La capitale olandese in prima linea nella sperimentazione dei “tetti blu-verdi”, riprogettati per poter assorbire l’acqua piovana
Fare di Amsterdam un esempio di città resiliente ai cambiamenti climatici. È questo l’obiettivo di “Amsterdam Rainproof”, il progetto che vede collaborare dal 2014 istituzioni, aziende e privati cittadini per aumentare la capacità di assorbimento dell’acqua piovana in città ed evitare così i potenziali danni causati dalle precipitazioni particolarmente intense. Secondo i promotori dell’iniziativa il raggiungimento del massimo risultato dovrà avvenire entro il 2050.
INDICE DEI CONTENUTI
Amsterdam Rainproof
Della strategia Amsterdam Rainproof fa parte il programma Resilio, partito ormai sei anni fa, nel 2018, con l’intento di riprogettare i tetti degli edifici cittadini trasformandoli in “spugne”, mettendoli cioè nella condizione di assorbire il massimo possibile dell’acqua piovana, per poi immagazzinarla e riutilizzarla, ad esempio per gli scarichi dei WC o per gli impianti di irrigazione dei giardini.
A dare il loro contributo ad Amsterdam Rainproof sono una serie di istituzioni, con in prima fila l’amministrazione comunale di Amsterdam, ma anche comitati di quartiere, aziende, imprenditori e rappresentanti del mondo dell’Università e della ricerca. Grazie a questa rete ogni soluzione promettente viene condivisa tra i partecipanti, e le idee più utili vengono adottate in contesti diversi, dispiegando il massimo delle proprie potenzialità.
Resilio e i tetti blu-verdi
Le precipitazioni più forti e intense sono un pericolo grave per la sicurezza delle città, che non sono in grado di immagazzinare l’acqua piovana quando questa cade in quantità particolarmente copiose: aree particolarmente urbanizzate, caratterizzate da strutture e da una rete viaria molto impermeabile, possono essere quelle più a rischio di danni alle persone o alle cose causate dalle inondazioni. Riuscire a immagazzinare l’acqua piovana anche in caso di eventi estremi per contrastarne la scarsità in altri periodi è l’obiettivo del progetto Resilio.
L’idea nasce con il sostegno di Urban Innovative actions (UIA), il piano dell’Unione Europea pensata per risolvere con soluzioni innovative i problemi delle aree urbane testando progetti piloti che potrebbero poi trovare un’applicazione più ampia nel Vecchio Continente. Grazie ai finanziamenti dell’UIA è stato possibile realizzare complessivamente più di 12mila metri quadrati di tetti blu-verdi, sia su edifici privati sia sulle case popolari.
I tetti blu-verdi
I blue-green roofs sono una evoluzione dei tetti verdi, dal momento che utilizzano una serie di soluzioni smart per riuscire a trattenere o rilasciare l’acqua in tempo reale, percependo le variazioni delle condizioni climatiche e adattandosi automaticamente. A rendere possibile lo stoccaggio e il rilascio dell’acqua sono i sensori che monitorano le valvole controllate a distanza.
Grazie a questo sistema, tra l’altro, è possibile monitorare in tempo reale il rilascio dell’acqua piovana immagazzinata, evitando che i sistemi fognari vadano in difficoltà o rischio di non riuscire a smaltire il loro carico regolarmente. L’acqua immagazzinata, inoltre, può garantire l’habitat migliore per la vegetazione dei tetti verdi, che avranno sempre a disposizione una riserva di liquido da utilizzare nei momenti di siccità.
Risultati a rischio senza rete
Al di là dell’idea della “città spugna” e degli sforzi che sono stati fatti nel corso degli anni, uno dei punti di forza del progetto in corso di realizzazione ad Amsterdam è la logica di rete che ha coinvolto tutti i principali attori della città. A partire dall’unità di intenti tra il comune di Amsterdam e Waternet, la società pubblica di gestione delle acque, che ha fatto da coordinatore di ogni iniziativa.
Ti potrebbe interessare anche

Ambiente 9 Luglio 2025
Dall’Oceano Pacifico alla Liguria: l’odissea di Wally, la balena grigia
Nel 2021, lungo le coste della Liguria, fortunati ricercatori hanno avuto modo di assistere a un evento eccezionale: l’avvistamento di una balena grigia (Eschrichtius robustus), una specie che normalmente vive nell’Oceano Pacifico. È stata soprannominata affettuosamente Wally, e la sua comparsa ha acceso riflettori e domande in tutta la comunità…
Leggi →
Ambiente 8 Luglio 2025
Giornata internazionale del Mar Mediterraneo: gli appuntamenti dell’8 luglio
Istituita nel 2014, la ricorrenza vuole celebrare il “mare nostrum” e sensibilizzare le comunità sul suo stato di salute e sui pericoli che lo minacciano. Manifestazioni in programma a Roma, alle Cinque Terre, ma anche ad Atene e Marsiglia Sensibilizzare la comunità internazionale, e soprattutto gli abitanti dei Paesi bagnati…
Leggi →
Ambiente 3 Luglio 2025
Plastic Bag Free Day, il 3 luglio è il giorno per dire no ai sacchetti di plastica
Considerate come una delle principali cause della presenza inquinante di plastica nei mari, le buste sono al centro di una mobilitazione internazionale che punta a eliminarle. E uno studio realizzato negli Stati Uniti dimostra come la mobilitazione dei legislatori sia efficace per ottenere risultati Il Plastic Bag Free Day è…
Leggi →