Xtribe, ecco la ricetta per rilanciare il commercio locale

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

Tramite un’app che si basa sulla geolocalizzazione gli utenti potranno individuare prodotti e servizi a km zero, e quindi a basso impatto ambientale. Favorendo l’interazione tra privati, negozianti e professionisti nelle città e nei quartieri

Rilanciare il commercio locale permettendo alle persone di comprare, vendere, barattare e noleggiare prodotti e servizi, favorendo l’interazione tra privati, negozianti e professionisti all’interno delle città e dei quartieri, rimanendo sempre a due passi da casa. È una logica di prossimità che si basa sulla tecnologia quella che ispira Xtribe, l’app che geolocalizza gli utenti e consente a chi la scarica di conoscere di quali attività, prodotti o servizi può usufruire nella zona in cui si trova. Per incentivare la compravendita a km zero e quindi a basso impatto ambientale.

Di cosa parliamo?

La tecnologia al servizio delle persone

L’idea da cui nasce Xtribe non ha soltanto l’obiettivo di favorire la compravendita, il baratto o il noleggio di prodotti sia nuovi sia usati, ma è una vera è propria filosofia che va al di là dell’aspetto di business. L’obiettivo è quello di mettere la tecnologia – un elemento imprescindibile al giorno d’oggi – al servizio delle persone, per creare una rete tra individui che vivono nella stessa città, legati dalla vicinanza fisica.
“Le relazioni interpersonali – si legge sul sito di Xtribe – sono quelle che ci caratterizzano nel nostro ‘essere umani’, e vanno coltivate. In quest’era ipertecnologica, dove il virtuale regna sovrano, vogliamo privilegiare e incentivare il contatto, la vicinanza fisica, l’incontro, il dialogo e lo scambio tra persone reali”.

Il geomarketplace

Per realizzare la propria vision Xtribe si serve, come dicevamo, di uno strumento tecnologico, la geolocalizzazione, per applicarlo al mondo della compravendita. Tutto questo si è concretizzato nella creazione di un vero e proprio marketplace a cui si possono collegare le persone alla ricerca di un prodotto o di un servizio e quelle che vogliono offrirlo. La formula non è necessariamente quella della vendita: c’è infatti spazio anche per gli scambi e il baratto, o anche per il noleggio, nel caso si avesse un bisogno soltanto temporaneo.

Stop alle commissioni e alle spese di consegna

Tra le caratteristiche di Xtribe c’è anche la scelta di non trattenere percentuali sulle vendite: chi decide di mettere in vetrina un prodotto o un servizio potrà farlo gratuitamente utilizzando la versione base dell’app: basterà scattare una foto e inserire l’annuncio sul marketplace. Allo stesso modo chi acquista non dovrà affrontare spese per la consegna, che potrà avvenire di persona, tramite il ritiro in un negozio di zona convenzionato o anche a domicilio. Ma esiste anche una versione store, a pagamento, a disposizione dei negozianti o dei professionisti: acquistando dei crediti si potrà in pratica esporre la propria offerta in un’area dedicata dell’app.

La chat e i feedback

Per favorire l’interazione tra gli utenti fin dal primo momento Xtribe mette a disposizione una serie di strumenti digitali aggiuntivi. A partire dalla chat all’interno dell’app, che può essere utile per chiedere informazioni aggiuntive su un prodotto che si vuole acquistare, noleggiare o scambiare. Per ogni operazione portata a termine all’interno dell’app gli utenti potranno inoltre lasciare una recensione, un feedback che servirà a dare una valutazione sull’affidabilità nei due sensi: sia per i venditori, sia per gli acquirenti.

L’impegno per la sostenibilità

La logica “di prossimità” alla base di Xtribe è anche un modo per dare un contributo al rispetto dell’ambiente, incoraggiando scelte che hanno un basso impatto ambientale. Attraverso l’app è infatti possibile acquistare prodotti second hand, riducendo così la produzione di scarti, stesso principio che è anche alla base dello scambio e del baratto. Ma la stessa logica vale anche per il noleggio, per le consegne a mano, possibili anche grazie alla scelta dei servizi e dei prodotti a km zero, e della riduzione degli imballaggi per resi e spedizioni.