Il nuovo strumento digitale messo in campo da BigG, combina le immagini dall’alto con l’intelligenza artificiale, e servirà alle amministrazioni locali per capire dove intervenire - ad esempio piantando nuovi alberi - per contrastare nei centri urbani gli effetti negativi e i rischi per la salute dovuti al caldo eccessivo e prolungato
Aiutare le città e le persone a mitigare i rischi causati dagli eventi meteorologici estremi, come ad esempio le ondate di calore prolungate o le inondazioni, che con il passare del tempo si verificano con sempre maggiore frequenza, anche a causa dei cambiamenti climatici.
Per raggiungere questi obiettivi Google ha messo in campo nel tempo una serie di strumenti tecnologici che possono rivelarsi estremamente utili per le amministrazioni locali, ma anche per i singoli cittadini impegnati nella lotta al climate change, a partire da un utilizzo sempre più mirato dell’intelligenza artificiale per prevenire gli eventi potenzialmente più pericolosi per l’uomo e mitigare i rischi.
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L’attenzione alle temperature nelle città
Tra le ultime iniziative annunciate da Google per contrastare gli effetti del cambiamento climatico nelle città c’è il progetto “Tree Canopy”, che fa parte della strategia più ampia dell’Environmental Insights Explorer di Google.
“Le città sono alla ricerca di modi per prevenire le ‘isole di calore’, che spesso nelle aree urbane sono causate da strutture, a partire dalle case e dagli edifici, che assorbono il calore e lo reimmettono nell’ambiente che le circonda – spiega Kate Brandt, chief Sustainability officer di Google, in un blog post dedicato a questo tema – Una strategia per contribuire ad abbassare le temperature in queste aree è proprio l’aumento della copertura arborea mirato”.
Come funziona Tree Canopy
Tree Canopy, se si volesse semplificare brutalmente la portata di questa piattaforma, è una sorta di Google Maps delle ondate di calore: in sostanza si serve di una tecnologia che è in grado di combinare l’intelligenza artificiale e le immagini aeree per restituire in primo luogo alle amministrazioni locali un quadro completo e semplice da interpretare sulla copertura arborea. Uno strumento, quindi, utile per pianificare al meglio i programmi di forestazione urbana, dando ad esempio la priorità alle aree più vulnerabili.
Dopo una prima fase di sperimentazione condotta su una platea di 14 città, dalla fine di marzo il servizio è attivo in 350 centri su scala globale. E sei di questi sono in Italia: si tratta di Ancona, Assisi, Bologna, Milano, Roma e Vicenza. Guardando all’estero il servizio copre centri come Atlanta, Baltimora, Buenos Aires, Lisbona, Città del Messico, Parigi, Sydney, Toronto, soltanto per fare qualche esempio.
I danni delle ondate di calore
“Ogni anno il caldo estremo uccide quasi 500.000 persone” spiega Brandt citando uno studio pubblicato da The Lancet. “Per stare al sicuro durante gli eventi meteorologici estremi e ottenere informazioni aggiornate le persone spesso si rivolgono a Internet”, prosegue ricordando che nel luglio 2022, l’interesse di ricerca sulle ondate di calore ha raggiunto il picco massimo mai toccato finora.
“Per fornire informazioni autorevoli e utili in queste situazioni stiamo introducendo nuovi avvisi di caldo estremo nella ricerca nei prossimi mesi”, spiega ancora la chief sustainability officer di Google, aggiungendo che quando le persone cercheranno informazioni sul caldo estremo, vedranno i dettagli su quando si prevede l’inizio e la fine di un’ondata di calore, i consigli per stare al fresco e i problemi di salute a cui prestare attenzione. L’accuratezza delle informazioni fornite, inoltre, sarà certificata dalla collaborazione con il Global Heat Health Information Network (Ghhin).
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