Il decreto attuativo per l’acquisto di veicoli a zero emissioni è stato approvato e pubblicato, con una dotazione di oltre 597 milioni di euro dal PNRR. A supporto, Sogei ha realizzato una piattaforma digitale che gestirà le richieste e garantirà trasparenza e tracciabilità
La transizione ecologica entra nel vivo con 597 milioni di euro sul piatto. È questa la cifra che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha destinato, attraverso i fondi del PNRR, a chi sceglierà un’auto o un veicolo commerciale elettrico al posto di un vecchio modello termico. L’iniziativa non è solo un incentivo alla rottamazione, ma un tassello della strategia nazionale che lega sostenibilità ambientale e sostegno sociale, con l’obiettivo di portare sulle strade 39mila nuovi veicoli a zero emissioni entro metà 2026.
INDICE DEI CONTENUTI
Un investimento per la transizione sostenibile
Il MASE ha annunciato l’adozione del decreto attuativo che punta essenzialmente a favorire il rinnovo del parco circolante e ridurre l’inquinamento urbano.L’intervento non solo intenda accelerare la diffusione della mobilità elettrica, ma è calibrato – stando alle dichiarazioni del ministro Pichetto – in modo da sostenere soprattutto le famiglie con redditi più bassi e le microimprese. La transizione, ribadisce il ministro, deve essere anche sociale, oltre che ambientale, evidenziando l’impatto positivo atteso sulla qualità dell’aria e sulla vivibilità delle città.
I requisiti e gli importi degli incentivi
Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 settembre 2025, stabilisce i criteri di accesso e gli importi differenziati in base ai beneficiari:
- Per le persone fisiche l’incentivo è riconosciuto per l’acquisto di un solo veicolo nuovo (categoria M1), con prezzo di listino non superiore a 35.000 euro al netto di IVA e optional. L’importo varia in base all’ISEE: 11.000 euro per ISEE fino a 30.000 euro; 9.000 euro per ISEE fino a 40.000 euro. L’acquirente deve risiedere in un’Area Urbana Funzionale, cioè città e zone a elevata densità abitativa e di pendolarismo.
- Per le microimprese l’incentivo è destinato all’acquisto fino a due veicoli commerciali elettrici (categorie N1 e N2) con un massimale di 20.000 euro per veicolo, nel limite del 30% del prezzo d’acquisto. La sede legale deve trovarsi in un’Area Urbana Funzionale e valgono i limiti della normativa europea “de minimis”, che definisce i casi in cui un’impresa può ricevere aiuti pubblici di importo contenuto senza che questi vengano considerati come distorsivi della concorrenza.
Condizione necessaria sia per le persone fisiche sia per le microimprese è la rottamazione di un veicolo termico fino a Euro 5, intestato da almeno sei mesi al richiedente, e l’impegno a mantenere la proprietà del veicolo acquistato per almeno 24 mesi.
La piattaforma digitale per gestire gli incentivi
Per garantire un processo chiaro ed efficiente, la gestione degli incentivi avverrà attraverso la Piattaforma Bonus Veicoli Elettrici, sviluppata da Sogei per conto del MASE.
Dal 23 settembre è stata attivata la fase iniziale riservata ai concessionari, che potranno registrarsi e censire i punti vendita aderenti. Da metà ottobre 2025 la piattaforma sarà aperta anche ai cittadini, che potranno presentare direttamente le domande.
Il sistema include strumenti di supporto come manuali operativi e FAQ, oltre a un elenco online dei rivenditori aderenti, per assicurare trasparenza, tracciabilità e semplicità nella gestione delle agevolazioni.
Obiettivi e tempistiche
Gli incentivi resteranno disponibili fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato dei fondi. L’iniziativa rientra nel nuovo Investimento 4.5 del PNRR, “Programma di rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici”, introdotto a seguito della revisione del Piano nel giugno 2025.
L’Italia, come dicevamo, si è impegnata a raggiungere entro il secondo trimestre 2026 il target di almeno 39.000 veicoli a emissioni zero acquistati grazie a questa misura. Un traguardo ambizioso, che si accompagna a quello parallelo di potenziare la rete nazionale di ricarica, considerata essenziale per la diffusione della mobilità elettrica.
Una spinta alla mobilità a zero emissioni
Con questo pacchetto di incentivi, il governo intende dare una spinta decisiva al mercato della mobilità elettrica. La misura ha una forte valenza ambientale, ma anche economica e sociale: da un lato incentiva l’adozione di veicoli sostenibili nelle città più esposte all’inquinamento, dall’altro sostiene famiglie e piccole imprese nel processo di transizione.
La sfida sarà duplice: garantire un’ampia adesione alla misura e, al tempo stesso, accompagnare la crescita delle infrastrutture di ricarica, perché la diffusione delle auto elettriche non si misuri solo con i numeri delle immatricolazioni, ma con la reale possibilità di utilizzo da parte dei cittadini.
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