Ospitalità sostenibile, nasce a Denver Populus l’hotel carbon positive

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

La struttura dal design innovativo ispirato alla natura conta su 256 camere. A sviluppare l’idea il gruppo Urban Villages. Il presidente Jon Buerge: “Vogliamo ripensare a come gli hotel possano dare priorità alla salute del pianeta in modo positivo e coinvolgente”

Duecentocinquantasei camere nel cuore di Denver, in Colorado: un design innovativo ispirato alla natura, con l’obiettivo di dimostrare che un hotel può funzionare mettendo al primo posto la salute del Pianeta. Sono queste le caratteristiche principali di Populus, il nuovo hotel nato da un’idea sviluppata da Urban Villages, team di imprenditori, investitori, sviluppatori, ambientalisti e artisti esperti nella cura dei quartieri urbani. A firmare il progetto dell’edificio, che ha aperto i battenti da pochi mesi, è lo studio internazionale di architettura Studio Gang, mentre la gestione è affidata ad Aparium Hotel Group. Una caratteristica originale della proposta di Populus, che si definisce come un hotel carbon-positive, è che per ogni notte di soggiorno trascorsa nell’hotel verrà piantato un albero.

Di cosa parliamo?

“L’apertura di Populus segna una pietra miliare incredibilmente significativa e rappresenta un nuovo modello di ospitalità attenta all’ambiente, che cambierà per sempre l’esperienza degli ospiti per i viaggiatori consapevoli, aggiungendo al contempo vivacità alla città di Denver – spiega Jon Buerge, presidente di Urban Villages – Siamo entusiasti di vedere Populus prendere vita come centro di una fiorente comunità, ispirando il settore a ripensare a come gli hotel possano dare priorità alla salute del pianeta in modo positivo e coinvolgente”.

La caratteristica distintiva dell’hotel Populus è quella di essere la prima struttura di questo genere, negli Stati Uniti, a potersi definire “Carbon positive”. Questo perché può contare su un’impronta di carbonio estremamente ridotta in virtù delle tecniche di progettazione e costruzione utilizzate, come il calcestruzzo a basso contenuto di carbonio, il sistema di facciate isolate, la copertura in GFRC (Glass Fiber Reinforced Concrete).

L’hotel ha inoltre deciso di non realizzare un parcheggio, per non incentivare l’utilizzo di auto private. A tutto questo si unisce l’impegno per la riforestazione: per compensare la propria impronta carbonica Populus collabora con il Servizio Forestale degli Stati Uniti e si è impegnato a piantare più di 70.000 alberi su 172 acri nella contea di Gunnison, in Colorado: è successo nell’estate 2022 grazie a una partnership con One Tree Planted.

Infine, Populus ha avviato diverse collaborazioni con aziende agricole del territorio impegnate nella diffusione di pratiche rigenerative. L’hotel utilizza inoltre esclusivamente energia elettrica rinnovabile e trasforma tutti i rifiuti alimentari che produce in compost, che viene restituito agli agricoltori locali.

Architettura e design ispirati alla sostenibilità

Per progettare l’hotel gli architetti dello Studio Gang si sono ispirati a una pianta tipica del Colorado, il pioppo locale, o Populus Tremuloides, con l’obiettivo di adattarsi al meglio al clima variabile caratteristico di Denver.

La forma delle finestre si ispira agli “occhi di aspen”, i caratteristici segni a forma di occhio che compaiono sui pioppi del Colorado come segni dell’ autopotatura caratteristica di queste piante, note per eliminare in autonomia i rami superflui. La grandezza delle finestre – che guardano al Campidoglio, al Civic Center Park o alle Montagne Rocciose – varia a seconda che si tratti di spazi pubblici o privati, mentre su tutto il piano terra e primo piano si sviluppano aperture più ampie sugli ingressi, la lobby e uno dei due ristoranti.

Nel giardino, sul tetto e nelle vie attorno all’hotel sono stati messi a dimora alberi e piante caratteristici del territorio, grazie al lavoro di uno studio di architettura paesaggistica locale. Il tetto green del Populus ospita alberi perenni, arbusti e specie che favoriscono la biodiversità.

Gli interni

I materiali e gli arredi utilizzati all’interno dell’hotel sono accomunati dal fatto di ispirarsi alla natura e dall’obiettivo di ridurre al minimo l’impronta carbonica dell’edificio: parliamo quindi di materiali innovativi e quando possibile provenienti da riciclo.

Soltanto per fare qualche esempio, le doghe di legno del soffitto della hall sono state ricavate da recinzioni di legno da neve recuperate nel Wyoming, mentre la moquette delle camere è realizzata con materiali riciclati. Una buona parte delle testate dei letti, inoltre, è stata ricavata da pini caduti a causa di un’infestazione da bostrico, una specie di coleottero che può causare danni letali ad alcuni alberi.

Gli arredi artistici

Le opere d’arte all’interno dell’Hotel Populus sono state selezionate da una artista e attivista ambientale locale, Katherine Homes, con l’obiettivo di riflettere  a collezione d’arte dell’hotel è stata curata dall’artista e attivista ambientale del Colorado Katherine Homes: tra questi un dipinto commissionato all’artista Brent Learned, membro delle tribù Cheyenne- Arapaho dell’Oklahoma.

Per creare l’atmosfera delle foreste del Colorado all’interno degli ascensori viene diffuso il suono dei canti degli uccelli locali, raccolti nel Parco Nazionale delle Montagne Rocciose e e mixati da Jacob Job, ambientalista e artista locale. In ogni camera sono inoltre presenti fiori selvatici autoctoni pressati, raccolti a mano da Flowers of the Press per portare l’essenza dell’estate del Colorado nell’hotel.

La ristorazione

La struttura ospita un bar, al piano terra, Little Owl, e due ristoranti, Il primo, Pasque, si trova al primo piano e si caratterizza per la proposta di cucina stagionale basata sugli ingredienti vegetali della regione, carni e frutti di mare di provenienza consapevole. Il secondo ristorante, Stella Jay, è all’aperto e si trova suol tetto di Populus: offre un servizio a buffet basato su selvaggina, frutti di mare freschi e prodotti di stagione.