Energia eolica, il 2023 è stato l’anno dei record
Scritto da
Ettore Benigni
Giornalista
I dati del report 2024 realizzato dal Global Wind Energy Council: lo scorso anno sono stati installati complessivamente 117 GW, con un +50% rispetto al 2022, un traguardo mai tagliato in precedenza. Ma l’obiettivo fissato dalla COP28 è ancora lontano. Il Ceo di GWEC Ben Backwell: “La politica si concentri sulle sfide della crescita”
Il 2023 è stato un anno da record per l’energia eolica su scala globale, con un ritmo di crescita senza precedenti, ma questo potrebbe non bastare per centrare gli obiettivi fissati dalla COP28. Per raggiungerli ci sarà bisogno di un coinvolgimento molto più forte di tutti i Paesi, non soltanto di quelli che stanno già trainando la crescita, e di una presa di posizione sempre più netta delle istituzioni, della politica, del mondo delle imprese, insomma di tutti gli stakeholder che dovrebbero unire gli sforzi per fare in modo che il Pianeta arrivi a triplicare la produzione di energie rinnovabili entro il 2030. Sono questi gli elementi principali che emergono da Global Wind Report 2024, la ricerca annuale pubblicata dal Global Wind Energy Council, organizzazione internazionale che rappresenta l’industria dell’energia eolica a livello globale. Fondato nel 2005, il GWEC ha l’obiettivo di promuovere l’energia eolica in tutto il mondo, lavorando per creare un ambiente politico favorevole, condividere le migliori pratiche e facilitare la cooperazione tra i vari attori del settore, inclusi governi, aziende e organizzazioni non governative.
Di cosa parliamo?
I numeri del rapporto
Secondo i dati del report il 2023 – nonostante il contesto politico ed economico internazionale che ha evidenziato diverse e anche gravi turbolenze – è stato per l’industria eolica globale “l’anno migliore di sempre”, con l’installazione di una capacità complessiva 117 GW. Questo numero rappresenta un aumento del 50% rispetto alla capacità installata nel 2022. L’installazione di nuovi impianti eolici ha riguardato su scala globale 54 Paesi in tutti i continenti nel corso dell’anno.
Questo momento di particolare vitalità dell’industria dell’eolico ha portato il GWEC a rivedere al rialzo del 10% le stime sulla crescita con orizzonte 2030, con una previsione di 1.210 GW. A motivare questa decisione c’è il fatto che sempre più Paesi stiano definendo politiche industriali nazionali specifiche, che l’eolico offshore stia prendendo progressivamente quota e che in questa dinamica stiano ormai entrando anche i Paesi in via di sviluppo, aprendo di fatto nuovi promettenti mercati.
In particolare, il 2023 è stato l’anno migliore della storia per la capacità eolica onshore, con il superamento dei 100 GW in un solo anno con un totale di 106 GW, pari a una crescita anno su anno del 54%. Record anche per le installazioni eoliche offshore, che hanno toccato quota 10,8 GW totali installati. Guardando alla capacità eolica cumulativa, emerge che dopo aver superato quota 1 TW nel 2023, oggi ammonta a 1021 GW, con un +13% in un anno.
Quanto ai Paesi più attivi nel campo dell’eolico, in cima alla classifica ci sono Cina, Stati Uniti, Brasile, Germania e India. La Cina, in particolare, con i suoi 75GW di nuove installazioni commissionate, rappresenta al momento circa il 65% del totale globale in questo campo, e traina un mercato, quello dell’Asia-Pacifico, che nel 2023 ha registrato una crescita del 106%. Interessanti anche i numeri dell’America Latina, con un +21%, trainata dal Brasile con nuove installazioni a +4,8%, in terza posizione su scala globale. In crescita impetuosa a livelli percentuali anche Africa e Medio Oriente, dove le installazioni eoliche hanno registrato un +182% rispetto al 2022. Quanto all’Europa, i numeri di Germania e Olanda hanno consentito di registrare anche in questo caso un record, con 3,8 GW di nuova capacità eolica offshore.
Le criticità in vista del 2030
L’anno record e l’accresciuta sensibilità che si registra su scala internazionale verso le energie rinnovabili potrebbe però non essere sufficiente per arrivare a centrare gli obiettivi fissati dalla COP28. Per raggiungerli, spiega il GWEC, “l’industria eolica deve triplicare circa la sua crescita annuale, passando da un livello di 117 GW nel 2023 ad almeno 320 GW entro il 2030”. Per riuscire in questa impresa, secondo le priorità fissate dal Global Wind Energy Council nel report, sarà necessario che politici investitori e comunità collaborino “nelle aree chiave degli investimenti, delle catene di fornitura, delle infrastrutture di sistema e del consenso pubblico”.
È fantastico vedere la crescita dell'industria eolica in aumento e siamo orgogliosi di aver raggiunto un nuovo record annuale. Tuttavia, i responsabili politici, l'industria e gli altri stakeholder devono fare molto di più per sbloccare la crescita, in modo da raggiungere il percorso di 3 volte necessario per raggiungere l'obiettivo Net Zero. La crescita è fortemente concentrata in pochi grandi Paesi come Cina, Stati Uniti, Brasile e Germania, e abbiamo bisogno di molti altri Paesi che rimuovano le barriere e migliorino i contesti di mercato per aumentare le installazioni eoliche.
- Ben Backwell, Ceo di GWEC
Il problema dell’instabilità geopolitica
“L’instabilità geopolitica potrebbe continuare per qualche tempo – prosegue Backwell – Ma in quanto tecnologia chiave per la transizione energetica, l’industria eolica ha bisogno che i politici si concentrino al massimo per affrontare le sfide della crescita, come le strozzature nella pianificazione, le code nella rete e le aste mal concepite. Sono queste le misure che faranno crescere in modo significativo le pipeline e le consegne dei progetti, piuttosto che ricorrere a misure commerciali restrittive e a forme di concorrenza ostile. Una maggiore collaborazione a livello globale è essenziale per promuovere gli ambienti commerciali favorevoli e le catene di approvvigionamento efficienti necessari per accelerare la crescita dell’energia eolica e rinnovabile”.