Con 133 voti favorevoli e 99 contrari il Senato ha approvato l’ultima versione del Dl Casa, che tra i vari provvedimenti prevede lo svincolo del Bonus Mobili dall’importo dei lavori di ristrutturazione. Il testo del decreto passa ora alla Camera dei deputati per il via libero definitivo, che deve avvenire entro il 27 maggio pena la decadenza.
Il Piano Casa contiene misure “per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015”. Con riferimento all’Ecobonus introduce alcune modifiche alla disciplina attuale, in particolare per quanto riguarda le agevolazioni fiscali sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti.
COSA CAMBIA PER IL BONUS MOBILI
Se il testo del Dl Casa sarà confermato alla Camera in via definitiva il cosiddetto “Bonus Mobili”, cioè la possibilità di detrarre da IRPEF e IRAP il 50% della spesa sostenuta per acquistare arredi ed elettrodomestici efficienti, sarà ufficialmente svincolato dal costo della ristrutturazione edilizia. Si potrà ottenere l’agevolazione quindi anche se l’importo dei lavori è inferiore a quello dei beni acquistati. Salta anche il tetto dei 10 mila euro cui applicare lo sconto del 50%.
ECOBONUS E CASE POPOLARI
Anche gli Istituti autonomi case popolari (Iacp) potranno accedere agli incentivi. La copertura per questa misura (25 milioni di euro tra 2015 e 2017) sarà ottenuta da una ulteriore tassazione dei sistemi di riscaldamento a energie non rinnovabili. Le unità immobiliari interessate da questo provvedimento saranno censite dalle Regioni sulla base di elenchi predisposti dai Comuni e dagli stessi Iacp.
@fenicediboston
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