Le finestre hi-tech che generano elettricità dalla pioggia
Scritto da
Ettore Benigni
Giornalista
A mettere a punto il progetto degli “infissi intelligenti”, che sono in grado anche di rinfrescare gli ambienti e di autosbrinarsi, è un gruppo di ricercatori della Seoul National University: “Non vogliamo che sia soltanto uno studio accademico, ma che dia un contributo al risparmio energetico nelle situazioni reali”
Una finestra hi-tech che si propone come l’infisso ideale da installare nelle case intelligenti progettate per ottenere la massima efficienza e il massimo risparmio energetico. A idearla è un gruppo di ricercatori della Seoul National University, coordinato da professor Seung Hwan Ko, docente al dipartimento di ingegneria meccanica dell’ateneo Sud coreano.
Di cosa parliamo?
Una tecnologia “all in one”
Lo studio è stato recentemente pubblicato dalla rivista scientifica specializzata Nano Energy: si tratta in concreto di una finestra che grazie a una tecnologia “all in one” riesce a ottenere tre risultati: produrre energia elettrica quando viene colpita dalle gocce di pioggia, contribuire al rinfrescamento degli ambienti isolando l’interno dal calore dei raggi solari, e mantenere sempre la visibilità ideale verso l’esterno perché in grado anche di generare calore per autosbrinarsi.
Un prototipo da tesare nella realtà
Nel presentare l’idea i ricercatori dell’università coreana ci tengono a sottolineare di aver installato un prototipo della loro invenzione in un modellino di casa, per dimostrare come questa possa effettivamente prestarsi a situazioni reali.
“Ci aspettiamo che questo lavoro non solo serva come risorsa preziosa per l’avanzamento tecnologico del campo di studio accademico – spiegano gli studiosi – ma dia anche un contributo significativo alle strategie di risparmio energetico nelle situazioni reali”.
Come funzionano i vetri intelligenti
I vetri della finestra intelligente sono realizzati utilizzando dei film di etilene propilene fluorurato e strati di ossido di indio-stagno, che sostanzialmente è in grado di far passare la luce ma non il calore, e che consentono “una riduzione massima della temperatura – spiegano gli autori dello studio – di 7 gradi centigradi rispetto al vetro nudo convenzionale”.
Un secondo strato applicato sul vetro è basato su una tecnologia in grado di generare elettricità grazie all’attrito provocato dalle gocce di pioggia. Infine, la terza tecnologia a essere integrata nell’infisso è quella che consente di riscaldare e sbrinare i vetri grazie all’ “effetto Joule”, e quindi al calore generato dall’elettricità prodotta attraverso la pioggia.
Le applicazioni pratiche
Le finestre “intelligenti” grazie alla loro triplice funzionalità possono candidarsi a essere protagoniste negli smart building:
“Gli edifici convenzionali spendono un’enorme quantità di energia per la gestione termica – spiegano gli autori dello studio – e soprattutto il raffreddamento è molto richiesto a causa del riscaldamento globale. (…) Le finestre a risparmio energetico sono emerse come una soluzione praticabile per le sfide globali del cambiamento climatico e della sostenibilità energetica – proseguono – riducendo la dipendenza dai sistemi di condizionamento convenzionali per ottenere un comfort termico ottimale”.
Oltre la casa intelligente
Ma le applicazioni delle tecnologie sperimentate in questo modello di finestra a risparmio energetico non si fermano alla casa intelligente.
“Riteniamo che le capacità multimodali della finestra intelligente proposta nel nostro lavoro non solo supereranno i limiti delle attuali finestre convenzionali e daranno un contributo al risparmio energetico – spiegano i ricercatori dell’ateneo di Seoul – ma offriranno anche spunti scientifici per ogni campo della tecnologia di raffreddamento passivo, della generazione di energia e della gestione termica”.