Lo sprint del fiber to the home: servite 3 milioni di famiglie

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

I dati dell’osservatorio Agcom sulle comunicazioni: gli accessi alla fibra direttamente nelle abitazioni sono aumentati nell’ultimo anno di 780mila unità. Per gli operatori ricavi in calo del 4,4% nel primo semestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

L’Italia sta gradualmente recuperando il proprio ritardo nel campo delle connessioni in banda ultralarga. A evidenziarlo sono i dati dell’ultimo osservatorio sulle comunicazioni di Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che a inizio novembre ha pubblicato il report sul primo semestre 2022. La fotografia che ne emerge è di una crescita di 780mila unità per gli accessi attraverso il fiber to the home, le connessioni in fibra che arrivano fin dentro gli appartamenti. Grazie a questo aumento oggi le case connesse con questa tecnologia sul territorio nazionale sono arrivate a superare alla fine di giugno i tre milioni. Dal documento emerge inoltre una crescita, anche se più contenuta, delle connessioni tramite la tecnologia del Fixed Wireless Access, a +100mila unità e 1,7 milioni di accessi.

Di cosa parliamo?

Rete fissa

Secondo le rilevazioni Agcom i principali operatori del mercato hanno conseguito da gennaio a giugno ricavi per circa 12,4 miliardi di euro, con un -4-4% rispetto ai primi sei mesi del 2021. Gli accessi complessivi alla rete fissa sono in leggera discesa e si attestano attorno ai 20 milioni di linee, con una riduzione significativa delle linee in rame, a -1,4 milioni, e un aumento di quelle che utilizzano altre tecnologie, con 570mila unità in più nei primi sei mesi del 2022 e di 1,4 milioni rispetto a giugno 2021. Per dare un’idea della dinamica in corso può bastare ricordare che a giugno 2018 gli accessi in rame rappresentavano il 65% del totale, e che dopo quattro anni sono scesi al 24,1%. A fronte di questo cambiamento le linee in banda larga erano complessivamente a giugno 2022 18,6 milioni, 140mila in più in un anno. Complessivamente, le linee con una velocità di connessione superiore ai 30 mbit/s sono vicine all’80% del totale, mentre quelle con velocità superiore ai 100Mbit/s sono passare dall’essere il 25,6% del totale nel 2018 al 65,2% del giugno 2022.
Lo scenario a cui ci troviamo di fronte, certifica Agcom, è quello di un traffico dati in progressiva e costante crescita, come testimonia il fatto che quello giornaliero nella prima metà del 2022 è aumentato del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Rete mobile

Nelle sue rilevazioni Agcom non si limita alla rete fissa, ma prende in considerazione tutti gli indicatori relativi alle comunicazioni. Dal report emerge così, soltanto per fare qualche esempio, che – per quanto riguarda la rete mobile – in Italia sono complessivamente attive 107 milioni di Sim (comprese quelle utilizzate per le comunicazioni machine-to-machine),  con un aumento di 1,8 milioni in un anno.
Quanto alle piattaforme online, le protagoniste del mercato rimangono i big player internazionali: Alphabet/Google, Meta/Facebook e Amazon, mentre a seguire si piazzano i principali gruppi editoriali nazionali, come Ciaopeople, Rcs Mediagroup, Mediaset, Italia Online, Gedi.
Nel campo dell’e-commerce Agcom registra una leggera flessione per gli utenti unici, che a giugno 2022 sono stati 37,3 milioni, 70mila in meno rispetto a giugno 2021 e 700mila in meno su giugno 2020, quando ancora si era a cavallo dei lockdown.