Fare delle Doggy Bag, i contenitori con cui possiamo portare gli avanzi del pasto al ristorante a casa, delle vere e proprie opere d’arte. Questa l’idea alla base di “Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi”, progetto lanciato da Slow Food Italia e Comieco per combattere lo spreco alimentare. L’obiettivo è semplice: abbattere il tabù degli avanzi al ristorante e la vergogna che in molti provano chiedendo la family bag. Al PROGETTO hanno partecipato designer e illustratori e aderito ristoranti a Roma, Bergamo, Milano e Varese.
AVANZI, CHE VERGONGA
Dalle interviste fatte dall’osservatorio nazionale Waste Watchers del Last Minute Market, sono tanti gli italiani che mostrano ancora timidezza riguardo le cosiddette “Doggy Bag”. Quasi il 75% vorrebbe l’introduzione della family bag dal design elegante per superare l’impaccio di dover tornare a casa con gli avanzi del pasto.
DOGGY BAG: OPERE D’ARTE ANTI SPRECO
Il progetto “Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi” è voluto da Conieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, e Slow Food Italia, associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo. Il progetto è stato ideato da un team capitanato dall’architetto Michele De Lucchi e dallo scrittore Andrea Kerbaker.
ARTISTI CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE
Anche i più timidi sono serviti, dunque. Riportare a casa gli avanzi non è mai stato tanto cool, grazie ai nuovi packaging d’autore, frutto del lavoro congiunto di designer e artisti. Tra i primi: Giulio Iacchetti, Matteo Ragni, Chiara Moreschi e Francesco Faccin. Le illustrazioni artistiche, invece sono state create dagli illustratori di Olimpia Zagnoli, Beppe Giacobbe e Guido Scarabottolo.
16 MILIARDI NELLA PATTUMIERA
Ad oggi si gettano nelle pattumiere europee fino a 88 milioni di tonnellate di alimenti, pari a 173 kg per persona e al 20% dell’intera produzione alimentare europea. Sono eclatanti anche i dati in Italia: quasi 16 miliardi di euro che finiscono nella pattumiera, quasi l’1% del Pil italiano.
DOGGY BAG D’AUTORE: I RISTORANTI IN CUI TROVARLE
Il progetto pilota si è già diffuso a Milano, Bergamo e Roma ed ora arriva anche a Varese, ma si spera si diffonda a macchia d’olio in tutto lo stivale. Per scoprire i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa, potete collegarvi al sito di Conieco. Qui i locali a Roma e i locali in Lombardia.