Ambiente

La responsabilità estesa del produttore: un pilastro per la moda sostenibile

Scritto da 30 Luglio 2025 • 1 min di lettura
Ettore Benigni

Giornalista specializzato in economia circolare

L'evoluzione dell'EPR nel settore tessile: una normativa che promuove pratiche di riciclo e progettazione sostenibile. Ecco le nuove opportunità per ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti legati all'industria della moda

La “Responsabilità Estesa del Produttore“, nota con l’acronimo di EPR (Extended Producer Responsibility), è una politica ambientale che impone ai produttori non solo di occuparsi della progettazione, ma anche della raccolta, dello smaltimento e del riciclo dei prodotti che mettono sul mercato. Se in passato l’EPR ha trovato applicazione principalmente nel campo degli imballaggi, negli ultimi anni si è estesa anche ad altri ambiti, come quello delle apparecchiature elettroniche e dei veicoli fuori uso. Oggi, la sfida più interessante riguarda il tessile, che sta vivendo una rivoluzione proprio a causa di questo modello.

INDICE DEI CONTENUTI

L’approccio lineare del settore tessile: un ostacolo alla sostenibilità

Il sistema tessile tradizionale si basa su un modello lineare: i prodotti vengono fabbricati, consumati e poi scartati in tempi rapidi. Questo porta alla produzione di una grande quantità di rifiuti tessili, di cui oltre l’80% finisce in discarica o viene incenerito. A questo si aggiunge la mancanza di un sistema efficiente di raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti tessili, aggravato dall’inadeguatezza delle infrastrutture che non riescono a gestire efficacemente gli scarti.

A peggiorare la situazione c’è infine il fatto che le aziende tessili sono spesso focalizzate sulla produzione di massa, puntando su articoli a bassa durata e difficili da riciclare: circostanza che genera una pressione crescente sulla gestione dei rifiuti. Nonostante alcune iniziative locali di raccolta e riciclo, la mancanza di un sistema coordinato e di infrastrutture adeguate ha finora reso il recupero dei tessili un’impresa particolarmente complicata.

L’adozione dell'EPR nel tessile: un'opportunità di trasformazione

L’introduzione dell’EPR nel settore tessile offre una straordinaria opportunità di trasformazione, favorendo il passaggio a un modello economico circolare. In questo nuovo scenario, i produttori sono incentivati a progettare prodotti più duraturi e facilmente riciclabili, con una maggiore attenzione all’intero ciclo di vita del prodotto. La normativa EPR prevede tariffe differenziate per i prodotti che rispettano i principi della circolarità, premiano la durabilità e la facilità di smontaggio, stimolando così l’innovazione nella progettazione.

Inoltre, i fondi raccolti attraverso l’EPR contribuiscono a rafforzare le infrastrutture necessarie per il riciclo dei tessili, migliorando la raccolta e aumentando la quantità di materiali riciclati. La trasparenza e la tracciabilità sono ulteriori vantaggi, poiché i flussi di materiali diventano monitorabili e l’intero processo di riciclo diventa più efficiente.

Benefici economici e occupazionali

L’introduzione dell’EPR porta con sé anche vantaggi sociali e occupazionali. La creazione di sistemi di raccolta e separazione dei tessili genera nuovi posti di lavoro, in particolare nel recupero e riciclo dei materiali. Un aspetto particolarmente rilevante in un comparto che, pur essendo altamente automatizzato, necessita ancora di lavoro manuale, come nel caso della separazione dei tessuti.

Inoltre, l’EPR può favorire l’integrazione di lavoratori informali nel sistema di riciclo, offrendo loro maggiore sicurezza e una migliore remunerazione: la regolamentazione di queste attività non solo migliora le condizioni di lavoro, ma permette anche un maggiore riconoscimento del loro contributo al sistema.

Le sfide dell’EPR: tra evoluzione e opportunità

Secondo un recente rapporto della Ellen MacArthur Foundation, l’EPR per il settore tessile è ancora nella fase iniziale. Nonostante l’efficacia nella gestione del fine vita dei prodotti, il sistema non promuove ancora abbastanza le pratiche di economia circolare. Secondo l’analisi, le politiche EPR dovrebbero evolversi per incentivare la creazione di prodotti più durevoli e facili da riciclare, con l’obiettivo di estenderne la durata e ridurne l’impatto ambientale by design.

Infine, il rapporto suggerisce che l’EPR debba essere applicato su scala internazionale, per affrontare anche i flussi di tessili che vengono esportati e che spesso non sono gestiti in modo sostenibile nei paesi di destinazione. L’adozione di una politica EPR globale, secondo il report, potrebbe rappresentare un passo decisivo per una gestione più responsabile dei rifiuti tessili a livello mondiale.