Monterosso al Mare e Vernazza, dove le strade si sono trasformate in fiumi in piena e hanno trasportato il fango e i detriti raccolti nel loro percorso fino al mare. Gravi i danni anche alle strade a causa delle frane e degli smottamenti, mentre anche le telecomunicazioni si sono interrotte e diversi centri abitati sono stati a lungo irraggiungibili.
Per evitare danni ancora più gravi e soprattutto per tenere al sicuro la popolazione nei giorni successivi, i sindaci dell’area hanno disposto l’evacuazione di diversi borghi, mentre il bilancio di una settimana di maltempo riportava la frana di quattro ponti e la chiusura di 20 strade in cui si erano aperte voragini.

L’alluvione di Genova del 4 novembre 2011

A dimostrare l’aumento degli eventi meteorologici estremi in questa porzione di territorio, che mettono a rischio la bellezza dei luoghi e la sicurezza delle persone, c’è il fatto che soltanto pochi giorni dopo, a pochi chilometri di distanza, si è registrata l’alluvione di Genova. Era il 4 novembre: più di 500 mm di pioggia caddero sul capoluogo ligure nel giro di poche ore, provocando l’esondazione di diversi torrenti, con sei vittime tra la popolazione.

I cambiamenti climatici e gli interventi dell’uomo

A causare il susseguirsi a intervalli sempre più ravvicinati di eventi meteorologici catastrofici, che mettono in pericolo l’intero sistema idrogeologico della provincia di La Spezia, ci sono due fatti concomitanti:

  • da una parte il riscaldamento globale,
  • dall’altra un cambiamento dell’uso del suolo che ha provocato l’aumento dei rischi alluvionali.

In sostanza il fatto che le coltivazioni vengano progressivamente abbandonate e che ci sia sempre meno cura degli ambienti del sottobosco, è un fattore che abbassa la resistenza geotecnica; al contempo favorisce la creazione di detriti che poi vengono trasportati dalle acque, talvolta deviandone il corso con esiti particolarmente pericolosi. Il fatto che a cavallo della metà del 1900 siano sorte nell’area una quantità di nuove costruzioni, ha contribuito a indebolire il territorio.

Le Cinque Terre e l’arte

La bellezza e il clima generalmente mite di questa porzione di territorio, ne hanno fatto negli anni un luogo amato dagli artisti, che hanno celebrato le Cinque Terre nelle loro opere fin dall’antichità. Ne parlarono infatti Dante, Petrarca e Boccaccio, ma anche Cervantes e Gabriele D’Annunzio. Ma tra i “cittadini onorari” delle Cinque Terre c’è il poeta e premio Nobel Eugenio Montale: a lui è dedicato un parco letterario che sorge a Monterosso, dove il poeta aveva la sua residenza estiva.

Passando al grande schermo, infine, la fama delle Cinque Terre è arrivata fino a Hollywood: alcune scene di Novecento, capolavoro di Bernardo Bertolucci interpretato da Robert De Niro e Gerard Depardieu, sono state girate vicino a Riomaggiore; più recentemente, nel 2013, vennero girate proprio alle Cinque Terre alcune scene del film “The Wolf of Wall Street” di Martin Scorsese. Ad esempio, quella in cui il protagonista, Leonardo Di Caprio nei panni di Jordan Belfort, naviga con il suo yacht mentre viene inquadrato un tratto della costa della riviera ligure di levante, a Vernazza.