A bordo della barca a vela si possono adottare una serie di accorgimenti per essere più green e salvaguardare i mari. Ecco un vademecum utile per i viaggiatori
Il turismo nautico è uno dei punti di forza dell’Italia nel panorama internazionale. Stando ai dati pubblicati a maggio dal Giornale della Vela, infatti, il nostro Paese potrebbe essere considerato come la “Florida d’Europa”, una delle nazioni preferite nel vecchio continente per i turisti che di solito sono disposti a spendere di più. L’Italia è infatti al momento in terza posizione in Europa, dopo Francia e Spagna, per presenza di turisti stranieri che si muovono in barca a vela, forte di una tradizione solida nel mercato del lusso e di un complesso di 8mila chilometri di coste, punteggiati da destinazioni molto suggestive, da Nord a Sud alle isole.
Stando ai dati pubblicati dalla rivista specializzata, che integrano fonti come Enit, Istat, Unwto e Confindustria Nautica, i turisti nautici hanno generato in Italia – tra vela e motore – un giro d’affari complessivo che arriva a toccare i 6 miliardi di euro. E questi numeri saranno destinati a crescere nei prossimi 10 anni a un ritmo del +3,8% l’anno, pari a un +43% alla fine della decade.
Le fonti rinnovabili in mare
Anche nella navigazione a barca a vela, tanto per cominciare, i carburanti tradizionali hanno un ruolo, a partire dai motori, che si utilizzano quando non c’è vento, per arrivare fino ai generatori a gasolio. Ma per entrambe queste necessità esistono alternative più sostenibili che iniziano a essere prese in considerazione dagli armatori. Parliamo dei motori elettrici che potrebbero sostituire quelli a scoppio e dei generatori alimentati dalle energie rinnovabili – ad esempio posizionando speciali pannelli solari sulla superficie velica – per assicurare l’energia elettrica a bordo.
Esistono inoltre piccole pale eoliche da installare sulle imbarcazioni in grado di fornire una fonte di energia per gli usi di bordo sia durante il giorno che nelle ore notturne, ed eliche subacquee che possono contribuire alla causa funzionando come mulini. Immagazzinando l’acqua per le docce in un’area esterna all’interno di un serbatoio nero, inoltre, sarà possibile fornire alle persone in barca acqua calda per le docce.
Per limitare al massimo l’inquinamento del mare, infine, ogni imbarcazione potrà dotarsi di speciali spugne idrofobe e oleofile per raccogliere eventuali perdite di carburante dovute a guasti o situazioni eccezionali.
Il decalogo per i turisti
All’inizio della stagione estiva 2024 Dream Yacht Worldwide, azienda internazionale specializzata nel turismo nautico, ha pubblicato sul proprio sito un vademecum con 10 consigli per i viaggiatori che vogliono trascorrere un periodo in barca a vela mettendo al primo posto il rispetto dell’ambiente.
- Si parte da un’indicazione che potrebbe sembrare scontata, quella di utilizzare il più possibile, negli spostamenti, l’energia eolica, magari aiutandosi con un’app specializzata per tracciare le rotte a seconda delle condizioni meteo.
- Non utilizzare energia a bordo se non è necessario, evitando quindi gli sprechi. Si tratta in sostanza di evitare l’uso dei motori ogni volta che è possibile e utilizzare i condizionatori con il massimo della razionalità per evitare sprechi.
- Non gettare nulla in mare durante la permanenza a bordo, che si tratti di plastica o di rifiuti organici, svuotando i cestini a ogni sosta a terra. Allo stesso modo sarà importante contribuire alla salute degli oceani raccogliendo i rifiuti in cui si imbatte durante la navigazione per poi avviarli al trattamento adeguato una volta a terra.
- Limitare il più possibile l’utilizzo a bordo di plastica e oggetti monouso, privilegiando i materiali riutilizzabili e quelli provenienti da riciclo e riciclabili.
- Utilizzare con attenzione i prodotti chimici, facendo il possibile per non disperderli in mare.
- Non sprecare acqua a bordo, ad esempio utilizzando ogni volta che è possibile docce e servizi igienici durante le soste nelle strutture di accoglienza a terra.
- Prestare il massimo dell’attenzione alla tutela dei coralli e della fauna marina, ad esempio durante le procedure di ancoraggio, che dovranno essere eseguite preferibilmente su fondali sabbiosi. Inoltre, durante lo snorkeling sarà importante non toccare o danneggiare i coralli.
- Utilizzare esclusivamente creme solari che non contengano sostanze chimiche tossiche per l’ambiente marino, scegliendo quelle etichettate come “sicure per la barriera corallina”.
- Un’indicazione ai velisti anche quando scendono a terra: acquistare ogni volta che è possibile prodotti locali, che si tratti di alimentari, vestiario o souvenir, e di scegliere ristoranti tipici del posto invece delle grandi catene internazionali.
- Lasciare le destinazioni che si toccano nello stesso stato in cui sono state trovate, senza portare via nulla dall’acqua, da terra e dalla spiaggia.