Acqua potabile dall’umidità: l’idea della startup DrinkingMaker

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

Il dispositivo può essere alimentato a energia solare ed eroga fino a 19 litri di acqua ogni giorno, purificando e deumidificando l’aria negli ambienti in cui è installato. La tecnologia prende spunto dai coleotteri e dai cactus

Una delle nuove frontiere della green economy, sulla quale diverse startup su scala internazionale si stanno misurando, è la sfida di trasformare l’umidità presente nell’aria in acqua potabile, purificando l’aria e deumidificandola. Ed è proprio questo il terreno su cui DrinkingMaker, startup che ha fatto il pieno di finanziamenti attraverso la piattaforma statunitense di crowdfunding Indiegogo, si sta misurando. I fondi raccolti hanno consentito di investire in ricerca e sviluppo per dare vita a un dispositivo grande come una macchina da caffè in grado di produrre, grazie a una serie di filtri intercambiabili, acqua pura e “personalizzata” a seconda dei gusti di chi la dovrà bere. A guidare i ricercatori e i tecnici che l’hanno realizzato sono stati alcuni esempi di estrazione dell’acqua dall’umidità presenti in natura, come nel caso dei coleotteri o dei cactus.

 

Di cosa parliamo?

Un dispenser green

DrinkingWater, questo il nome del dispenser presentato in anteprima alla Fiera dell’Elettronica di Hong Kong e attraverso alcuni video messi in circolazione sul web, può funzionare a energia solare grazie a un pannello portatile, e sarà distribuito in due modelli, la “primary edition” e la “pro edition”. La prima è in grado di produrre 14 litri di acqua ogni giorno, la seconda 19, che dovrebbero essere sufficienti per il fabbisogno giornaliero di acqua di una famiglia.

Un dispositivo “tre in uno”

Il sistema di “Atmospheric water dispenser”, o AWD, non serve però soltanto per produrre acqua potabile, e per questo viene classificato come un dispositivo “tre in uno”: è utile infatti – come dicevamo – anche per deumidificare gli ambienti e per purificare l’aria.

Il costo previsto per DrinkingWater è di 329 dollari per la versione base e di 339 per la versione “pro”, particolarmente competitivo se si considera che i dispositivi simili oggi sul mercato costano nelle loro versioni base almeno il doppio.

Le caratteristiche tecniche

Secondo l’azienda il sistema utilizzato da DrinkingWater per la purificazione dell’aria consente di eliminare il 99,9% delle impurità, garantendo un ambiente privo di batteri e allergeni.

Quanto al filtraggio dell’acqua, conta su un sistema in sei passaggi che si conclude con una purificazione attraverso la luce UV. Per evitare che il gusto e le caratteristiche del prodotto siano quelle dell’acqua distillata, l’azienda ha inoltre pensato a dotare il dispenser di una serie di cartucce intercambiabili attraverso le quali è possibile aggiungere minerali a seconda dei gusti dei consumatori. Il dispositivo può inoltre contare su un sistema di refrigerazione che consente di regolare la temperatura dell’acqua.