Entro il 15 settembre gli studenti di tutta Italia torneranno sui banchi di scuola. Archiviati costumi da bagno e infradito, è giunto il momento di riprendere in mano libri, penne e quaderni. Non prima, però, di aver passato in rassegna tutte le ultime novità in ambito scolastico.
Prima di tutto una notizia che farà piacere agli studenti delle scuole superiori: la possibilità per alcuni licei e istituti tecnici di offrire un percorso formativo abbreviato, ossia quattro anni invece di cinque. Si tratta di un curriculum scolastico sintetico ma valido anche a livello europeo. Le scuole che vorranno aderire dovranno proporre un’offerta formativa moderna, inclusiva di ricerche sulle nuove tecnologie e lo studio approfondito di una lingua straniera.
L’obiettivo è quello di facilitare e velocizzare il passaggio dal mondo dello studio a quello del lavoro. Proprio per questo motivo, infatti, il Miur ha deciso di potenziare, secondo le direttive della Legge 107, la cosiddetta “Buona Scuola”, i programmi di alternanza scuola-lavoro, per favorire l’incontro degli studenti con il mondo delle imprese.
Requisito fondamentale però per fare una bella impressione è la padronanza dell’inglese. Secondo l’Osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, solo il 35% dei giovani italiani è convinto di avere un buon livello di inglese, rispetto ad una media europea di circa il 70%. Ecco perché la scelta di un buon istituto bilingue potrebbe essere un ottimo investimento per il futuro. In Italia non ancora molte le scuole bilingue, ma è un modello che sicuramente varrà la pena sviluppare. Su Energie Sensibili vi abbiamo raccontato le migliori.
Infine, un altro aspetto importante della didattica ai tempi dell’Internet of things è il livello di digitalizzazione dei device utilizzati nelle classi. Anche in questo caso, il Belpaese non è in cima alle classifiche internazionali, ma di certo non mancano ottimi esempi di insegnamento hi-tech all’italiana. Il futuro delle scuole è fatto delle lavagne interattive multimediali della scuola elementare di Nocera Umbra, dei banchi touch screen dell’Up School di Cagliari, della connessione wifi a 100 mega dell’Istituto Tecnico Industriale Alessandro Volta di Perugia, delle smartpen che scrivono su bloc notes di carta e poi inviano gli appunti a tablet, pc e smartphone connessi. Un bel po’ di differenza con la terza C trasmessa in tv negli anni 80.
Tutti i dettagli nello speciale di Energie Sensibili " Scuola, tutte le novità del rientro sui banchi "