Ti sei mai chiesto dove puoi arrivare con una ricarica di auto elettrica? Sei sei a Milano ecco 5 luoghi da visitare per una fuga sostenibile del weekend
Abbiamo stilato una lista di cinque mete naturalistiche delle meraviglie, adatte per una gita fuori porta partendo da Milano. Lo abbiamo fatto tenendo conto di un fattore: che fossero luoghi dove si potrebbe andare (e tornare) con una sola ricarica di auto elettrica. Abbiamo fatto una stima prendendo le autonomie di 24 modelli di auto elettriche, e il risultato è che in media un’auto elettrica ha un’autonomia di circa 400 km. I nostri consigli rientrano tutti sotto i 100 km di distanza (quindi sotto l’ora e mezza di viaggio) da Milano da realizzare in una giornata. Ecco alcuni luoghi da non perdere nei dintorni di Milano:
Oasi di Sant’Alessio
A pochi chilometri da Pavia, circa 25 da Milano, si trova la bellissima Oasi di Sant’Alessio. L’Oasi riproduce diversi habitat naturali per ospitare moltissime specie animali tra autoctone e tropicali. Vi si trovano sia animali selvatici in libertà sia animali inseriti in programmi di allevamento per la successiva reintroduzione in natura. Alcuni di essi sono in incubatrice, altri in piccoli spazi destinati alla fase finale del programma di recupero ed altri ancora in ambienti più ampi per permettere loro di abituarsi alla nuova vita al di fuori dell’Oasi. Per esempio, è stato qui che per la prima volta (dal 1977) si riuscì nella reintroduzione della Cicogna bianca, con quasi 700 esemplari liberati in 30 anni. La specie è oggi abbastanza diffusa in Lombardia e Piemonte sud-orientale. L’Oasi di Sant’Alessio fu creata nel 1973 quando Antonia e Harry Salamon acquistarono il Castello di Sant’Alessio (risalente all’anno mille) e i terreni circostanti per dare vita ad un allevamento di specie animali a rischio di estinzione. Ancora oggi, quindi, la visita parte dal castello, per poi proseguire con due diversi percorsi ad anello, il percorso europeo e il percorso tropicale, della lunghezza di circa 2 km. I percorsi all’interno degli habitat naturali sono costruiti in modo tale da consentire alle persone di avvicinarsi e poter spiare di nascosto la natura selvaggia che le circonda, senza essere viste e senza poter infastidire gli animali. Spesso si è separati dagli animali da staccionate o barriere naturali o vetri a specchio che permettono di vedere senza essere visti. Tra le specie animali più affascinanti che si trovano nell’Oasi di Sant’Alessio troviamo i pappagalli, i galli cedroni, i cavalli di Pzewalski, ormai estinti in natura, le ghiandaie marine, i gruccioni, le beccacce di mare, gli storioni ladani, le gru, i castori, gli aironi, i fenicotteri e le cicogne.
All’interno del parco è presente un’area picnic dove è possibile pranzare al sacco, ma si possono anche acquistare panini, pizze o grigliate miste dal bar interno. Per entrare è necessario acquistare il biglietto, anche sul sito.
Villa Litta Borromeo
La villa Litta Borromeo a Lainate si trova a 15 km da Milano. È una delle più belle ville di delizie in Italia, famosa in particolare per il suo Giardino all’inglese, in cui si trova il Ninfeo, il meraviglioso complesso di giochi d’acqua ideati per creare un meraviglioso effetto scenografico di grande suggestione. Voluto dal conte Pirro I Visconti Borromeo – come del resto tutta la villa -, il Ninfeo funziona ancora oggi, ed è considerato uno dei più alti esempi di idraulica del suo genere in Europa. Nel giardino è esposta anche una collezione di dipinti, sculture e “curiosità”. La villa fu costruita a partire dal 1585 e fu un importante luogo di ritrovo di artisti, che hanno lasciato il segno del loro passaggio nelle decorazioni degli ambienti e del Ninfeo. Parliamo per esempio di Martino Bassi, Camillo Procaccini e Morazzone. Il giardino all’inglese è stato risistemato nel XIX secolo da Luigi Canonica e contiene una copiosa varietà di piante e alberi, compreso un boschetto paesaggistico, tra i quali si nascondono statue, fontane e serre in stile Liberty.
Diga del Panperduto
Tra le mete adatte per una gita fuori da Milano merita una menzione la Diga del Panperduto, compresa nel territorio del Parco naturale lombardo della Valle del Ticino. Siamo in un tratto del Ticino su cui è intervenuto alla fine dell’800 il progettista Eugenio Villoresi con una grande opera di ingegneria idraulica industriale. La diga che ne è risultata devia le acque del fiume per formare due canali: il canale Villoresi, che serve per l’irrigazione dei terreni agricoli a Nord di Milano, e il canale Industriale, sfruttato per la produzione di energia elettrica. In questo luogo l’ingegno dell’uomo incontra la bellezza della natura dando vita a un paesaggio acquatico unico. Il percorso navigabile nel bacino di calma delle Dighe del Panperduto permette di apprezzare il funzionamento del sistema di regolazione delle Dighe. Lungo circa 700 metri, con larghezza variabile dai 90 ai 50 metri, il bacino di calma delle Dighe del Panperduto è costituito lungo la sponda sinistra dal terrazzo originario del fiume Ticino, su quella destra per i primi 120 metri da un muro di contenimento e più a valle da un doppio argine in terra. Lungo il perimetro sono presenti numerosi manufatti idraulici: uno sfioratore (ovvero un dispositivo per smaltire le acque presenti nel bacino quando il livello idraulico risulta superiore a quello previsto), le opere di presa dell’Incile e di regolazione del canale Villoresi, del condotto Industriale, del sistema dei Navigli e lo scarico delle sabbie. Il giro ha una durata di 90 minuti su un percorso di circa 1,2 km e comprende la visita di tutto lo snodo idraulico del Panperduto: opera di presa, diga, scala di risalita dei pesci, museo delle acque italosvizzere, sfioratore, e incile dei canali.
La Greenway del Lago di Como
A 70 km da Milano, raggiungendo Colonno, grazioso borgo sul lago di Como, si può iniziare il giro di sette piccoli borghi attorno al lago chiamato Greenway del lago. Si tratta di un percorso di 10 chilometri da fare a piedi che attraversa Sala Comacina, Ossuccio, Lento, Mezzegra, Tremezzo e Griante, regalando splendide viste sul lago e sulle montagne attorno. La passeggiata inizia da Colonno, in via Luigi Civetta, dove si lascia la macchina. Da lì si seguono le indicazioni per la Greenway del lago, che termina dopo circa 3 ore e mezza di cammino a Griante, da dove si prende il bus o il battello per ritornare alla macchina. La passeggiata è alla portata di tutti, e si può fare anche in bici. Una deviazione consigliata è la visita alla piccolissima Isola Comacina, raggiungibile in battello da Ossuccio. Con le sue rovine di epoca romana e i resti rinvenuti in una serie di scavi, l’isola è una delle aree archeologiche più interessanti dell’Italia settentrionale.
Eremo di Santa Caterina del Sasso
L’Eremo di Santa Caterina del Sasso è uno dei più suggestivi punti panoramici del lago Maggiore, un monastero a strapiombo costruito su una parete di roccia, da cui si gode di un’ampia vista sul lago e sulle montagne che lo circondano. Secondo la leggenda fu fondato dal mercante del luogo Alberto Besozzi dopo essere scampato a un nubifragio durante la traversata del lago. Convinto di essere stato salvato da Santa Caterina d’Egitto, consacrò alla santa una nuova cappella nella grotta dove era approdato e si ritirò alla vita da eremita. Oggi la cappella si trova nel fondo della Chiesa, uno dei tre edifici che compongono l’eremo, oltre al convento meridionale e al conventino, tutti custodenti meravigliosi cicli pittorici che coprono il periodo dal XIV al XIX secolo. L’Eremo di Santa Caterina è raggiungibile via lago e via terra: a piedi ci si arriva percorrendo 268 scalini in discesa dal piazzale sovrastante, o 80 in salita dalla costa. In alternativa si può prendere il nuovo ascensore panoramico scavato nella roccia.