Ohoskin, l’alternativa alla pelle viene da arance e cactus

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

Una startup di Catania ha ideato un materiale sostenibile, cruelty free e completamente Made in Italy che può essere utilizzato nel mondo della moda, dell’interior design e dell’auto

Mettere a disposizione del mondo della moda e di tutti i settori in cui viene utilizzata la pelle un nuovo materiale sostenibile e cruelty free, nato dalla lavorazione delle bucce di arancia e dalle pale di cactus. È questa la mission di Ohoskin, startup nata a Catania nel 2019. A dare uno sbocco di mercato all’idea sono i due founder, Adriana Santonocito, imprenditrice specializzata nel tessile sostenibile, che ha al suo attivo due brevetti su nuovi materiali tessili, e Roberto Merighi, che ha finora depositato sei brevetti su biotecnologie farmaceutiche e nuovi materiali.

Di cosa parliamo?

Cos’è Ohoskin

Ohoskin è un materiale tessile biologico rivestito a base di arancia siciliana e pale di fico d’India. La sensazione che restituisce, al tatto e alla vista, è quella della pelle animale di alta qualità, ma in realtà si tratta di un materiale vegano al 100%, vegetale e non fossile.

Una filiera made in Italy

Tutto il processo di produzione di Ohoskin avviene in Italia. La lavorazione delle arance e delle pale di fico d’India è affidata in Sicilia a Siciliabiotech, mentre a lavorare il prodotto finito sono gli stabilimenti, in Lombardia, di Novartiplast Italia. Per certificare che si tratta di un prodotto al 100% Made in Italy Ohoskin ha deciso di avvalersi della tecnologia blockchain: i brand partner potranno applicare al proprio prodotto un Qr code che conterrà il “passaporto digitale” con la storia del materiale.

Insieme ai propri partner in Sicilia Ohoskin seleziona e lavora i sottoprodotti industriali di arance e pale di cactus – si legge sul sito della startup – Questi sottoprodotti vengono poi trasformati in un biopolimero liquido che, grazie alla collaborazione con i partner industriali, viene spalmato su una base in tessuto. Il risultato di questo processo è “un’alternativa alla pelle, brevettata a livello internazionale e perfetta per i marchi di lusso consapevoli”.

Un passo verso l’economia circolare

Oltre a essere sostenibile e cruelty free, Ohoskin dà anche un contributo all’economia circolare: le arance e le pale di cactus utilizzate per la produzione sono infatti scarti di lavorazione dell’industria cosmetica e alimentare, e provengono da coltivazioni biologiche. L’utilizzo nella filiera produttiva di Ohoskin evita che debbano essere smaltiti, pagando un prezzo alto in termini sia economici sia ambientali, e consente che dei sottoprodotti acquistino un nuovo valore evitando sprechi, aiutando i brand che utilizzeranno questo materiale ad abbattere le proprie emissioni di CO2 e a raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità.

Ohoskin è oggi disponibile in oltre 70 versioni, ma per dare un’idea indicativa della sua composizione può bastare fare l’esempio di quella più richiesta, la OA21: si tratta di un materiale completamente non fossile con il rivestimento a base di arancia e cactus, mentre il tessuto è composto al 100% da cotone certificato Gots o da poliestere certificato Grs.

Un 2022 ricco di riconoscimenti

Nell’ultimo anno lo sforzo di innovazione di Ohoskin è stato premiato con diversi riconoscimenti italiani e internazionali, aggiudicandosi un posto tra le startup del Made in Italy d’eccellenza selezionate dal Agenzia per il Commercio Estero (ITA) e LVenture Group. Al premio Innovation Village Award di Avis ed Enea, OhoSkin è stata premiata tre volte (da Materias, Innovup e Associazione Donne 4.0). La startup è inoltre stata finalista al premio Cambiamenti di Cna, è stata premiata all’evento Women X Impact a Bologna e si è aggiudicata l’edizione 2022 del WeMed Award a Barcellona.