Un laboratorio di Nantes ha creato un nuovo materiale, il Balt, per produrre mobili sostenibili e locali: un’alternativa concreta e green alla fast furniture. Che per il futuro pensa a crescere nel campo dei beni di consumo e dei prodotti di lusso
Realizzare mobili a partire dagli scarti del processo di birrificazione. Da questa idea, inizialmente sviluppata in un progetto universitario, è nata nel 2020 la startup Instead, fondata da Franck Grossel, designer ed ebanista della regione degli Hauts-de-France, in Francia, al confine con il Belgio.
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Balt: il materiale che reinventa la birra
Il cuore dell’innovazione di Instead si chiama Balt, un materiale compatto e modellabile ottenuto unendo i residui di birra a imballaggi alimentari monouso riciclati. Il composto, completamente privo di plastica, colle e leganti di origine petrolchimica, viene pressato in stampi di alluminio grazie a macchinari di seconda mano, acquistati online su piattaforme specializzate.
Il nome Balt nasce dalla contrazione di “bois” (legno) e “malt”, a indicare la duplice ispirazione del progetto. A seconda del tipo di birra di provenienza, il materiale assume tonalità differenti: chiare, ambrate o scure, rendendo ogni pezzo unico nel suo genere.
Un laboratorio artigianale per un’economia locale
Instead produce mobili nel proprio laboratorio artigianale di 280 m² a nord di Nantes, dove oggi riesce a realizzare fino a 100 pezzi finiti a settimana. L’intero processo produttivo è locale: il 95% delle materie prime proviene dalla regione di Nantes e anche le strutture in acciaio dei mobili sono realizzate in officine situate a pochi minuti dal magazzino, con acciaio riciclato al 30%.
La produzione è volutamente su piccola scala, in linea con l’obiettivo di contrastare la logica della fast furniture, ovvero la produzione di massa di mobili a basso costo e breve durata, spesso realizzati con materiali di origine fossile e importati da mercati lontani.
Una collezione pensata per i professionisti
Dal primo sgabello pensato per ristoranti e bar, Instead ha ampliato il proprio catalogo arrivando a offrire una dozzina di prodotti, tra cui tavoli, sedie, sgabelli alti, tavolini da bistrot, vassoi e appendiabiti. Tutti i mobili sono personalizzabili nel colore e pensati per un uso professionale in uffici, hotel, ristoranti, negozi e spazi pubblici. Ma dal momento che una delle caratteristiche del Balt è la versatilità, Franck Grossel ha raccontato in diverse interviste sulla stampa internazionale di aver anche iniziato a esplorare nuove applicazioni come la fabbricazione di chitarre elettriche insieme a un liutaio.
Partnership strategiche e alleanze locali
Accanto a Grossel, il progetto è oggi gestito da Christophe Pilcher, esperto in marketing e strategia commerciale. L’arrivo di Pilcher ha permesso a Instead di consolidare la propria identità industriale e di presentarsi con maggiore forza sui mercati, partecipando a fiere come Maison&Objet e programmando la presenza a eventi di settore come EquipHotel e Workspace Expo.
Instead è anche tra i fondatori del collettivo Moins Pire, una rete di startup di Nantes che utilizzano materiali di scarto (come conchiglie, sughero o piume di volano) per creare arredi sostenibili. L’obiettivo è unire le forze per rafforzare l’impatto ambientale, condividere risorse e rendere più accessibili le soluzioni di upcycling ai progettisti e agli architetti.
Un mercato in crescita
Secondo Pilcher, la legge AGEC (Anti-Waste and Circular Economy), entrata in vigore in Francia, rappresenta una grande opportunità per soluzioni come quelle di Instead. La norma impone infatti che almeno il 20% del mobilio acquistato dalle aziende pubbliche sia realizzato con materiali riciclati, percentuale destinata a salire al 50% entro il 2030.
In questo scenario, la proposta di Instead si inserisce perfettamente nelle esigenze di una committenza portata a essere sempre più sensibile alla riduzione dell’impronta ecologica, offrendo una filiera corta, trasparente e a basso impatto.
Oltre l’arredo
Il futuro di Instead non si limita al settore dell’arredamento. Franck Grossel ha dichiarato che l’obiettivo per il 2025 è sperimentare nuove applicazioni del materiale Balt anche nei beni di consumo e nei prodotti di lusso, in collaborazione con designer e imprese partner.
Il team è al lavoro per espandere la gamma, migliorare l’efficienza produttiva e ampliare la rete di clienti, puntando a raggiungere la piena sostenibilità economica entro l’anno prossimo. Il potenziale del Balt – riciclabile, leggero, personalizzabile – si presta a sviluppi trasversali, in un momento in cui il mercato richiede soluzioni concrete e innovative.
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