Comunicare il cambiamento climatico e la salute: un approccio integrato

Scritto da Sara Moraca
Biologa, è specializzata in Comunicazione della scienza. Scrive di clima e ambiente su varie testate nazionali e internazionali, tra cui «Corriere della Sera», «Nature», «El País». Insegna Comunicazione della scienza presso l’Università di Padova, università di Trento e università di Parma.

Negli ultimi anni, il dibattito globale ha posto sempre più attenzione alle preoccupazioni ambientali e alla salute del Pianeta, rivelando l’interconnessione tra la salute umana e quella dell’ambiente. Wangari Maathai, premio Nobel e attivista ambientale, ha promosso il Movimento Cintura Verde in Kenya, sottolineando il legame tra sostenibilità, equità di genere e salute comunitaria.

Cambiamento climatico e salute

Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia significativa per la salute globale nel XXI secolo. Il settore sanitario stesso contribuisce in modo rilevante alle emissioni di carbonio, evidenziando la necessità di integrare concetti di sostenibilità e cambiamento climatico nei curricula sanitari.
La sostenibilità, come definita dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, mira a soddisfare i bisogni presenti senza compromettere quelli delle future generazioni, considerando aspetti sociali, ambientali ed economici.
Al centro di questa rivoluzione vi è il riconoscimento che il cambiamento climatico rappresenta una delle più grandi minacce alla salute planetaria e alla popolazione nel XXI secolo, per i suoi impatti sulla salute cardiocircolatoria, respiratoria, riproduttiva, mentale.

La sfida sta nel passare dall’impegno disciplinare singolo a un’educazione interdisciplinare, interprofessionale e transdisciplinare. Abbracciare il pensiero sistemico e promuovere la collaborazione tra le professioni sono passi cruciali verso il raggiungimento di pratiche sanitarie sostenibili. Iniziative come i curricula interprofessionali One Health/Planetary Health promuovono la collaborazione tra le professioni e superano le tradizionali barriere disciplinari.
Gli educatori devono trasmettere agli studenti i valori della pratica eco-etica, incoraggiando la collaborazione, l’empatia e l’azione rigenerativa per affrontare le sfide ambientali e di salute.

Coltivare una nuova generazione di professionisti sanitari con competenze e conoscenze in materia di pratica sostenibile è fondamentale. Questo richiede un impegno collettivo per innovare e migliorare costantemente l’educazione sanitaria.

Il ruolo dei medici e degli operatori sanitari

I medici si trovano in una posizione unica per comunicare la crisi climatica come un’emergenza di salute globale e possono svolgere un ruolo fondamentale sia nella sensibilizzazione della comunità di pazienti che nell’influenzare le politiche.
La classe medica può mobilitare le comunità di pazienti vulnerabili, organizzando sistemi di allerta e monitoraggio collettivi per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico. Questo impegno etico è sottolineato anche nei codici deontologici dei medici in diversi Paesi, che riconoscono la responsabilità ambientale come parte integrante della professione medica.
Tuttavia, nonostante la consapevolezza dell’importanza del cambiamento climatico per la salute, molti medici segnalano una mancanza di formazione adeguata e un livello di auto-efficacia non sufficiente. Questo divario tra percezione e formazione è evidente in vari Paesi, compreso l’Italia.
Per affrontare questa sfida, diversi esperti stanno lavorando per modernizzare i curricula accademici delle facoltà di medicina, introducendo una preparazione adeguata sul tema del cambiamento climatico e della salute. Uno studio ha evidenziato che la maggior parte delle istituzioni sta discutendo l’integrazione di questo tema nei propri programmi di studio, sebbene vi siano alcune difficoltà nell’implementazione.
Inoltre, ci sono esempi concreti di università, come la Emory University, che stanno integrando il curriculum di medicina con il cambiamento climatico e la salute. Queste iniziative, spesso partite dagli stessi studenti, mirano a fornire una panoramica completa sugli impatti del cambiamento climatico sulla salute, sia a livello locale che globale.

In conclusione, nonostante ci siano ancora molte domande aperte, emerge chiaramente che i medici e gli operatori sanitari possono svolgere un ruolo fondamentale nella comunicazione del cambiamento climatico e della sua relazione con la salute. È essenziale che essi siano adeguatamente formati e supportati per affrontare questa sfida e contribuire a mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico sulla salute umana.

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