Amazzonia: la deforestazione rallenta, ma i rischi persistono

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

I dati del sistema satellitare Deter-B di INPE: da agosto 2023 le aree sottoposte ad allarme deforestazione sono diminuite del 45%, per una superficie di circa 4.314 km quadrati. Ma a luglio l’aumento è stato del 33% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente

Sono dati in chiaroscuro quelli sulla deforestazione in Amazzonia che arrivano dall’Inpe, l’Istituto nazionale di ricerca spaziale del Brasile, che monitora lo stato di salute del più grande polmone verde del Pianeta attraverso il sistema satellitare “Deter-B” e ne pubblica periodicamente le rilevazioni.

Prendendo infatti in esame l’anno che va dall’agosto 2023 al luglio 2024 i dati che si impongono all’attenzione sono essenzialmente due: il primo è che nell’arco dei 12 mesi il rischio deforestazione è sceso complessivamente del 45,7% rispetto all’anno precedente, interessando complessivamente 4.314,75 kilometri quadrati di foresta amazzonica. Per quanto si tratti di una superficie estesa, il ministero dell’Ambiente brasiliano sottolinea che è la meno ampia che si sia registrata dal 2016 a oggi.

Il dato negativo è che però la diminuzione non riguarda tutta l’Amazzonia allo stesso modo: considerando ad esempio soltanto l’area del Cerrado, la vasta savana tropicale nella regione centro-orientale del Brasile, il rischio deforestazione è aumentato del 10,6%.

Dati particolarmente preoccupanti, infine, quelli che riguardano il solo mese di luglio 2024, periodo in cui si sono registrate segnalazioni di allarme per 666 kilometri quadrati di foresta, con un aumento del 33% rispetto al luglio 2023, quando la superficie interessata era stata di 500km quadrati. Comparando però i dati con quelli del luglio 2022 la diminuzione è stata del 55%.

Di cosa parliamo?

Il sistema Deter

Per proteggere l’Amazzonia dalla deforestazione e dal rischio incendi l’amministrazione brasiliana utilizza diversi sistemi satellitari. Uno è proprio Deter, specializzato nell’individuare le aree a rischio per dare supporto alle forze impegnate sul campo per le ispezioni. L’altro sistema, caratterizzato da rilevazioni e immagini più accurate, è il Prodes.

I dati più approfonditi

Secondo i risultati delle rilevazioni che sono state presentate all’inizio di luglio in una conferenza stampa del ministro dell’ambiente brasiliano, tra agosto 2023 e luglio 2024 gli allarmi sono diminuiti in cinque dei nove stati dell’Amazzonia:

  • -63% in Rondônia;
  • -58% in Amazonas;
  • -54% in Acre;
  • -52% in Mato Grosso;
  • -47,7% in Pará.

Le rilevazioni hanno riguardato in particolare i 70 Comuni in cui è concentrato oltre il 50% della deforestazione amazzonica, e in quest’area la diminuzione degli allarmi lanciati dal sistema satellitare è stata del 53%.

Per aiutare le amministrazioni locali a combattere il fenomeno della deforestazione il governo brasiliano ha messo a punto un programma, a cui hanno aderito 48 dei 70 Comuni interessati, che ha stanziato complessivamente 785 milioni di reias, pari a oltre 140 milioni di euro. Risale inoltre a giugno 2023 il lancio del “Piano d’azione per la prevenzione e il controllo della deforestazione in Amazzonia

L’area del Cerrado

Nel Cerrado, ecoregione brasiliana caratterizzata dalla savana tropicale, il 75% degli allarmi sul rischio deforestazione sono arrivati dagli Stati della cosiddetta “Matopiba”, che comprende Maranhão, Tocantins, Piauí e Bahia. Di questi quattro Stati soltanto quello di Bahia ha evidenziato un calo delle allerte, a -52,4%, mentre per Tocantis, Maranhão e Piauí l’aumento è stato rispettivamente del 58,6%, 31% e 14,7%.

Le criticità in questo caso di sono concentrate nel periodo iniziale di rilevazione, mentre i dati sono andati a migliorare nell’ultimo quadrimestre, da aprile a luglio, con un calo del 24,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.