Alla scoperta della fauna marina del Mar Mediterraneo con Etotips

Scritto da La Redazione di Sorgenia

La rubrica accompagnerà il viaggio del catamarano One per il progetto M.A.R.E. raccontando gli "animali" che popolano le Aree Marine Protette del Mediterraneo

Il Mar Mediterraneo, il mare “in mezzo alle terre”, è appunto un bacino circondato dalla terraferma. Nonostante con la sua superficie di soli 2.969mila rappresenti meno dell’1% della superficie complessiva dei mari e degli oceani, è considerato un hotspot della biodiversità per la ricchezza e varietà di specie (circa 17mila).

Le schede e i testi scientifici sono di Annalisa Lanzarotto, laureata in Scienze Biologiche e ideatrice di Etotips.

Barchetta di San Pietro (Velella velella)

Velella velella è una specie appartenente al phylum degli Cnidari, classe Idrozoi. Gli Cnidari, in generale, presentano un ciclo biologico che vede protagoniste due forme principali: polipo e medusa. Sì, esatto. Il polpo è quello con le otto braccia e le ventose, il polipo è la forma sessile della medusa!

Viene anche definita “Barchetta di San Pietro”. Infatti, è caratterizzata da un disco basale blu-viola (dal diametro di circa 10 cm) che galleggia sulla superficie dell’acqua e da una sorta di piccola “vela” triangolare che si diparte dal disco. La cosa interessante è che, proprio come una barca, V. velella utilizza la sua vela per farsi trasportare dal vento sulla superficie!

Dal disco basale si dipartono alcuni piccoli tentacoli che, trattandosi di una specie coloniale, presentano forma e funzione differenti: alcuni hanno un ruolo nell’alimentazione, altri nella riproduzione e altri ancora nella difesa dai predatori!

Alicia Mirabilis

L’alicia è una specie appartenente al phylum degli Cnidari, classe Antozoi. Questi ultimi presentano un ciclo biologico caratterizzato solo da forme sessili adese al substrato. Vive principalmente su substrati sabbiosi e/o fangosi, vicino a pareti rocciose e alle distese di Posidonia oceanica (pianta). La sua singolarità deriva dal fatto che presenta due forme molto diverse tra il giorno e la notte. Durante le ore diurne assume un aspetto contratto e globoso (circa 10cm di diametro) con una superficie “a grappolo” di colore marrone chiaro. Nelle ore notturne, invece, il suo polipo bianco si estroflette fino a raggiungere 15cm circa. Alicia mirabilis è infatti un predatore notturno che va alla ricerca di cibo (piccoli pesci e plancton) allungando i suoi numerosi e lunghi tentacoli urticanti. Questi ultimi possono raggiungere anche il metro di lunghezza!

Pinna nobilis (Nacchera)

Pinna nobilis è una specie appartenente al phylum dei Molluschi, classe Bivalvi. Questi ultimi sono caratterizzati dalla presenza di due valve, una destra e una sinistra. Conosciuta anche come nacchera, vive prevalentemente su substrati sabbiosi o nelle praterie di Posidonia oceanica, fino circa 60 metri di profondità. Si tratta del bivalve più grande di tutto il Mediterraneo!
Infatti, può raggiungere anche il metro di altezza, cosa assai particolare se si pensa alle solite piccole vongole o ai mitili. È caratterizzata dalla forte presenza di epibionti sulla superficie delle valve e inoltre all’interno di esse possono trovarsi piccoli granchi e gamberetti commensali. È un organismo in grado di ancorarsi al substrato e presenta l’estremità posteriore delle valve arrotondata. Questa specie sta subendo un forte declino a causa dell’inquinamento, della pesca volontaria e della pesca a strascico, la quale distrugge irrimediabilmente il fondale marino.

Diogenes pugilator (Paguro Pugile)

Diogenes pugilator, una specie appartenente al phylum degli Artropodi, classe Malacostraci. Essendo un crostaceo, presenta il corpo ricoperto da uno scheletro esterno (esoscheletro) molto resistente. Si ripara all’interno dei gusci di gasteropodi e vive a livello di substrati sabbiosi. Osservato fino a 40 metri di profondità. Viene soprannominato “paguro pugile” proprio perché presenta un’asimmetria delle chele davvero evidente. Questa differenza gli è particolarmente utile durante l’accoppiamento. Infatti, con la chela più piccola riesce a tenere ferma le femmina e rendere la fecondazione più efficiente, mentre con la chela più grande scaccia gli eventuali maschi rivali. Per alimentarsi filtra le particelle presenti nell’acqua attraverso le branchie. Il corpo dell’adulto presenta striature scure sugli arti, mentre le uova sono di colore arancione molto acceso

Dasyatis pastinaca (Trigone)

Dasyatis pastinaca è una specie appartenente al phylum dei Cordati, classe Elasmobranchi (pesci cartilaginei). Si trova principalmente a livello di substrati sabbiosi sui quali si nasconde mimetizzandosi a 200 metri di profondità circa.
Caratterizzata da un corpo a forma pentagonale, presenta il muso appuntito e i margini del corpo più arrotondati. A livello della coda, lunga fino ad una volta e mezza il corpo, possiede un aculeo velenifero. Complessivamente, il trigone può raggiungere una lunghezza di 2.5 metri.
L’aculeo è in grado di rilasciare una tossina (cardiotossina) che va ad agire sul sistema cardiovascolare delle sue prede, che sono principalmente crostacei e cefalopodi.