Ti sei mai chiesto dove puoi arrivare con una ricarica di auto elettrica? Sei sei a Torino ecco 5 luoghi da visitare per una fuga sostenibile del weekend
Abbiamo stilato una lista di cinque mete naturalistiche, adatte per una gita fuori porta partendo da Torino. Lo abbiamo fatto tenendo conto di un fattore: che fossero luoghi dove si potrebbe andare (e tornare) con una sola ricarica di auto elettrica. Abbiamo fatto una stima prendendo le autonomie di 24 modelli di auto elettriche, e il risultato è che in media un’auto elettrica ha un’autonomia di circa 400 km. I nostri consigli rientrano tutti sotto i 150 km di distanza (quindi sotto le due ore di viaggio) da Torino da realizzare in una giornata. Ecco i nostri cinque luoghi da non perdere nei dintorni di Torino:
Cammino dei 5 laghi di Ivrea
A circa un’ora di macchina da Torino, il cammino dei 5 laghi di Ivrea rientra immancabilmente tra le avventure da non lasciarsi sfuggire nei dintorni del capoluogo piemontese. Si tratta di una zona in cui sorgono cinque laghi glaciali di piccole dimensioni, collegati da diversi sentieri percorribili a piedi, in bici, o a cavallo, per un totale di 26 km di sentieri. Si può decidere di fare il percorso che raggiunge tutti i laghi o optare per solo alcuni degli anelli che li circuiscono. Il più grande dei Cinque è il Lago Sirio, balneabile e attrezzato con barche a remi e canoe. Dal Lago Sirio si raggiunge uno dei luoghi più particolari del giro: le “Terre Ballerine”, una foresta chiamata così perché sorta dove un tempo si trovava il Lago Coniglio, le cui acque che ancora permangono in profondità oggi rendono elastico e mobile il terreno sotto i passi di chi ci cammina. Il cammino prosegue con il Lago Nero, il cui caratteristico nome è legato al colore scuro delle acque che riflettono il paesaggio circostante. Esiste un percorso denominato “Lago Nero tra miti e leggende” attraverso il quale è possibile fermarsi alle diverse tappe e leggere le leggende locali. Si arriva poi al più piccolo dei Cinque laghi di Ivrea, il Lago di San Michele. Il successivo è il Lago Pistono, da cui è possibile ammirare il Castello di Montalto e accedere facilmente al Parco Archeologico del Lago Pistono. L’ultimo lago del percorso è il Lago di Cascinette: lungo il suo sentiero si gode una splendida vista sul Castello San Giuseppe, il Mombarone, la Serra e Chiaverano.
Gran Bosco di Salbertrand
Per chi vuole assaporare un po’ di magia durante un’escursione, a circa 90 km da Torino si trova il Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand, un’area naturale protetta composta quasi interamente da boschi di abeti bianchi e rossi, larici, pini, betulle, aceri e faggi. L’unicità di questa foresta sono proprio gli abeti rossi, alberi molto rari nelle Alpi Occidentali, presenti in questa zona grazie al particolare microclima. Il Parco è attraversato da una fitta rete di itinerari escursionistici, per tutte le esigenze e capacità. Alcuni sentieri sono di rilevanza internazionale, come la via Alpina e le strade dei Valdesi, altri nazionale, come la Grande Traversata delle Alpi o la via Francigena. Poi ci sono sentieri naturalistici autoguidati e ben 14 sentieri del Gran Bosco a cura dei guardiaparco. Tutti gli itinerari sono sottoposti a periodica manutenzione e segnalati da cartelli con tempi di percorrenza e quote. Per quanto riguarda la fauna che abita il Bosco, si segnala la presenza di 140 specie di uccelli, tra i quali degli esemplari di Aquila Reale, e la possibilità di avere incontri con alcuni mammiferi, come lepri, scoiattoli, volpi, camosci, cervi e caprioli. Più difficile da incontrare ma presente anch’esso è il lupo. Tra il paese di Salbertrand e il Parco del Gran Bosco, si snoda inoltre un itinerario ad anello di circa 7 km (tempo di percorrenza 2 ore circa) che va a toccare strutture e antichi edifici testimonianza della religiosità e della cultura materiale della comunità di Salbertrand e dell’intera Valle dell’Alta Dora. Si avrà la possibilità di vedere il mulino idraulico, il forno comunitario, la ghiacciaia ottocentesca, la smoke sauna, il cantiere forestale, l’ingresso della miniera, la carbonaia, i ruderi di vecchie calcare, la Parrocchiale e i suoi tesori, la cappella affrescata dell’Annunciazione, l’Hotel dieu, e le antiche fontane. All’interno del parco, infine, segnaliamo la presenza di diversi punti di interesse come il Forte di Exilles, uno dei più antichi monumenti e sistemi difensivi del Piemonte.
Villa Taranto
I giardini della villa del capitano scozzese McEacharn sono stati eletti dal sito americano Buzzfeed i giardini più belli del mondo. Una tappa obbligata quindi, a circa 150 km da Torino, sulla riva occidentale del Lago Maggiore. La bellezza di questo luogo la fanno le numerose specie botaniche rarissime che il capitano McEacharn fece importare da tutto il mondo per la costruzione del suo giardino-opera d’arte. Si contano ben 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica. Tra le piante presenti, alcune sono uniche in Europa ed acclimatate dopo lungo lavoro. Le visite sono libere e ogni pianta è corredata da un cartello che ne indica il nome. Durante il giro a Villa Taranto si potranno vedere il famoso Erbario del capitano, l’ex portineria di gusto eclettico dove sono esposti 43 preziosi e raffinati “quadri naturali”; i Giardini Terrazzati con le loro cascatelle e le vasche per ninfee e fiori di loto; il labirinto delle Dahlie, dove si trova una ninfea equatoriale di due metri di diametro, capace di reggere un peso di 10 kg; il Viale delle conifere; la fontana dei Putti; il Mausoleo, in cui è sepolto McEacharn, con le sue notevoli vetrate policrome.
Chianale Piemonte
Non poteva mancare in questo elenco il suggerimento di uno degli incantevoli borghi montani di cui è ricco il Piemonte. Chianale Piemonte, frazione del comune di Pontechianale, è di recente stato inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia, ed è un piccolo villaggio di cultura occitana situato a 1800 m e soprannominato “il Borgo di Pietra”. Caratteristiche di Chianale, infatti, sono le case costruite in ardesia e legno, con dei bellissimi tetti in pietra lose. È di pietra poi il più riconoscibile simbolo del paese: il ponte che congiunge le due parti del paese separate dal torrente Varaita.
Il villaggio di pietra si trova sull’antico Chemin Royal, la strada del sale che arrivava in Francia. Un’ulteriore particolarità è che, essendo stato per quasi tutto il Seicento l’unico centro della valle dove vigeva di fatto la libertà di culto, qui si trovava l’unico Tempio Calvinista della zona. Circondato dalle montagne e dalla natura più incontaminata, questo piccolo paesino a 130 km da Torino merita sicuramente una giornata di gita.
Forte Fenestrelle
“La Grande Muraglia Piemontese”, così viene chiamato il grande complesso fortificato costruito nel Settecento in difesa del confine italo francese, che si sviluppa lungo tutto il crinale della montagna, su un dislivello di 700 m. La passeggiata panoramica all’interno del Forte corrisponde all’ascesa della montagna, e incontra nel tragitto anche i famosi scalini detti “spacca gambe” per la loro impervietà. Nel corso del tempo il forte è stato usato anche come prigione. Tutte le strutture sono collegate tra di loro attraverso percorsi sia interni sia esterni, ma soprattutto attraverso la nota “scala coperta”, un’opera unica e suggestiva: 4000 scalini, protetti da mura spesse due metri, che s’inerpicano sul pendio della montagna, come una lunga galleria che si snoda ininterrottamente per più di due chilometri. I 1.350.000 metri quadrati di superficie complessiva ne fanno la più grande fortezza alpina d’Europa.