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Tradizioni: quali riscrivere per un Natale più green e neutro per il clima

Cinque tradizioni da mettere in discussione per un Natale a minore impatto ambientale che riguardano l’albero di Natale, le decorazioni, i regali, la tavola e i viaggi

Le festività sono soprattutto una questione di tradizioni. Tradizioni che non solo cambiano da regione a regione, ma anche da famiglia a famiglia. C’è la tradizione dell’albero, quella del menu della vigilia e del pranzo di Natale con protagoniste ricette che si tramandano di generazione in generazione, c’è lo scambio di regali alla Vigilia e molte altre. Tutte queste tradizioni si sono originate nel passato, in momenti storici dove i cambiamenti climatici, l’inquinamento e l’impoverimento delle risorse non erano di certo una priorità. I tempi sono cambiati e le emergenze ambientali che stiamo vivendo oggi richiedono un cambio di rotta, uno sforzo in più e magari di mettere in discussione quelle tradizioni più consumistiche del Natale che hanno un forte impatto su risorse naturali e clima. Riscrivere alcune abitudini che diamo per scontate potrebbe permetterci di evitare sprechi di cibo e risorse, ridurre i rifiuti prodotti durante le feste e le emissioni inquinanti e di gas serra. Cominciamo con il mettere in discussione le tradizioni che riguardano cinque aspetti chiave.

Albero di Natale

Se l’albero l’avete già, tenetelo, riparatelo se ne ha bisogno ma non cambiatelo, perché qualunque altra opzione a nuovo avrà comunque un impatto superiore di quello che avete già in casa. Per chi invece lo deve acquistare l’opzione più green è un ramo ottenuto da sfalci di abete o anche di altri alberi.  In questo modo infatti non si causa la morte di un intero albero né si contribuisce alla produzione di alberi in plastica e l’impatto su ambiente e clima è contenuto. Al contrario la produzione di un albero in plastica ha un elevato impatto ambientale ed è importante utilizzarlo per almeno dieci anni per ammortizzarne impatto ed emissioni. Secondo The Nature Conservancy, la quasi totalità degli alberi sintetici arriva da lontano, per lo più dalla Cina, con elevate emissioni sia per la produzione che per il trasporto. Questi alberi sono realizzati in pvc e altri materiali e in genere non sono riciclabili a fine vita. Secondo il Carbon Trust, un albero di Natale vero produce circa 3,5 kg di CO2 mentre uno artificiale delle stesse dimensioni ne produce circa 40 kg, ovvero più di 10 volte.

Decorazioni di Natale

Anche le decorazioni che mettiamo sull’albero e con cui addobbiamo a festa la nostra casa contano. In questo caso la prima regola è non eccedere, ma preferire poche cose che ci piacciono davvero. È poi importante scegliere decorazioni durevoli da usare per diversi anni. Possiamo provare anche a realizzarle con le nostre mani usando ad esempio sfalci di abete, pigne e nastri per creare ghirlande, centro tavola e altre decorazioni per la casa. Per le lucine scegliamo quelle a LED con una buona classe energetica, ma in ogni caso non esageriamo, sia nella quantità di lampadine che nelle ore in cui le lasciamo accese per ridurre il più possibile il consumo di energia. Se dovessero smettere di funzionare e non fosse possibile ripararle ricorda che vanno smaltite con i rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) e non nell’indifferenziata. Infine, in alternativa a qualche lucina puoi prendere in considerazione anche qualche candela in cera d’api che darà anche un tocco in più a ghirlande e centro tavola.

Regali di Natale

Prima di buttarsi nello shopping selvaggio, approfittando ad esempio delle varie offerte pre-natalizie prova a prendere in considerazione qualche alternativa, come quelle che ti suggerisco qui sotto:

Pranzi e cene delle festività

Un capitolo importante è quello dedicato alle tradizioni relative a pranzi e cene delle festività e che in genere portano con sé anche tanti sprechi e impatti su ambiente e clima. Per ridurli senza rinunciare al piacere della convivialità segui questi consigli:

    1. Pianifica per tempo menu e spesa da acquistare tenendo conto di intolleranze e alimenti non graditi.
    2. Nel definire il menu non esagerare ma crea menu che i tuoi commensali possano gradire senza dover per forza fare abbuffate o stare a tavola per troppo a lungo.
    3. Privilegia ingredienti vegetali e di stagione e rendili protagonisti del menu, ad esempio antipasto con radicchio, melagrana e formaggio vegetale, e poi una lasagna alle verdure di stagione, verdure gratinate, legumi stufati, dessert a base di noci e frutta.
    4. Se vuoi portare in tavola carni scegli quelle a minori emissioni di CO2 come pollame e coniglio evitando il manzo, per i prodotti ittici limitane il consumo ed evita quelli più sovrasfruttati e presenti nella Lista Rossa IUCN come l’anguilla (specie Anguilla Anguilla) che si trova da anni in uno stato critico ma che continua ad essere presente nelle tavole delle feste a casa come al ristorante.

Vacanze

L’ultimo capitolo è dedicato ai viaggi che spesso si fanno durante le festività, in particolare quei viaggi che si programmano per puro piacere e non tanto per ricongiungersi alla famiglia per le feste. Se consideriamo ad esempio le emissioni di CO2 per passeggero e per km in un volo in aereo siamo a circa 285g, in treno ne produciamo 14, in auto circa 158. Evitiamo quindi se possibile di dover prendere l’aereo e privilegiamo mete che possiamo raggiungere in treno, oppure ancora meglio, quest’anno decidiamo di restare a casa approfittandone per riscoprire i dintorni o dedicare del tempo alla nostra casa per fare qualche lavoretto e renderla ancora più confortevole.

Creare nuove tradizioni virtuose potrebbe avere effetti particolarmente positivi, oltre ai benefici per ambiente e clima potrebbero diventare un motivo di orgoglio e rendere ancora più unita la tua famiglia, un motivo in più per provarci.

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