Potenziare le smart city per potenziare il sistema Italia, perché “città resilienti, attrattive e competitive sono fondamentali per la crescita economica dei Paesi”. Non a caso, con questo assunto si apre il Rapporto Smart City Index 2016, stilato come ogni anno da Ernst&Young. Un documento fondamentale, attraverso cui studiare l’andamento delle città intelligenti d’Italia e che quest’anno ha incoronato Bologna come comune più smart dello Stivale.
Quattro gli aspetti analizzati per stilare il ranking nazionale delle Smart City: quattro aspetti della città intelligente: Infrastrutture (banda larga ed efficienza energetica), sensori di monitoraggio (internet delle cose per la misurazione e il controllo ambientale e stradale), delivery platform (elaborazione e valorizzazione dei big data) e servizi (capacità di erogare prestazioni attraverso piattaforme digitali).
La classifica delle Smart City italiane presenta ogni anno qualche sorpresa. È successo quest’anno con Mantova, che è balzata da metà classifica nelle top 10. Nel complesso, però, si confermano soprattutto le città del Nord i driver dell’innovazione cittadina italiana, con il Sud costretto a rincorrere. La fotografia restituita dall’osservazione dei 116 capoluoghi presi a campione, mostra che il grado di innovazione delle città italiane continua a crescere, pur confermando un trend tipico. Lo Smart City Index 2016 ribadisce però il divario tra il Nord e Sud italiano. Non a caso nella top ten delle Smart City d’Italia, secondo la il ranking dello Smart Index, non c’è nessuna città del Mezzogiorno.