BioUrban, il bioreattore urbano che trasforma lo smog in risorsa

Scritto da 19 Novembre 2025 • 1 min di lettura
Roberta Persichino

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Una soluzione bio-ispirata, ideata dalla startup franco-messicana BiomiTech, cattura CO₂ e inquinanti nei punti più critici delle metropoli, restituendo ossigeno e biomassa e aprendo la strada a una nuova generazione di infrastrutture urbane per la decarbonizzazione

Nelle aree più trafficate delle città, dove CO, ossidi di azoto e polveri sottili restano spesso oltre le soglie raccomandate, intervenire direttamente sull’aria è una delle sfide più difficili della transizione ecologica. In questo contesto si inserisce BioUrban, sistema di purificazione sviluppato da BiomiTech per gli spazi urbani e indoor.

Si tratta di una tecnologia green basata sulle microalghe, pensata per trasformare composti inquinanti come monossido di carbonio, azoto e particolato in ossigeno e biomassa attraverso la fotosintesi. L’obiettivo è “combattere l’inquinamento nelle aree urbane” utilizzando organismi viventi dove non è possibile piantare abbastanza alberi.

Nella configurazione per gli spazi esterni, BioUrban è una struttura alta circa 4 metri e con 2 metri di diametro, capace di assorbire fino all’80% della CO contenuta nell’aria che la attraversa. BiomiTech, la startup franco-messicana che ha messo a punto questa soluzione, equipara l’effetto a quello di 300–3.000 alberi concentrati in pochi metri quadrati, installabili in strade ad alto scorrimento, svincoli e centri  urbani.

Dopo le prime applicazioni e i primi passi dello sviluppo industriale anche in Europa, la soluzione è stata presentata anche in sedi internazionali, come il GITEX 2025 di Dubai.

INDICE DEI CONTENUTI

Come funziona la tecnologia BioUrban

Il principio di base è usare la fotosintesi come tecnologia di cattura e trasformazione degli inquinanti. BiomiTech seleziona ceppi di microalghe altamente efficienti, fino a cinque volte più efficaci delle specie tradizionali nel catturare CO.

Queste microalghe sono contenute in colonne speciali all’interno di un bioreattore. L’aria viene aspirata dall’ambiente e convogliata in queste colonne, dove i gas e le particelle inquinanti – CO, CO, NOx, PM2.5 e PM10 – sono catturati dalla coltura e trasformati in ossigeno e biomassa. Il processo riproduce la dinamica naturale degli ecosistemi, ma in forma concentrata e monitorabile.

Da un lato l’aria viene depurata localmente, dall’altro la biomassa generata diventa un potenziale input per percorsi di economia circolare. Nei materiali aziendali, BiomiTech collega questa biomassa alla possibilità di produrre biogas, bio-idrogeno e, entro il 2025, idrogeno verde a partire dai processi di decarbonizzazione industriale, evitando il trasporto e lo stoccaggio della CO catturata.

Le versioni di BioUrban per interni ed esterni

BioUrban è declinato in una famiglia di sistemi che condividono lo stesso principio ma si adattano a luoghi e scale diverse.

  • BioUrban 1.0 è progettato per gli interni. Trasforma inquinanti come monossido di carbonio e polveri sottili in ambienti chiusi ad alta frequentazione. Può assorbire fino all’85% delle particelle presenti nell’aria e catturare una quantità di contaminanti equivalente alla respirazione di 28 persone all’ora. Con un’altezza di circa 82,7 pollici, un diametro inferiore ai 10 pollici e un peso di circa 45 kg, tratta circa 255 m³ d’aria all’ora, integrandosi negli spazi senza ingombri eccessivi.
  • BioUrban 2.0 è destinato a un uso sia indoor sia outdoor. È stato il primo modello installato in condizioni reali, in aree pubbliche e in mezzo al traffico. Mantiene la capacità di assorbire fino all’85% delle particelle e raggiunge un impatto paragonabile alla respirazione di 383 persone all’ora, trattando circa 1.800 m³ d’aria ogni ora.
  • BioUrban 2.5 amplia la scala. Utilizzabile sia all’interno sia all’esterno, può essere rivestito con diversi materiali (legno, metallo, altre finiture) per integrarsi con l’arredo urbano. Anche qui l’impianto assorbe fino all’85% delle particelle e arriva a una cattura equivalente alla respirazione di 1.162 persone all’ora. Con un’altezza di 165,35 pollici, una base di 106,29×106,29 pollici e un peso di circa 1,5 tonnellate, tratta fino a 6.000 m³ d’aria all’ora. Sono integrati sensori di qualità dell’aria e pannelli solari, che in alcune condizioni consentono un funzionamento parzialmente autonomo.
  • BioUrban 3.0 è la versione più potente, pensata per l’uso all’esterno e attualmente in fase di sviluppo e test. Punta a assorbire fino all’85% delle particelle presenti nell’aria e ad arrivare a una cattura equivalente alla respirazione di 27.778 persone all’ora, trattando fino a 12.000 m³ d’aria all’ora. Anche qui sono previsti sensori e pannelli solari, per integrare depurazione, monitoraggio e produzione energetica.

Un “pozzo di carbonio intelligente” che comunica

Nelle versioni più recenti, BioUrban viene descritto come un pozzo di carbonio intelligente: filtra l’aria e, allo stesso tempo, rende visibile il processo di purificazione.

In alcune configurazioni, in particolare BioUrban 3, sono integrati schermi LED (in collaborazione con il partner Cocktail Vision) che possono mostrare informazioni in tempo reale e contenuti pubblicitari, combinando sostenibilità ambientale e comunicazione.

La presenza di pannelli solari integrati fornisce parte dell’energia necessaria al funzionamento, mentre la connettività 5G permette la gestione da remoto e l’aggiornamento dei contenuti.

La tecnologia BioUrban è già stata installata con successo in Sud America, dove BioUrban 2.0 ha operato in contesti urbani con forte traffico veicolare. Questo ha consentito a BiomiTech di testare il sistema in condizioni reali e di prepararne l’estensione ad altri mercati.

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