Una tecnologia innovativa nata nei laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia promette di cambiare il modo in cui scaldiamo gli edifici: una vernice radiante che taglia i consumi fino al 40% e si installa come una normale pittura murale
C’è una nuova idea di calore per il riscaldamento domestico che arriva da Genova, sottile come uno strato di vernice e densa di tecnologia. Si chiama vernice al grafene, ed è la più recente innovazione ideata da BeDimensional, azienda fondata nel 2016 come spin-off dei Graphene Labs dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che punta alla produzione industriale di cristalli bidimensionali – grafene e nitruro di boro esagonale – a costi competitivi.
La principale caratteristica della vernice al grafene è di riuscire a trasformare una semplice superficie dipinta in un sistema di riscaldamento radiante “efficiente, silenzioso e invisibile”. Basta un collegamento alla corrente elettrica, si legge in una nota di BeDimensional, perché la vernice inizi a diffondere calore in modo uniforme, senza radiatori o ventilatori, con un risparmio medio del 40% rispetto ai tradizionali sistemi elettrici.
Il progetto, sviluppato a partire dal 2023 e certificato da un team di docenti dell’Università di Genova attraverso lo spin-off BuildTech srl, dimostra come un materiale ultraleggero e conduttivo come il grafene possa cambiare l’approccio al comfort domestico. Nei test di laboratorio – spiega BeDimensional – la vernice ha mostrato elevata conducibilità termica, facilità d’installazione e consumi contenuti, aprendo la strada a un riscaldamento più sostenibile e intelligente.
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Il funzionamento: il calore nasce dal grafene
Il principio alla base della tecnologia è l’effetto Joule: una volta applicata e collegata a semplici elettrodi in rame, la vernice si riscalda e diffonde calore in modo uniforme attraverso radiazione infrarossa a lunga lunghezza d’onda. Questo tipo di emissione non riscalda l’aria, spiega BeDimensional, ma agisce direttamente sulle superfici e sul corpo umano, creando una sensazione di benessere termico naturale.
Facile da stendere come una normale pittura murale, la vernice al grafene può essere applicata su diversi materiali edilizi – dal cartongesso ai pannelli sandwich – garantendo una grande versatilità d’uso.
Prestazioni testate e superiori ai sistemi tradizionali
Le prove di laboratorio condotte da BuildTech su diversi supporti – cartongesso, PVC e pannelli in poliuretano – hanno confermato la stabilità elettrica del sistema e la coerenza tra potenza assorbita e temperatura raggiunta. A pieno regime, la superficie può superare i 110°C con un consumo medio di soli 35 W/m², valori che rendono la tecnologia ideale per edifici a basso fabbisogno energetico.
Simulazioni su scala edilizia hanno messo a confronto la vernice al grafene con un sistema radiante a pavimento alimentato da pompa di calore: i risultati, spiega BeDimensional – mostrano una maggiore efficienza energetica, minori costi di esercizio e assenza di manutenzione.
Comfort abitativo e sostenibilità
Oltre ai vantaggi energetici, la vernice al grafene migliora il comfort abitativo, poiché riscalda direttamente le superfici interne. È adatta sia alle nuove costruzioni sia alle ristrutturazioni, trovando applicazione in contesti residenziali, commerciali e industriali.
In ambienti critici come bagni, cucine o seminterrati, l’azione diretta del calore sulle pareti aiuta a prevenire condensa e muffe. La mancanza di elementi meccanici, inoltre, riduce tempi e costi d’installazione, offrendo nuove opportunità ai produttori di vernici, ai fornitori di materiali da costruzione e alle aziende specializzate nell’ Heating, Ventilation and Air Conditioning (HVAC). Inoltre, l’assenza di radiatori visibili regala agli architetti piena libertà progettuale.
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