Il nuovo report ISTAT evidenzia che circa il 32% delle italiane tra 16 e 75 anni è stata vittima di violenze fisiche o sessuali. Centrale il ruolo di partner ed ex partner. Cresce la consapevolezza, che porta a riconoscere il reato e cercare aiuto
Sono circa 6 milioni e 400mila, il 31,9% di quelle tra i 16 e i 75 anni, le donne italiane che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Di queste, il 18,8% ha subito violenze fisiche e il 23,4% violenze sessuali. Stupri e tentati stupri riguardano il 5,7% del campione. Sono i dati principali che emergono dall’indagine Istat “Sicurezza delle donne”, strumento con cui l’istituto nazionale di statistica misura la violenza maschile contro le donne, inclusa quella mai denunciata. Il report è stato pubblicato a ridosso della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra ogni anno il 25 novembre.
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L’indagine “Sicurezza delle donne”
La ricerca dell’ISTAT è una rilevazione armonizzata a livello internazionale, realizzata in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità, prevista dalla Legge 53/2022 e in linea con la Convenzione di Istanbul e la Direttiva UE sulla violenza contro le donne e la violenza domestica. Per l’edizione 2025 sono state intervistate per telefono circa 17.500 cittadine italiane tra i 16 e i 75 anni, mentre la parte dedicata alle donne straniere – che richiede interviste in presenza – è ancora in corso. I risultati appena resi pubblici sono quindi stime preliminari, mentre il quadro completo sarà disponibile dal 2026.
La violenza fisica e sessuale
Secondo le rilevazioni dell’Istat le forme di violenza fisica spaziano dalle minacce (11%) alle spinte, strattoni e tirate di capelli (10,5%), fino agli episodi più gravi come colpi con oggetti, calci e pugni (5,6%) e il tentativo di strangolamento o l’uso di armi, che riguardano comunque l’1,6% delle donne.
Per la violenza sessuale emergono soprattutto le molestie con contatto fisico non voluto (19,2%), seguite da rapporti non desiderati (4,5%), stupri (3,9%), tentati stupri (3,1%) e rapporti degradanti o umilianti (1,6%). Vengono rilevati anche casi in cui la donna non era in grado di opporsi, o è stata costretta o quasi costretta ad attività sessuali con altre persone.
Dentro e fuori la coppia: gli autori delle violenze
Le donne subiscono violenza sia nella coppia sia al di fuori. Tra chi ha o ha avuto un partner, il 12,6% ha subito violenze fisiche o sessuali nell’ambito della relazione, mentre il 17,9% riporta violenza psicologica e il 6,6% violenza economica.
Sono spesso gli ex partner a risultare responsabili: circa 1 milione e 720mila donne hanno subito violenza fisica da un ex (15,9% di chi ha avuto un partner) e quasi 950mila violenze sessuali (8,7%). Nell’84,1% dei casi gli abusi avvengono durante la relazione, non solo dopo la separazione. Quasi la metà delle donne che avevano un partner violento lo ha lasciato proprio a causa delle violenze subite.
La violenza fuori dalla coppia
Fuori dalla coppia, il 26,5% delle donne ha subito violenze fisiche o sessuali da parenti, amici, colleghi, conoscenti o sconosciuti. In termini assoluti, si tratta di circa 2 milioni e 441mila donne per le violenze fisiche (12,2%) e oltre 4 milioni e 100mila per le violenze sessuali (20,8%). Le molestie fisiche di natura sessuale colpiscono il 19,2% delle donne, mentre stupri e tentati stupri riguardano il 3,5%.
Gli stupri
Quando si guarda ai soli stupri, i partner – attuali o ex – sono responsabili del 63,8% dei casi: il 59,1% è attribuito a ex partner, il 4,7% al partner attuale. Seguono conoscenti (19,4%) e amici (10,9%), mentre solo il 6,9% degli stupri è commesso da sconosciuti. Per la prima volta l’indagine considera anche gli stupri avvenuti quando la vittima non era in grado di rifiutarsi perché drogata o sotto effetto di alcol, una situazione che riguarda l’1% delle donne.
Gli atti persecutori
Alle violenze fisiche e sessuali si aggiungono atti persecutori (stalking), che colpiscono il 14,7% delle donne dopo la separazione da un ex partner e il 9% per mano di altri autori, e contribuiscono a limitare la libertà di chi li subisce.
Più consapevolezza ma ancora poche le denunce
Nel complesso, il numero di vittime di violenze fisiche o sessuali nei cinque anni precedenti l’intervista è stabile rispetto al 2014, ma cambia il modo in cui le donne reagiscono. Il report segnala una maggiore consapevolezza dei rischi e una diminuzione delle violenze subite dal partner attuale, sia fisiche e sessuali sia psicologiche ed economiche.
Aumenta la quota di donne che considerano reato quanto hanno subito e che cercano aiuto presso i Centri antiviolenza e i servizi specializzati, soprattutto nei casi di violenza dal partner. Restano però stabili le denunce: solo il 10,5% delle vittime ha denunciato le violenze di partner o ex partner negli ultimi cinque anni. Diminuiscono, infine, le violenze che hanno comportato ferite e situazioni in cui si teme per la propria vita.
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