Gita fuori porta con una ricarica di auto elettrica: 5 posti da visitare vicino Genova

Scritto da La Redazione di Sorgenia

Ti sei mai chiesto dove puoi arrivare con una ricarica di auto elettrica? Sei sei a Genova ecco 5 luoghi da visitare per una fuga sostenibile del weekend

Abbiamo stilato una lista di cinque mete naturalistiche, adatte per una gita fuori porta partendo da Genova. Lo abbiamo fatto tenendo conto di un fattore: che fossero luoghi dove si potrebbe andare (e tornare) con una sola ricarica di auto elettrica. Abbiamo fatto una stima prendendo le autonomie di 24 modelli di auto elettriche, e il risultato è che in media un’auto elettrica ha un’autonomia di circa 400 km. I nostri consigli rientrano tutti sotto i 150 km di distanza (quindi sotto le due ore di viaggio) da Genova da realizzare in una giornata. Ecco i nostri cinque luoghi da non perdere nei dintorni di Genova:

Di cosa parliamo?

Parco Naturale Regionale dell’Aveto

A circa 70 km da Genova si trova il Parco Naturale Regionale dell’Aveto, una delle aree naturali più importanti dell’appennino ligure. 3.000 ettari di natura, tra cime montuose, boschi, laghi glaciali, pascoli, cascate, l’abbazia, il castello e numerose specie animali. Il parco comprende tre valli che seguono il corso di tre differenti corsi d’acqua: l’Aveto, lo Sturla e il Graveglia, che danno i nomi rispettivamente alle tre vallate. Nella Valle Sturla si possono ammirare la bellissima Abbazia di Borzone, chiesa benedettina con origini nel 700 d.C. e il cosiddetto Volto megalitico, la più grande scultura rupestre d’Europa. Non si sa con esattezza quando è stata realizzata: una delle ipotesi è che risalga al Paleolitico Superiore (20.000 anni fa) ma teorie più accreditate la inquadrano come un’opera dei monaci della precedente Abbazia. Da segnalare anche la Chiesa di San Martino di Licciorno, una chiesa in rovina in mezzo al bosco, ricoperta in gran parte da rampicanti.
Nel Parco vivono alcuni branchi di lupi, difficilissimi da vedere dal vivo, e gli unici cavalli selvaggi che esistono in Italia, questi sì osservabili, grazie alle apposite escursioni guidate organizzate da un ente dedicato. Non mancano, infine, diversi itinerari segnalati e alcuni musei e aree didattiche allestite dal Parco tra le quali la Miniera di Gambatesa, il Museo del Bosco e il Giardino Botanico F. Delpino. 

La Badia di Tiglieto e il Parco del Beigua

Un antichissimo monastero immerso nel verde e nel silenzio. È la Badia di Tiglieto, fondata nel 1120 dai monaci cistercensi, in uno splendido contesto bucolico. È formato dalla chiesa, dal convento e dal refettorio sui tre lati del chiostro, delimitato sul quarto lato dagli spazi destinati ad uso agricolo, e rappresenta il primo esempio di abbazia cistercense costruita al di fuori del territorio francese. Il territorio ancora oggi conserva tracce dell’operosità dei monaci: dai resti di antichi mulini lungo il corso dell’Orba alle fornaci utilizzate per cuocere i mattoni utilizzati per ampliare il complesso con il crescere della comunità. Dalla Badia parte un percorso ad anello all’interno del Parco del Beigua, che, costeggiando le rive dell’Orba, attraversa boschi, prati, tracce di antichi terrazzamenti, fino ad arrivare all’antico ponte romanico a cinque arcate in serpentino, sorvegliato ad una delle estremità da una imponente quercia monumentale. Da qui si può poi partire per esplorare il grandissimo Parco del Beigua, riconosciuto come sito Unesco ed inserito nella prestigiosa lista dei Geoparchi Globali.

Parco storico di Villa Durazzo Pallavicini

Una visita che consigliamo proprio a due passi da Genova è quella all’incantevole giardino di Villa Durazzo Pallavicini, un giardino storico-romantico nominato nel 2017 il “Parco più bello d’Italia”. Costruito dal 1840 per volere del marchese Ignazio Alessandro Pallavicini, il progetto è di Michele Canzio, che era anche lo scenografo del Teatro Carlo Felice. E il giardino è immaginato e progettato come un vero e proprio percorso scenografico-teatrale in tre atti, tra sculture classicheggianti, grotte, giochi d’acqua e il camelieto più grande e antico d’Italia. La vegetazione esotica, la simbologia esoterica e gli artifici scenografici contribuiscono a rendere la visita un’esperienza artistica, naturale e spirituale. Di notevole impatto è il ricco impianto di acque superficiali comprendente due laghi, cascatelle, ruscelli, fontane e molteplici architetture da giardino in stile neoclassico, neogotico, rustico, cineseggiante ed esotico. Il percorso di visita è lungo 2,5 km e attraversa quasi 9 ettari di territorio: è possibile percorrerlo in autonomia o con una visita guidata.

Castello della Pietra

A circa 40 km da Genova, tra il XII e il XIII secolo fu costruito, incastonato fra due grandi torrioni rocciosi, una roccaforte che ha preso il nome dalla famiglia proprietaria: il Castello della Pietra. Il castello è raggiungibile soltanto a piedi, dopo aver lasciato l’auto sulla SP8, tramite un sentiero nel bosco e una scalinata, dopo una suggestiva camminata di venti minuti. L’alternativa è il sentiero dei Castellani, l’antico percorso che in epoca medievale era utilizzato dagli abitanti del castello: si snoda per 4 km nel bosco ed è fatto di dieci tappe ragionate che spiegano l’ambiente e la tradizione della Valle. Cisterne, segrete, camini, scale, posti di guardia, camminamenti di ronda e l’ampia sala centrale che occasionalmente ospita rappresentazioni teatrali, concerti, sagre: questo è quello che potrete incontrare una volta arrivati in questa unica costruzione medievale, oggi situata all’interno del Parco Naturale dell’Antola.

San Fruttuoso di Camogli

San Fruttuoso di Camogli è una delle baie più belle della Liguria, se non d’Italia. Ospita, incastonata in un’insenatura nel promontorio di Portofino, una magnifica spiaggetta, una Abbazia, una Torre e poche casette di pescatori. Inoltre, nel fondale di fronte alla baia, è posta sott’acqua, a 17 metri di profondità, una statua di bronzo raffigurante Gesù Cristo chiamata il Cristo degli Abissi. L’Abbazia risale addirittura all’VIII secolo d.C., anche se è stata ricostruita prima nel X secolo dai monaci benedettini, poi nel Duecento dalla famiglia Doria, divenutane proprietaria fino al 1983. Ancora oggi è visibile la sorgente d’acqua dolce attorno a cui fu costruita. Prenotando con anticipo è possibile riservarsi uno dei pochissimi posti per dormire nella baia, offerti dall’Abbazia e da due piccole strutture.
San Fruttuoso è senza dubbio una tappa obbligatoria per chi si muove da Genova. Si raggiunge o in battello, partendo da Camogli (30 minuti da Genova), o, sempre arrivando con la macchina a Camogli, con uno dei percorsi a piedi che attraversano il Parco Naturale di Portofino.