I dati delle previsioni 2025 di Coop e Nomisma: l’anno appena iniziato si presenta all’insegna della preoccupazione. Il quadro incerto spinge a rinviare le spese più grandi, e a concentrarsi sul benessere fisico e sugli alimentari da consumare a casa, uniche voci che lasciano intravedere segnali di crescita
Il 2025 si presenta per gli italiani come un anno contrassegnato da preoccupazioni e incertezze. A influire su questa percezione i focolai di guerra sparsi per il Pianeta, i grandi cambiamenti politici in atto – a partire dagli Stati Uniti – e il rallentamento della crescita europea.
Una delle conseguenze più evidenti di questo clima è che le previsioni sui consumi stanno sperimentando un calo generalizzato rispetto al 2024, soprattutto quando si tratta di spese importanti, come potrebbero essere quelle da affrontare per acquistare una nuova automobile o una casa. Quelle che invece continueranno ad avere un trend in crescita riguardano il benessere personale e il cibo da consumare a casa. A evidenziarlo sono le previsioni per il 2025 pubblicate dall’ufficio studi Coop, frutto di due survey realizzate a dicembre 2024: la prima su un campione rappresentativo della popolazione italiana in collaborazione con Nomisma e la seconda su una community di esperti.
L’attenzione alla dimensione personale
Tra le tendenze che cresceranno in modo più deciso nel corso dell’anno, secondo l’analisi di Coop, c’è l’attenzione degli italiani a curare la propria dimensione personale. Un concetto che comprende lo sport e l’attività fisica, ma anche le escursioni nella natura e il tempo da dedicare alla lettura. Meno presente tra le previsioni è invece la determinazione a realizzare i propri sogni nel cassetto, come il cambiare vita spostandosi in un’altra città in Italia o all’estero, trovando un altro lavoro, mettendosi in proprio o anche riprendendo gli studi.
Più attenzione ai consumi alimentari sani
Le parole chiave del 2025 in tema di cibo saranno per la maggior parte degli italiani “Home dining” e “Home cooking”. I dati Coop, infatti, evidenziano come il consumo di pasti fuori casa sia previsto in aumento – del 13% – soltanto per le classi più agiate, mentre registrerà una contrazione del 35% per i meno abbienti e del 14% per la classe media. Un altro segnale della stessa tendenza è che sette italiani su dieci preferiranno preparare in casa anche i piatti più complicati piuttosto che comprarli già pronti.
Cibo sano, semplice e tradizionale
Al di là del focus sul bilancio familiare, però, l’attenzione degli italiani verso l’acquisto di cibo sarà guidata nel 2025 anche dall’esigenza di mettere in primo piano la salute. Il 66% del campione afferma di essere orientato a comprare cibo “sano”, il 53% “semplice” e il 51% “tradizionale”.
Più frutta e verdura, meno salumi e alcolici
Come conseguenza di queste scelte un numero crescente di intervistati afferma di essere intenzionato ad acquistare più verdura (31%), frutta (28%) e pesce (23%), mentre risultano in calo le intenzioni di acquisto verso alimenti considerati meno healthy come salumi, dolci, carni rosse, e alcolici. Per cercare di limitare la spesa, infine, il 29% del campione afferma di voler aumentare gli acquisti di prodotti con i brand dei distributori, e il 24% di voler andare più spesso a fare la spesa nei discount.
Le scelte alimentari dei giovani
A essere più orientati all’alimentazione salutare e sostenibile sono – secondo i dati Coop – soprattutto i giovani: l’85% di quelli tra i 18 e i 25 anni, infatti, afferma di voler acquistare nell’anno appena iniziato più cibo di origine vegetale, il 15% in più rispetto alla fascia di età over 26. Ancora una volta i più giovani mostrano l’interesse maggiore verso gli alimenti senza glutine e la propensione ad acquistare pietanze pronte da mangiare. Dalla ricerca emerge infine che le differenze sociali penalizzano i meno abbienti, che immaginano nel corso dell’anno di essere costretti a ridurre i propri consumi di frutta, verdura e pesce.