Riscaldamento, le buone pratiche per abbattere i consumi

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

Dal ridurre di un grado la temperatura, allo schermare le finestre di notte, sono accorgimenti che permettono di ridurre i consumi fino al 10%

In questa fase storica i consumi energetici sono diventati una delle principali preoccupazioni delle famiglie e della aziende italiane. A causa dell’impennata dei prezzi delle materie prime – nel caso del riscaldamento parliamo principalmente del gas – si moltiplicano gli appelli a diventare consumatori sempre più consapevoli. Come sempre in questi casi, dal momento che non è possibile per i singoli intervenire direttamente sulle cause geopolitiche, si può partire da piccole scelte, dai propri comportamenti quotidiani. Modificando leggermente le proprie abitudini e affrontando qualche piccolo sacrificio per contenere l’impatto della bolletta del riscaldamento sul bilancio familiare e aziendale. Ma anche per contribuire a consumare meno e a contenere l’impatto ambientale delle nostre scelte quotidiane, combattendo i cambiamenti climatici.

 

Di cosa parliamo?

Diminuire di un grado la temperatura interna

Soltanto per fare qualche esempio, per l’inverno in arrivo si potrebbe scegliere di diminuire di 1 grado la temperatura interna delle nostre case, come il Governo sta invitando a fare, portandola a 19 gradi centigradi per le abitazioni e a 17 gradi centigradi per gli edifici industriali e artigianali. Si tratta ovviamente di scelte che, prese singolarmente, non sarebbero in grado di avere un impatto importante sulla situazione generale e sulla crisi energetica in corso, ma che se adottate da un gran numero di persone – come lo stesso Governo e l’Europa stabiliscono per l’inverno alle porte – potrebbero avere effetti tangibili e aiutare il Paese a superare il momento di difficoltà.

Ridurre il periodo di accensione dei riscaldamenti

Un’altra buona pratica per contenere i consumi energetici è quella di ridurre il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, prevedendo che la caldaia sia in funzione un’ora in meno al giorno e 15 giorni in meno durante l’anno, posticipando di una settimana l’accensione dei riscaldamenti a inizio stagione e anticipandone di una settimana lo spegnimento a ridosso della primavera.

Comportamenti quotidiani

Attorno e contemporaneamente a queste due buone pratiche, è possibile contenere i costi del riscaldamento con una serie misure – alcune semplici e altre più strutturali – che l’Enea ha sintetizzato in una guida messa a punto dal dipartimento efficienza energetica dell’Agenzia, riproposto a febbraio in occasione della giornata internazionale del risparmio energetico. Si tratta complessivamente di una guida in venti punti, di cui dieci riguardano il risparmio dei consumi nel riscaldamento.
Si parte da alcuni consigli elementari sui comportamenti quotidiani, grazie ai quali, secondo l’analisi condotta dall’Enea, sarebbe possibile risparmiare fino al 10% dei consumi. Qualche esempio:

  • spegnere i riscaldamenti quando non si è in casa, o non aprire le finestre quando i termosifoni sono accesi;
  • schermare le finestre durante la notte. Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno;
  • evitare di coprire i termosifoni con tende, mobili, ecc;
  • non usare i termosifoni come stendibiancheria è fonte di sprechi, l’umidità generata ostacola la diffusione del calore;
  • inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, perché aumenta l’efficienza del calorifero, evitando le dispersioni di calore;
  • prima dell’arrivo dell’inverno è consigliabile sfiatare i termosifoni, un’operazione molto importante per la manutenzione ordinaria dei radiatori. Per approfondire “Sfiatare i termosifoni, come si fa e perché conviene

 

 

 

Interventi strutturali: cappotto termico e infissi

Altri sono casi che riguardano interventi strutturali che hanno goduto e godono di incentivi e detrazioni fiscali messi a disposizione dallo Stato.

Tra gli interventi consigliati, c’è il miglioramento della coibentazione dell’abitazione: un isolamento termico a cappotto dell’involucro e in particolare la coibentazione della copertura, spiega l’Enea, riducono le dispersioni tra il 40 e il 50%. Allo stesso modo sarà importante isolare tetto e soffitto, per contenere le dispersioni verso l’alto: una giusta controsoffittatura può far risparmiare fino al 20% dell’energia necessaria per il riscaldamento di un ambiente. Utilizzando infissi in materiali altamente coibentanti come Pvc o legno, e con i doppi vetri e camera d’aria, si otterrà un ulteriore risparmio sulle spese di riscaldamento. Fondamentale, in questo caso, accertarsi che i cassonetti delle tapparelle siano ben coibentati per ridurre al massimo le dispersioni d’aria.

Energie rinnovabili

Quanto alle energie rinnovabili, una soluzione per il riscaldamento può essere quella dell’installazione di un impianto solare termico, che sfrutta l’energia del Sole per riscaldare un liquido collocato all’interno dei pannelli, per poi trasferirlo all’acqua grazie a uno scambiatore.

Un’altra soluzione può essere la pompa di calore, una tecnologia che utilizza l’aria esterna, per trasferire calore all’impianto di riscaldamento della casa o al serbatoio per la produzione di acqua calda sanitaria.

Scopri di più sugli impianti con pompa di calore.

Manutenzione e caldaie

Altra regola fondamentale è quella di effettuare con regolarità la manutenzione degli impianti, e di controllare regolarmente la temperatura degli ambienti, in modo che non superi i 19 gradi, anche grazie a una centralina di regolazione automatica, e valutare con attenzione gli orari di accensione dei riscaldamenti. Grazie a valvole termostatiche, cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici è possibile, inoltre, regolare anche a distanza, semplicemente con il proprio smartphone, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.
Quanto infine alle caldaie, è bene scegliere quelle a condensazione, che raggiungono un’efficienza più alta e garantiscono un risparmio energetico oltre che economico, in quanto i costi di riscaldamento si riducono.