Illuminazione in casa, le buone pratiche per abbattere i consumi

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

Razionalizzare i consumi dovuti a lampade e lampadine ha un duplice scopo: tenere sotto controllo i costi della bolletta e adottare modelli di consumo più sostenibili per l’ambiente. Il primo passo: utilizzare dispositivi a led e tecnologie per la smart home

Fare attenzione ai consumi energetici e adottare modelli di comportamento – anche in casa – che mirano alla sostenibilità è una pratica che può consentire agli utenti di ottenere due risultati: da una parte puntare ad avere bollette dell’elettricità più leggere, questione particolarmente importante in questo periodo storico di aumenti del costo dell’energia, e dall’altra mettere in pratica un piccolo accorgimento che contribuirà a tutelare l’ambiente e a contenere le emissioni di Co2 in atmosfera. Per riuscirci si può partire da una serie di piccoli gesti quotidiani che sul lungo periodo possono fare la differenza, e se adottati su larga scala porteranno a ottenere risultati importanti anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale.

Di cosa parliamo?

L’illuminazione con lampadine a Led

Uno degli ambiti da cui si può iniziare per evitare sprechi – come dicevamo – è quello dei punti luce all’interno delle abitazioni. Ma vediamo insieme quali possono essere alcuni accorgimenti utili a rendere più sostenibile l’illuminazione delle case.
In cima alle priorità c’è senza dubbio l’attenzione ai lampadari, che dovrebbero contare su lampadine a Led (light emitting diod). Il prezzo iniziale delle lampadine di nuova generazione, leggermente più alto rispetto a quello delle lampadine tradizionali, può essere ammortizzato in fretta grazie alla maggiore durata che assicurano i dispositivi a led e ai loro consumi, molto più contenuti.
Questo principio non vale soltanto per i lampadari, ma per tutte le lampadine che ci sono all’interno dell’abitazione, che si tratti di abat-jour, lampade da tavolo o piantane.

Quanto si risparmia utilizzando le lampadine a Led

Una delle caratteristiche principali delle lampadine a Led è la loro durata: circa 15.000 ore mentre quella delle lampadine fluorescenti è di 7.500 ore e quella delle lampadine alogene è di 750 ore.
Quanto poi ai consumi energetici, per dare un’idea del risparmio di cui si può beneficiare con le lampadine a Led basta sostituire una lampadina alogena da 60 W con una lampadina a LED da 6 W per risparmiare fino a 25 euro all’anno.

Altri accorgimenti utili per limitare i consumi

Al di là della sostituzione delle lampadine, un consiglio sempre utile ma spesso difficile da mettere in pratica è quello di accendere le luci in casa soltanto quando è utile, e soprattutto di non lasciarle accese quando non è strettamente necessario, quindi – ad esempio – ogni volta che si esce da una stanza. Allo stesso modo sarà importante sfruttare al massimo la luce del giorno, evitando di accendere le lampadine quando un ambiente è già abbastanza illuminato dalla luce naturale.

Nel caso in cui ci si trovi a progettare l’impianto elettrico degli ambienti in cui si andrà ad abitare, inoltre, si potranno adottare alcuni accorgimenti ulteriori per tenere sotto controllo i consumi, come quelli di avere un impianto di illuminazione ad assetto variabile, che consenta di controllare quante lampadine accendere sullo stesso lampadario, ed eventualmente di regolare l’intensità della luce.

Altre possibilità vengono inoltre dalla domotica e dalle tecnologie per la cosiddetta smart home. Parliamo ad esempio dei sensori che consentono di rilevare la luminosità degli ambienti e la presenza di persone al loro interno. Adottando questi dispositivi si potrà essere sicuri del fatto che le luci in casa rimarranno accese soltanto dove e quando è necessario, senza dover controllare manualmente gli interruttori.