AttaccaFili, alla scoperta del territorio biellese a piedi e in bici

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

Il progetto, che durerà tutta l’estate, nasce dall’iniziativa della rete museale e di Slow food travel di zona. Previste anche visite guidate in lingua dei segni. Per “riannodare” tra loro le bellezze del posto, all’insegna dell’inclusione e della sostenibilità.

Riannodare i fili che collegano tra loro tutte le bellezze e i punti d’interesse del territorio biellese, dando vita a nuove esperienze di turismo sostenibile. Con escursioni a piedi, in bicicletta e visite guidate in lingua italiana dei segni. È questo l’obiettivo di AttaccaFili, il progetto che durerà tutta l’estate ideato e promosso dalla Rete Museale Biellese insieme a Slow Food Travel Montagne biellesi. Il nome prende spunto da una figura tipica di questo territorio, l’operaio che nelle fabbriche tessili aveva il compito di riannodare i fili che si spezzavano per mandare avanti la produzione.
AttaccaFili è essenzialmente un programma di escursioni per esplorare il territorio, che accompagna i visitatori alla scoperta di paesaggi, luoghi, persone e prodotti autentici: un modo per diffondere la conoscenza dei siti della Rete Museale e il loro legame con il territorio, dal punto di vista paesaggistico e storico-culturale.

Di cosa parliamo?

Il calendario di Attaccafili

Partita il 20 giugno, l’edizione 2021 si concluderà a settembre, con un calendario che comprende 21 escursioni guidate gratuite, tra quelle a piedi e quelle in bicicletta, e 28 visite guidate in Lis Lingua dei Segni Italiana.
Uno degli obiettivi di AtttaccaFili è – oltre all’attenzione alla qualità del servizio – anche il sostegno a una delle categorie più colpite dall’emergenza Covid-19, quella delle guide turistiche: le attività saranno infatti coordinate da guide abilitate, sia per le visite sia per le escursioni.

Gli appuntamenti saranno concentrati prevalentemente le domeniche:

  • in mattinata si svolgeranno le escursioni nei territori attigui ai siti museali, valorizzandone le qualità paesaggistiche e l’importanza storica e dando visibilità ai beni culturali, ai produttori e alle specialità enogastronomiche dell’area
  • nel pomeriggio verrà poi dato spazio alla visita dei siti della rete museale locale, che nella maggior parte dei casi prevedono l’ingresso gratuito.

Accanto a queste attività in alcuni momenti ci sarà anche la possibilità di assistere a eventi culturali come concerti e spettacoli teatrali.

I macro-programmi di Attaccafili

Andando a vedere un po’ più nel dettaglio come si compone l’offerta di AttaccaFili, uno dei punti centrali del programma sono ovviamente le visite guidate nei siti della Rete museale biellese.

Ma non solo, sono previsti:

  • nove escursioni in bici, sempre in luoghi diversi e adatte a tutti, per le quali sarà possibile presentarsi con la propria due ruote oppure noleggiarne una sul posto. Per arrivare sul luogo della visita o dell’escursione sarà possibile utilizzare un servizio navetta che sarà affidato a una guida turistica ed escursionistica abilitata
  • visite guidate in Lingua dei Segni Italiana, con l’affiancamento di un interprete LIS all’operatore museale che conduce la visita
  • sei eventi collettivi a Serra, valle Elvo, valli Oropa e Cervo, valli Strona e Sessera, che coniugheranno visite guidate con mercati di prodotti locali, degustazioni e attività di laboratorio.

La collaborazione con Slow Food Travel Montagne biellesi

La partnership è partita nel 2020 da un terreno comune, la volontà di sostenere la crescita di un turismo sostenibile, che fosse in grado di coniugare i visitatori tra le specificità e le identità locali, che spesso sono un tesoro da scoprire anche per chi è della zona, coinvolgendo il pubblico non solo nella visita dei musei, ma anche alla scoperta dei produttori locali.

Proprio in questa logica è stato ideato il primo appuntamento a piedi di questa estate dedicato a “Le vie dell’acqua. Usi e tradizioni attraverso i secoli”: un percorso ad anello che passa dalla chiesa romanica S. Maria di Netro, dai resti delle officine di Zumer, dal Mulino D’La Sareja, dalle officine di Netro e dalla Fucina Morino di Mongrando.

Nella stessa giornata i turisti hanno potuto scoprire – sempre a piedi – un’altra perla del territorio “La pianura sconosciuta del Biellese”, attraverso la Riserva Naturale della “Bessa”, il Castello di Cerrione, l’azienda agricola “La Soleggiata”, il Castello di Roppolo, il Panorama sul Lago di Viverone, l’Azienda vitivinicola Manfrinati, l’Agriturismo “Cascina Torrine” di Cavaglià e il Castello di Verrone.

La prima visita in lingua dei segni, infine, è stata quella alla Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo a Rosazza e al Museo della Società Operaia di Mutuo Soccorso a Campiglia Cervo.