Il giorno in cui la Terra esaurisce le risorse di un intero anno è arrivato cinque giorni dopo rispetto allo scorso anno

Anche quest’anno è stato calcolato l’Earth Overshoot Day, in italiano Giorno del sovrasfruttamento della Terra, ovvero il giorno nel quale l’umanità consuma interamente le risorse prodotte dal Pianeta nell’intero anno. Il calcolo del 2023 lo ha fatto cadere il 2 agosto, in lieve miglioramento rispetto allo scorso anno che cadde il 28 luglio.

Cinque giorni non salvano il Pianeta, infatti negli ultimi cinque anni la tendenza si è appiattita, tuttavia, la riduzione dell’overshoot è ancora troppo lenta.

Di cosa parliamo?

Che cos’è l’Overshoot Day

Come abbiamo anticipato, l’Overshoot Day è il giorno che segna l’esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare in un anno. Il calcolo della data viene effettuato ogni anno dal Global Footprint Network organizzazione internazionale no-profit che monitora l’impronta ecologica di tutti i Paesi, con una variabilità regolata sul nostro impatto ambientale. Il giorno viene calcolato sia per ogni singolo Paese che per l’intero Pianeta.

In sintesi, una data molto avanti nell’anno indica un consumo risorse più attento ma anche una maggiore attenzione alla tutela ambientale. Una data anticipata, quindi nei primi mesi dell’anno, indica uno sfruttamento eccessivo della Terra da parte dell’uomo.

I dati del 2023

Quest’anno l’Overshoot Day mondiale cade il 2 agosto, in linea con quella che è stata la tendenza degli ultimi anni, con il 29 luglio (nel 2019), il 30 luglio (nel 2021) e il 28 luglio (nel 2022). Eccezione per il 2020 che è caduta il 22 agosto a causa del rallentamento dell’economia globale per la Pandemia che ha portato anche un consumo di risorse meno eccessivo.

Il lieve miglioramento di quest’anno, rispetto allo scorso anno, è ancora troppo poco rilevante, se si considera che a nei primi anni Settanta, periodo in cui sono iniziati i calcoli dell’Overshoot Day, la data si collocava tra dicembre e novembre. Il Global Footprint Network ha dichiarato infatti che per arrivare all’obiettivo dell‘IPCC (l’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’ONU) di ridurre le emissioni di carbonio del 43% entro il 2030 – rispetto al 2010 -, bisognerebbe spostare l’Earth Overshoot Day di 19 giorni all’anno per i prossimi sette anni.

L’Overshoot day in Italia

La data è stata calcolata per tutti i Paesi e quindi anche per l’Italia. L’Overshoot Day italiano quest’anno è stato segnato per il 15 maggio, lo stesso del 2022. Questo significa che se tutti avessero il nostro stile di vita, servirebbero 2,7 Pianeti Terra per soddisfare i consumi dell’umanità e che dal 16 maggio 2023 stiamo già attingendo alla risorse del 2024.

Il resto d’Europa non è sicuramente migliore di noi: Germania, Francia, Portogallo e Spagna si collocano nei primi giorni di maggio; Irlanda, Russia, Repubblica Ceca, Olanda e Norvegia in aprile; Belgio, Danimarca, Finlandia ed Estonia tra la metà e la fine di marzo.

Fonte: overshootday.org

Uno sguardo al mondo

Se da un lato il Vecchio Continente non si comporta così bene, dall’altro è bene sottolineare che ci sono anche Paesi virtuosi. Tra questi da citare ci sono sono la Giamaica (20 dicembre), l’Ecuador (6 dicembre) e l’Indonesia (3 dicembre).

Tra i peggiori invece troviamo il Qatar (10 febbraio), seguito dal Lussemburgo (14 febbraio), mentre al contrario di quello che ci aspetteremmo la Cina non è la peggiore con un overshoot day segnato al 2 giugno.