Una casa ecologica costruita con tecniche all’avanguardia non deve necessariamente costare una fortuna. Rispettare l’ambiente senza svuotare il portafoglio si può, basta qualche balla di paglia e un po’ di terra cruda per l’intonaco: dalla fiaba dei tre porcellini alla realtà ecco costruito un edificio sostenibile, con ottime prestazioni termiche e persino anti-sismico.
Parliamo delle case di paglia, diffuse soprattutto negli Stati Uniti dove nacquero nell’Ottocento grazie all’ingegno – e alle necessità – dei pionieri del Nuovo Continente. Negli anni Settanta del secolo scorso le tecniche di costruzione sono state ammodernate in base alle nuove esigenze edilizie, ma la balla di paglia era e rimane l’elemento centrale di questa tipologia di costruzioni. Oggi ci sono decine di case di paglia anche in alcuni Paesi europei come Inghilterra, Irlanda e in Italia.
La prima casa di paglia italiana è datata 2004 ed è stata costruita a Pramaggiore, in provincia di Venezia. A quasi 10 anni da quell’esperimento di edilizia ecologica nel bel Paese ci sono ben 30 edifici in paglia e a maggio è stata inaugurata a Roma Sud, nel quartiere Quadraro, la prima in città: circa 180 metri quadri su un unico piano, neanche un mattone per le pareti ma solo balle di paglia.
“La casa di paglia è sana, a basso impatto ambientale e offre alte prestazioni energetiche a costi bassi – spiega l’architetto Paolo Robazza, progettista dell’edificio romano per BAGofficinamobile – Le pareti in paglia traspirano, forniscono un elevato isolamento termico e permettono un buon controllo del livello igrotermico degli ambienti interni e quindi un notevole benessere”. Questo vuol dire che l’edificio si mantiene fresco nei mesi estivi e caldo d’inverno, consentendo al proprietario di usare pochissimo l’impianto di riscaldamento proprio come in una casa passiva.
I vantaggi delle costruzioni in paglia sono tantissimi, a cominciare dai costi di realizzazione: appena 1.200 euro a metro quadro contro i 1.800 euro delle case edificate con altre tecniche ma con le stesse prestazioni energetiche. Nonostante sia un materiale “povero” infatti, la paglia è un ottimo isolante termico e acustico, resistente al fuoco e flessibile in caso di scosse sismiche.
Il risparmio energetico infatti non si limita alle prestazioni dell’edificio ma riguarda proprio la scelta della materia prima: la paglia è un sottoprodotto della produzione cerealicola, non è quindi necessaria energia per produrla ed è un materiale che assorbe CO2 e rumore. E ancora, è un elemento durevole, basta pensare che le prime case di paglia costruite nel Nebraska nell’Ottocento sono ancora in piedi e abitate.
Infine c’è un risvolto romantico. La casa di paglia è facile da costruire, “perché si realizza con lavorazioni molto semplici – continua Robazza – che possono essere eseguite anche da una manodopera non esperta, quindi è perfettamente adatta all'autocostruzione”. Chiamate amici e parenti, allora, fate loro un cappellino da muratore di carta e procuratevi fieno per i muri e terra cruda per l’intonaco: la vostra casa dei sogni non aspetta altro che essere costruita.