Beauty consapevole, la cura del corpo è ecosostenibile
La fondatrice del brand Nūdo Nature Made, Marijam Bieber: “Portiamo sul mercato prodotti privi di plastica, vegani e con un packaging sostenibile. E vogliamo che siano attraenti dal punto di vista estetico e alla portata di tutte le tasche”
L’ecosostenibilità deve essere attraente per i consumatori e alla portata di tutti. Sono questi i principi attorno ai quali è nato Nūdo Nature Made, il brand di prodotti per la cura del corpo naturali, privi di plastica, vegani e caratterizzati dal packaging sostenibile fondato da Marijam Bieber, che in quest’intervista racconta l’evoluzione del progetto: “Il nostro scopo – spiega – è di portare sul mercato prodotti alternativi a quelli che già esistono, ad esempio senza usare mai la plastica, perché tutti abbiamo capito quanti danni può provocare al nostro pianeta. Vogliamo dare un’alternativa green ai consumatori, perché crediamo che se ognuno fa un piccolo cambiamento nella propria routine giornaliera si potranno ottenere risultati importanti”.
Di cosa parliamo?
- Come nasce Nūdo Nature Made?
- A quali principi si è ispirata dando vita aNūdo Nature Made?
- Come prosegue il percorso?
- Tra i vostri clienti c’è una prevalenza delle generazioni più giovani?
- Quali sono i prodotti di Nūdo più apprezzati dai clienti?
- Che progetti ha per il futuro di Nūdo Nature Made?
- Come è nata la collaborazione con i Greeners di Sorgenia?
Come nasce Nūdo Nature Made?
L’idea nasce dall’aver sviluppato a un certo punto della mia vita una sensibilità spiccata nei confronti dell’impatto ambientale e del footprint che lasciamo con ogni nostra attività, anche la più piccola. Nel 2016, quando ho vissuto a Bali, ho scoperto che durante l’inverno quell’area è interessata da correnti particolarmente forti, che trascinano sulle spiagge enormi quantità di plastica. L’impatto di questo fenomeno è stato enorme e mi ha sconvolta, mi ha dato la misura di quanto sia grande il problema dell’inquinamento da plastica. Quando sono tornata a vivere in Europa, per abbassare il mio impatto ambientale, mi sono impegnata a cercare prodotti biodegradabili, e mi sono resa conto che non era così semplice trovarli. Soprattutto alcuni anni fa, quando il tema non era ancora di moda. Così, da una mia necessità, è nata l’idea di colmare questa mancanza.
A quali principi si è ispirata dando vita a Nūdo Nature Made?
La constatazione iniziale è stata che i prodotti ecosostenibili erano di nicchia, molto costosi e spesso caratterizzati da uno stile minimalista, anonimo. Il mio obiettivo invece è stato quello di avvicinare il più possibile le masse, o quantomeno un numero importante di consumatori finali, che potessero essere attratti dalle caratteristiche dei prodotti e anche dal loro packaging, che può essere “sexy” senza utilizzare la plastica. L’obiettivo, in pratica, è di conquistare anche chi prima non aveva mai fatto attenzione alla sostenibilità nelle sue scelte di acquisto, facendo uscire i prodotti che rispettano l’ambiente dagli angoli nascosti degli scaffali.
Come prosegue il percorso?
Nel 2019 ho iniziato a focalizzarmi con più costanza sul progetto di Nūdo Nature Made, fino a quando mi sono resa conto che non poteva più essere un’attività da affiancare a un altro lavoro. Così ho dato le dimissioni e mi sono dedicata a tempo pieno a questo progetto. Ho preparato per un anno e mezzo tutta la linea, ed è stato particolarmente difficile occuparmi del packaging e trovare soluzioni originali che non prevedessero l’utilizzo di plastiche. La prima linea è uscita nel 2020, con i prodotti disponibili per l’e-commerce nella nostra vetrina online e poco dopo lanciando le collaborazioni con diversi partner per la distribuzione nei negozi fisici e online. Oggi in Italia siamo distribuiti sui canali digitali e nei negozi fisici, da Douglas a OVS, da Coin a GreenPea a Torino. All’estero siamo soprattutto nell’e-commerce di Douglas in Germania, Austria, Svizzera, Spagna e Olanda, e in diversi punti vendita fisici in Austria.
Tra i vostri clienti c’è una prevalenza delle generazioni più giovani?
Di sicuro i giovani sono molto più attenti. Ma il nostro obiettivo è quello di essere sempre più presenti nei negozi fisici, per fare in modo che persone di qualsiasi estrazione culturale e di qualsiasi età possano toccare con mano i nostri prodotti, annusarli e anche riconoscerli per poi poterli cercare anche online. In ogni caso oggi la maggior parte dei nostri clienti rientra nella fascia di età tra i 19 e i 35 anni.
Quali sono i prodotti di Nūdo più apprezzati dai clienti?
Abbiamo un prodotto che è il nostro best seller in assoluto, realizzato in Italia grazie al lavoro di artigiani italiani, lo struccante occhi e detergente viso solido. Sembra un sapone, ma non lo è, perché ha un Ph molto basso: è una piccola sfera di 80 grammi che equivale a due bottiglie da 250 ml di un prodotto con le stesse caratteristiche.
Che progetti ha per il futuro di Nūdo Nature Made?
Operiamo in un campo che ha delle grandi potenzialità, perché nel settore dei prodotti per la cura del corpo la sostenibilità non è ancora entrata con decisione. Per questo siamo impegnati a guardarci attorno e a cogliere tutte le opportunità che si presenteranno per far passare il nostro messaggio, quello del rispetto dell’ambiente e dell’eliminazione della plastica, anche quando si parla di prodotti monouso.
Come è nata la collaborazione con i Greeners di Sorgenia?
Siamo entrati in contatto per una serie di fortunate coincidenze. Una volta che ho capito come era organizzata la community dei Greeners non ho esitato un momento a partecipare. Si tratta di un programma che fa capire quale attenzione l’azienda riservi ai suoi clienti e quali valori voglia proporre loro, spingendoli a fare le scelte migliori non soltanto per il proprio business, ma anche per il pianeta: un approccio molto simile al nostro.