Gita fuori porta con una ricarica di auto elettrica: 5 posti da visitare vicino Palermo
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La Redazione di Sorgenia
Ti sei mai chiesto dove puoi arrivare con una ricarica di auto elettrica? Sei sei a Palermo ecco 5 luoghi da visitare per una fuga sostenibile del weekend
Abbiamo stilato una lista di cinque mete naturalistiche, adatte per una gita fuori porta partendo da Palermo. Lo abbiamo fatto tenendo conto di un fattore: che fossero luoghi dove si potrebbe andare (e tornare) con una sola ricarica di auto elettrica. Abbiamo fatto una stima prendendo le autonomie di 24 modelli di auto elettriche, e il risultato è che in media un’auto elettrica ha un’autonomia di circa 400 km. I nostri consigli rientrano tutti sotto i 150 km di distanza (quindi sotto le due ore di viaggio) da Palermo da realizzare in una giornata. Ecco i nostri cinque luoghi da non perdere nei dintorni di Palermo:
Di cosa parliamo?
Riserva dello Zingaro
La Riserva dello Zingaro è costituita da sette chilometri di natura incontaminata sulla costa tra San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo, a circa 70 km da Palermo. Sentieri, scogliere, costa rocciosa, grotte, spiagge, calette e mare cristallino: questo è quello che vi aspetta alla Riserva, che si attraversa con i tre sentieri: il sentiero costiero, il sentiero di mezza costa e il sentiero alto. Le calette incontaminate che si raggiungono sono sette: Tonnarella dell’Uzzo (considerata la più bella), Cala dell’Uzzo e Cala Marinella, Cala Berretta, Cala della Disa, Cala del Varo e Cala Capreria. Numerose anche le grotte sommerse e i cunicoli, come la Grotta del Colombaccio, che si allarga in un’ampia camera, e ancora, la Grotta della Corvina, la Grotta della Capreria, la Grotta della Mustia e della Ficarella. Luoghi perfetti da esplorare per gli appassionati di snorkeling. Fra gli animali che popolano la Riserva dello Zingaro, il più peculiare, nonostante sia in diminuzione, è l’Aquila del Bonelli. Inoltre, all’interno si trovano anche cinque piccoli musei: il Museo delle Attività marinare, della Civiltà contadina, dell’Intreccio, della Manna e il Museo naturalistico. Il costo dell’ingresso è di 5 euro, ridotto a 3 per i bambini. La Riserva è aperta tutti i giorni dalle 7:00 alle 19:30.
Gole di Tiberio
Le Gole di Tiberio dal 2001 sono uno dei siti European Geopark Network riconosciuto dall’UNESCO per le sue valenze geologiche. Sono il frutto del lavorìo millenario delle acque del Fiume Pollina, che ha scavato nei calcari triassici uno spettacolare canyon. Nel loro complesso, le Gole si stagliano per circa 450 metri lungo il fiume Pollina. Le loro pareti possono raggiungere fino ai 50 metri d’altezza mentre le acque gli otto metri di profondità. Nella parte iniziale, alcune rocce sembrano prendere sembianze antropomorfe, per cui si è sviluppata una leggenda che narra della presenza di un fantomatico “mostro”.
Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza
A soli 40 km da Palermo si trova una spettacolare oasi di natura. Quella che era la Riserva di caccia del re Borbone Ferdinando III di Sicilia oggi è una Riserva Naturale di 7.400 ettari all’interno della quale sono presenti sentieri, canyon, corsi d’acqua, grotte e laghetti. Uno dei suoi paesaggi più belli è la Gola del Drago, un canyon naturale nel quale scorre ancora il fiume Frattina, che forma una serie di cascatelle e laghetti a catena, uno spettacolo naturale unico. Ma gli ambienti naturali della Riserva sono numerosi e variegati: si passa dal lecceto al sughereto, dal bosco di querce caduciforme al cerreto, dalle aree rupestri a quelle umide e fluviali, passando per praterie e pascoli. Moltissime anche le specie di animali, come volpi, donnole, lupi, ricci, uccelli selvatici e rapaci. Da visitare anche la Reale Casina di Caccia di Ficuzza, che dal 2015 è diventata Museo Regionale.
Monte Pellegrino
Un’escursione obbligata partendo da Palermo è quella al vicino Monte Pellegrino, situato appena fuori le porte della città, a fungere da confine naturale. Per i palermitani si tratta quasi di un Monte sacro, su cui non a caso hanno costruito il santuario della santa patrona della città, il Santuario di Santa Rosalia. “Siamo andati sul monte Pellegrino durante una splendida mattinata, e ci siamo sentiti tristi al pensiero di lasciare così grandiosa e impareggiabile bellezza. Se soltanto uno potesse impadronirsene e serbarla entro di sé, sarebbe un dio” scriveva lo storico dell’arte Bernard Berenson nel 1957. E anche Goethe riconobbe la bellezza di questo luogo definendolo “il promontorio più bello del mondo”. Una caratteristica del Monte Pellegrino sono le numerose grotte che si aprono nei suoi meandri: in una di queste, la Grotta dell’Addaura, sono stati ritrovati dei graffiti risalenti al paleolitico superiore. Secondo la leggenda, in una di queste grotte visse per alcuni anni e morì la Santa Rosalia, e ora a ridosso di quella grotta sorge il Santuario a lei dedicato. L’ascesa al Monte Pellegrino mediante uno dei diversi sentieri presenti regala innumerevoli momenti di estasi di fronte ai panorami che si liberano dall’alto, e che fanno di questa una delle più belle passeggiate della Sicilia.
Parco Archeologico di Solunto
Meno famoso della cugina Valle dei Templi, ma non meno affascinante, è il Parco Archeologico di Solunto. Solunto era un’antica città fenicia, fondata tra l’VIII e il VII secolo a.C., secondo Tucidide una delle tre principali città fenicie di Sicilia, insieme a Mozia e Palermo. La città passò poi sotto il controllo dei greci prima e dei romani dopo, da cui fu progressivamente abbandonata attorno al I secolo d.C. Gli scavi hanno riportato alla luce elementi di tutte le tre civiltà. Della città fenicia è rimasta soprattutto una necropoli con sepoltura a camera. Decisamente più preponderanti i resti della città greca: il percorso infatti si snoda su un impianto regolare di tipo greco, le strade si diramano ai lati di una larga strada principale lastricata che attraversa tutta l’area giungendo all’agorà e alla zona pubblica. Ai lati le vie secondarie delimitano isolati rettangolari disposti su terrazzamenti creati appositamente per superare i dislivelli naturali. L’architettura domestica si presenta con case organizzate su più piani e ambienti distribuiti intorno a peristili. Le abitazioni sono decorate con affreschi e mosaici di età romana. La Casa di Leda in particolare merita attenzione per la sua ampiezza e i pavimenti in mosaico. Meritano attenzione anche il quartiere delle terme e l’area sacra di epoca punica, nonché il teatro greco. Infine, nel Museo Antiquarium si possono vedere i diversi reperti provenienti dagli scavi, fra i quali spiccano i capitelli un tempo posti a decoro delle case.