L’azienda italiana ID.LAB ha inventato delle sneakers etiche realizzate con materiali di riciclo, alcuni dei quali ricavati dalle foglie di ananas, dalle bucce di uva e di mela
Come tutte le rivoluzioni, anche la rivoluzione ecologica a cui è chiamato il mercato e il sistema di produzione odierno, passa per il coraggio e l’invenzione di chi si assume la responsabilità di pensare in modo diverso, smettendo di dare per scontato l’ovvio. Per esempio smettendo di dare per scontato che una sneaker si faccia esclusivamente con materiali plastici o gommosi non riciclabili. A ID.EIGHT, brand italiano nato poco prima dello scoppio della pandemia, hanno realizzato sneakers con gli scarti di alcuni tipi di frutta, in modo tale che siano il risultato di un riciclo e che siano a loro volta ecologiche. I prodotti sono realizzati da diverse tipologie di materiali derivati da sottoprodotti delle attività agricole o industriali: la Piñatex, realizzata con le foglie di scarto dell’ananas coltivato nelle Filippine; la Vegea, ricavata dalla bio-polimerizzazione della vinaccia in Italia; l’AppleSkin, ricavata dalla bio-polimerizzazione di bucce e torsoli di mele sempre in Italia. Lycra e mesh riciclati per inserti sulla tomaia, suola, lacci ed etichetta sono anch’essi realizzati in materiali riciclati, come anche la scatola che contiene le sneakers.
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Come nasce l'idea
L’idea di reinventare il modo di produrre una scarpa è stata di Giuliana Borzillo, napoletana, product manager laureata al Polimoda. A 31 anni, dopo aver cercato inutilmente una sneaker sostenibile, vegana, bella, fatta in Italia e con materiali riciclabili, Giuliana decide di fondare lei l’azienda con cui produrla. Il suo compagno di viaggio, nonché marito, è il designer di moda coreano Dong Seon Lee, che si occupa di disegnare la scarpa con l’obiettivo di coniugare l’estetica all’etica, e dimostrare che si possono fare delle scarpe con gli scarti della frutta senza rinunciare alla loro bellezza. I due individuano i materiali adatti e scelgono di affidarsi a un’azienda marchigiana a conduzione familiare per la produzione dei primi prototipi.

I materiali utilizzati
Il corpo delle scarpe è fatto con i materiali citati derivati dalle foglie di ananas e dalle bucce di mela. Anche tutti gli altri componenti sono fatti con materiali riciclati: i lacci in poliestere, l’etichetta, la soletta in cotone, anche il packaging in cartone. L’unico materiale utilizzato non completamente riciclato è la gomma della suola, riciclata solo al 30%, perché oltre quel valore la gomma si spezza. La linea comprende due modelli unisex, uno più classico e uno più eccentrico.
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L'etica incontra l'estetica
Prima di partire con la produzione a pieno ritmo, ID.LAB ha testato la ricezione delle sue sneakers aprendo una campagna su Kickstarter, il cui obiettivo è stato ampiamente superato in poco tempo. Obiettivo raggiunto: l’etica si è coniugata con l’estetica, i consumatori l’hanno decretato. Le ID.EIGHT sono vendute esclusivamente online e sono spedite rispettando l’obiettivo di azzeramento delle emissioni. Tra i servizi offerti c’è anche quello di riparazione e spedizione al cliente. Come ultima piccola attenzione, all’interno di ogni confezione si trova anche una bomboniera di semi, che è possibile piantare.
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