Climate change, l’Onu al fianco delle donne per l’agricoltura sostenibile

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

Un Women e Fao promuovono il programma, partito nel 2019, che punta a formare le donne dell’Africa subsahariana con corsi che le accompagnino nell’avviamento di vere e proprie attività imprenditoriali aiutandole a dare vita a imprese sostenibili

“Contribuire all’emancipazione delle donne in Africa attraverso un’agricoltura intelligente dal punto di vista climatico”.

È questo l’obiettivo del programma che Un Women, Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile, ha realizzato in collaborazione con la Fao (Food and Agriculture Organization).

L’iniziativa, partita nel 2019, mira a fornire a decine di migliaia di donne impegnate in agricoltura nell’Africa subsahariana le competenze tecniche e i consigli sulle migliori pratiche commerciali e sui metodi di coltivazione adeguati alle condizioni climatiche locali.

“L’obiettivo principale del programma è quello di conferire alle donne un potere economico, migliorando al contempo la resilienza al clima e la produttività agricola” spiega Ayanda Mvimbi, specialista dell’empowerment economico delle donne presso l’ufficio multipaese di UN Women in Sudafrica.

Stando proprio ai dati diffusi dalle Nazioni Unite nell’area subsahariana il 66% delle donne lavoratrici è impegnata in occupazioni legate all’agricoltura, in condizioni spesso precarie e in condizioni di lavoro “peggiori di quelle degli uomini” perché irregolari, non contrattualizzate e ad alta intensità di lavoro.

Di cosa parliamo?

I corsi di formazione

In questo contesto, il programma lanciato da Un Women e Fao con il sostegno di Standard Bank è riuscito dalla sua istituzione a formare più di 4.500 donne sudafricane, in particolare sulle tecniche di coltivazione di mais e fagioli. Oltre al Sud Africa, grazie a queta iniziativa è stato possibile formare più 10.400 donne in Malawi, dove il focus ha riguardato la coltivazione della frutta secca, e 1.400 donne in Uganda sull’allevamento dei pesci.

Quanto alla Nigeria, la formazione ha riguardato 12.500 donne a cui è stato spiegato come produrre burro di karité e riso. Tutti i corsi – questo il loro ulteriore valore aggiunto – si sono concentrati sull’insegnamento di tecniche per aiutare a combattere il cambiamento climatico, utilizzando soluzioni resistenti al clima e una cura responsabile della terra.

Le donne che partecipano ai corsi vengono anche formate sui requisiti di legge e sui regolamenti per poter formalizzare le loro attività e lavorare con rivenditori e distributori, vendendo prodotti conformi agli standard di sicurezza alimentare.

Sudafrica, l’esperienza di Disebo Makatsa

A illustrare le potenzialità del progetto lanciato da Un Women è Disebo Makatsa, donna sudafricana che anche grazie al supporto di questo progetto è riuscita a trasformare l’orto di sua madre in un vero e proprio progetto imprenditoriale nella provincia del Free State, con la nascita dell’azienda “Dee-Y Trading”, che oggi si estende su una superficie di 368 ettari e produce ortaggi e latticini.

Sebbene l'agricoltura commerciale sia ancora un settore dominato dagli uomini, in cui le donne devono lavorare doppiamente, la realtà è che le donne sono sempre state contadine, lavorando la terra e producendo cibo. Molte piccole agricoltrici hanno bisogno di competenze, finanziamenti, tecnologia e accesso ai mercati per entrare nell'economia formale.

Disebo Makatsa, imprenditrice

Le pratiche agricole sostenibili

“Ho imparato molto sulle migliori pratiche agricole”, prosegue l’imprenditrice che nella sua azienda ha utilizzato, grazie alla formazione ricevuta, la tecnologia dell’irrigazione a goccia per conservare l’acqua, la rotazione delle colture per trattenere le sostanze nutritive del suolo e la coltivazione di ortaggi diversi nella stessa area per risparmiare spazio e mantenere il suolo fertile.

Da quando lavora con il programma, Makatsa – si legge in una nota di Un Women – ha aggiunto 18 nuove mucche da latte al suo allevamento e impiega 14 persone nella sua azienda agricola tutto l’anno, con molte altre assunte durante la stagione del raccolto, e sta progettando di ingrandire ancora la propria attività.