Elena Papale, ricercatrice presso il CNR-IAS, ci spiega perché è importante tutelare la biodiversità e cosa possiamo fare per ridurne la perdita

La biodiversità, o diversità biologica, viene definita come la varietà di organismi viventi nelle loro diverse forme, e nei rispettivi ecosistemi. Una varietà che include la diversità dai microrganismi ai grandi animali, a livello genetico, di specie, di ecosistema e di popolazioni, tutti elementi che insieme rappresentano la vita sulla Terra.
Purtroppo questa fondamentale ricchezza è minacciata dall’intervento dell’uomo sulla natura, e rischiamo di perderla. Perderne anche solo una parte può essere catastrofico perché è grazie ad essa che abbiamo a disposizione alimenti e risorse per la vita quotidiana, proprio per l’interazione che avviene con tutti gli esseri viventi che sono in natura.
Per approfondire il tema, Elena Papale, ricercatrice presso l’Istituto per lo Studio degli Impatti antropici e Sostenibilità in ambiente marino (IAS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ci ha spiegato l’importanza della biodiversità e quanto sia fondamentale preservarla.

Di cosa parliamo?

Perché è importante la biodiversità?

La biodiversità è la ricchezza della vita sulla Terra, comprende piante animali, microrganismi e gli ecosistemi che compongono la biosfera. La diversità della vita è fondamentale per il Pianeta stesso, e lo è anche da un punto di vista antropocentrico per la nostra stessa sopravvivenza.

Cosa causa la perdita della biodiversità?

La perdita di biodiversità può essere provocata da tanti fattori su cui noi abbiamo una forte influenza. Tra questi:

  • il cambiamento climatico;
  • la perdita di habitat, in particolare il depauperamento e la frammentazione;
  • la presenza di inquinanti;
  • la riduzione della diversità genetica delle specie, dovuta anche dalla frammentazione degli habitat, e al conseguente isolamento di gruppi e popolazioni.

In generale queste sono considerate le macro minacce per la biodiversità, è necessario poi considerare che per le singole specie o ecosistemi ci sono fattori specifici, locali o globali, che possono incidere ulteriormente.

Che cosa comporta la perdita di biodiversità? 

Dobbiamo considerare che il nostro Pianeta è in uno stato di equilibrio: ogni specie e ogni ecosistema hanno un motivo di essere, quindi togliendo o riducendo un componente all’interno di questo equilibrio rischiamo di spezzarlo. Se l’equilibrio si spezza per il Pianeta, avviene anche per l’essere umano. La perdita di biodiversità comporta problematiche rilevanti per l’uomo, molto più importanti di quanto possiamo immaginare. La perdita di una specie o la riduzione di una popolazione può avere ripercussioni importanti sia dal punto di vista della catena trofica ma anche su attività antropiche come l’agricoltura. Ad esempio, la perdita delle api, può portare una serie di problemi a cascata, sia sull’ecosistema che sulle singole specie, ma per l’uomo comporta anche problematiche da un punto di vista alimentare, di salute e quindi della sopravvivenza della nostra specie.

Inoltre, la perdita di biodiversità comporta ulteriori conseguenze dannose, in quanto l’uomo è portato ad agire in maniera differente con l’ambiente circostante, a causa proprio della rottura dell’equilibrio.

Che cosa possiamo fare nel concreto per tutelare la biodiversità?

È fondamentale informarsi e fare attenzione al mondo che ci circonda. Bisogna essere coscienti che ogni nostra azione può avere ripercussioni sull’ambiente o sulla biodiversità. Per tutelare quest’ultima dobbiamo fare scelte sostenibili tutti i giorni, ad esempio per quanto riguarda la nostra alimentazione o nei trasporti.
La sostenibilità delle nostre scelte è cruciale per ridurre la perdita di biodiversità.