Settantacinque milioni di euro per aumentare l’efficienza energetica delle imprese e degli edifici pubblici. È questo l’obiettivo di due nuovi bandi che la regione Lazio ha presentato il 22 luglio.
Nello specifico, saranno 50 i milioni di euro destinati alle aziende. Grazie a questi fondi le Pmi potranno ottenere prestiti con un tasso di interesse agevolato per il 75% della somma prestata e un tasso d'interesse ordinario per il restante 25%.
Gli interventi di efficientamento che potranno essere finanziati grazie riguardano l'adeguamento di impianti e strutture in modo da favorire il risparmio energetico, la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e la costruzione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
"Si tratta di fondi europei che rischiavano di tornare a Bruxelles - ha detto il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti -. Queste risorse scadevano a dicembre ma siamo riusciti a recuperarle indirizzandole su due grandi voci: la prima rivolta alle aziende, l'altra ai Comuni e ai consorzi di bonifica. Saranno utilizzate per migliorare la qualità degli edifici proiettandoli verso la sostenibilità”.
Il secondo bando di 25 milioni di euro, infatti, è destinato agli Enti pubblici del Lazio proprietari di immobili sul territorio regionale. I fondi serviranno a finanziare progetti per il risparmio energetico e la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti energie rinnovabili.
Possono partecipare, fino al 30 settembre 2013, tutti i Comuni e le Province del Lazio, i Consorzi di Bonifica, gli enti gestori di aree naturali protette regionali, le Ipab (Istituti pubblici di assistenza e beneficienza) e le Ater (Aziende territoriali per l’edilizia residenziale) proprietarie di immobili o in possesso, al momento della presentazione della candidatura, di un diritto reale di godimento di durata almeno ventennale. I bandi saranno pubblicati nei prossimi giorni.
“Nel Lazio le fonti di energia rinnovabili coprono soltanto il 9,7% del fabbisogno complessivo regionale mentre la media delle regioni italiane è superiore al 27% e la media delle regioni settentrionali è superiore al 31%" - ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive e allo Sviluppo economico Guido Fabiani -. Gli obiettivi sono colmare questo gap e rilanciare l’economia”.