Gli acquisti di Natale possono avere un impatto significativo sull’ambiente e sul clima. Le festività natalizie rappresentano quasi il 6%1 dell’anidride carbonica che ognuno di noi produce annualmente, ovvero circa 650 chili di CO2 a testa solo fra il 24 e il 26 dicembre2.
La spesa alimentare aumenta di circa l’80% durante le feste natalizie, rispetto al resto dell’anno, e aumenta in particolare il consumo di alimenti con un elevato impatto ambientale come carni rosse, prodotti ittici e frutti tropicali.
Con le feste aumenta anche lo spreco alimentare così come la produzione di rifiuti in generale. Anche il mercato delle decorazioni natalizie comporta un significativo inquinamento e impatto sull’ambiente. Ogni anno in tutto il mondo sono abbattute decine di milioni di conifere vendute come alberi di Natale. Sono decine di miliardi le decorazioni utilizzate ogni anno e centinaia di migliaia le tonnellate di plastica impiegate per avvolgere i regali. Ogni capo d’abbigliamento che viene regalato corrisponde allo sfruttamento di decine di litri d’acqua e metri quadrati di terreno; la produzione dei piccoli accessori elettronici regalati a Natale determina complessivamente l’emissione di oltre mezzo milione di tonnellate di gas serra.
Tutto questo non tanto per farci rinunciare alle festività, bensì per farci riflettere sul vero senso del Natale e i motivi per cui lo festeggiamo e con l’obiettivo di avere un pizzico di consapevolezza in più rispetto agli effetti su ambiente e clima di quello che regaliamo, che mettiamo sulla nostra tavola delle feste, delle cose con cui scegliamo di addobbare la nostra casa.
Ecco qualche principio cui ispirarsi per regali di Natale con un’impronta più leggera:
- Meno è meglio – Invece di strafare o acquistare cose inutili, scegliete con cura le cose da regalare, in modo che abbiano un significato per chi le riceve o che siano realmente utili lasciando stare i doni più futili.
- Fatto a mano – Sono tante le cose che possiamo fare con le nostre mani da regalare a Natale e hanno certamente più significato di cose acquistate in un negozio. Si possono ad esempio preparare marmellate e altre conserve, aceto di mele, tisane (es. bucce di mela e foglie di menta), te aromatizzati (tè nero e bucce di arancia) ma anche altre cose come accessori di perline, pompon (li possono fare anche i bambini), capi in lana fatti ai ferri per chi ha più manualità ma anche candele di cera d’api e saponi naturali. Se proprio non avete tempo per realizzare regali fai da te potete comunque optare per prodotti realizzati a mano da artisti e piccoli artigiani.
- Materiali green e durevoli – scegliete prodotti in materiali biodegradabili o comunque riciclabili favorendo le fibre naturali come lana o quelle ottenute da produzioni vegetali e in generale materiali e prodotti durevoli. Se possibile evitate prodotti in plastica e scegliete regali progettati per durare a lungo, essere riparati, riutilizzati più volte e lavabili.
- Meno ingredienti – scegliere e individuare l’opzione più green tra più alternative non sempre è cosa semplice, soprattutto in assenza di certificazioni. Un criterio guida valido in particolare per la cosmesi e gli alimenti è quello di privilegiare liste d’ingredienti/INCI più corti possibile e dove i componenti principali sono vegetali o comunque presenti in natura. Un minore numero d’ingredienti è in generale (con le dovute eccezioni) indice di minori lavorazioni e minore impatto ambientale della produzione rispetto a prodotti con liste più lunghe.
- Locale è meglio – Acquistare prodotti locali significa ridurre l’impatto ambientale legato al trasporto e sostenere l’economia locale. Inoltre, i prodotti locali spesso sono realizzati con materiali sostenibili e prodotti in modo responsabile. Se optate per il classico cesto natalizio di prodotti alimentari oltre a privilegiare produzioni locali, scegliete anche in base alla stagionalità.
- Certificazioni Ambientali – scegliere aziende e prodotti con certificazioni ambientali offre maggiori garanzie rispetto all’impegno nella tutela dell’ambiente. Tra quelle che riguardano l’azienda nella sua interezza vi segnalo EMAS, ISO14001 e la nuova certificazione UNI Ambiente Protetto. Queste certificazioni non compaiono sui prodotti e per scoprire se l’azienda è certificata, bisogna far visita al suo sito web. Tra le certificazioni dedicate invece ai prodotti o comunque, alla filiera ve ne segnalo cinque tra le più importanti:
- Agricoltura Biologica per gli alimenti prodotti con metodo biologico che garantisce un minore uso della chimica in agricoltura e una maggiore tutela della naturale fertilità della terra.
- GOTS (Global Organic Textile Standard) per i tessuti prodotti con fibre naturali da agricoltura biologica. Ci sono due gradi di etichetta GOTS: ‘biologico’ che richiede un minimo del 95% di fibre biologiche e ‘realizzato con materiali biologici’ che richiede almeno il 70% di fibre biologiche.
- FSC (Forest Stewardhips Council) e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification) garantiscono per i prodotti in legno o carta la provenienza da foreste gestite in modo responsabile.
- COSMOS (COSMetic Organic and Natural Standard) è un sistema di certificazione internazionale per i cosmetici biologici e naturali. Prevede due livelli di certificazione per i prodotti organici e naturali. COSMOS ORGANIC richiede che almeno il 20% degli ingredienti totali provenga da agricoltura biologica. COSMOS NATURAL prevede invece percentuali inferiori.
- FAIRMINED è una certificazione che garantisce che l’oro e l’argento estratti da miniere artigianali su piccola scala seguono rigorosi requisiti di protezione ambientale, condizioni di lavoro eque favorendo lo sviluppo economico nelle comunità minerarie.
- Scegli prodotti digitali – un regalo digitale come ad esempio un buono per piattaforme streaming di intrattenimento non produce rifiuti e in generale ha un minore impatto rispetto ad altri regali come ad esempio gioielli, abiti o accessori high tech. È tuttavia importante tenere presente che anche un regalo digitale ha in ogni caso un impatto sull’ambiente cui sono associate emissioni inquinanti e di gas serra. Teniamola quindi presente questa valida opzione, da valutare e regalare in ogni caso con buon senso.
- Sostieni associazioni ambientaliste – ultimo consiglio è quello, attraverso il proprio dono di sostenere associazioni ambientaliste come ad esempio Greenpeace, WWF, Marevivo o Legambiente per citarne alcune. È possibile sia fare una donazione o un’adozione a distanza di una specie a rischio di estinzione a nome di chi vogliano noi, sia acquistare e regalare uno dei tanti gadget disponibili sul sito di queste associazioni in modo da sostenere una delle tante iniziative a tutela di ambiente, clima e biodiversità.
Che cosa fare al contrario se riceviamo un regalo non gradito o che comunque non va bene (es. taglia sbagliata)?
Se non è possibile cambiare il regalo, dal punto di vista ambientale è sempre meglio riciclare che buttare. Rimettete il vostro dono in circolazione, donandolo a chi pensate possa piacere/essere utile o vendendolo su piattaforme di second hand. Tenere il dono sgradito in casa per mesi/anni per poi buttarlo comunque via è in generale un’opzione che sarebbe preferibile evitare.
Per tutto il resto, dal pranzo di Natale, alle cene con gli amici fino ai decori della nostra casa, cerchiamo di usare buon senso e un pizzico di sobrietà. Non dimentichiamo che lo scorso 17 novembre – rappresenta una pietra miliare – è stato, infatti, il primo giorno in cui le temperature globali hanno superato i 2°C di riscaldamento rispetto ai livelli preindustriali.
I tempi attuali e le emergenze in atto come quella climatica ci impongono una maggiore presa di coscienza e senso di responsabilità anche durante le festività che non devono togliere il piacere di stare insieme e condividere bei momenti con i nostri cari ma al contrario dare più significato e valore a tutto questo.