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BioUrban, il bioreattore urbano che trasforma lo smog in risorsa

Una soluzione bio-ispirata, ideata dalla startup franco-messicana BiomiTech, cattura CO₂ e inquinanti nei punti più critici delle metropoli, restituendo ossigeno e biomassa e aprendo la strada a una nuova generazione di infrastrutture urbane per la decarbonizzazione

Nelle aree più trafficate delle città, dove CO, ossidi di azoto e polveri sottili restano spesso oltre le soglie raccomandate, intervenire direttamente sull’aria è una delle sfide più difficili della transizione ecologica. In questo contesto si inserisce BioUrban, sistema di purificazione sviluppato da BiomiTech per gli spazi urbani e indoor.

Si tratta di una tecnologia green basata sulle microalghe, pensata per trasformare composti inquinanti come monossido di carbonio, azoto e particolato in ossigeno e biomassa attraverso la fotosintesi. L’obiettivo è “combattere l’inquinamento nelle aree urbane” utilizzando organismi viventi dove non è possibile piantare abbastanza alberi.

Nella configurazione per gli spazi esterni, BioUrban è una struttura alta circa 4 metri e con 2 metri di diametro, capace di assorbire fino all’80% della CO contenuta nell’aria che la attraversa. BiomiTech, la startup franco-messicana che ha messo a punto questa soluzione, equipara l’effetto a quello di 300–3.000 alberi concentrati in pochi metri quadrati, installabili in strade ad alto scorrimento, svincoli e centri  urbani.

Dopo le prime applicazioni e i primi passi dello sviluppo industriale anche in Europa, la soluzione è stata presentata anche in sedi internazionali, come il GITEX 2025 di Dubai.

Come funziona la tecnologia BioUrban

Il principio di base è usare la fotosintesi come tecnologia di cattura e trasformazione degli inquinanti. BiomiTech seleziona ceppi di microalghe altamente efficienti, fino a cinque volte più efficaci delle specie tradizionali nel catturare CO.

Queste microalghe sono contenute in colonne speciali all’interno di un bioreattore. L’aria viene aspirata dall’ambiente e convogliata in queste colonne, dove i gas e le particelle inquinanti – CO, CO, NOx, PM2.5 e PM10 – sono catturati dalla coltura e trasformati in ossigeno e biomassa. Il processo riproduce la dinamica naturale degli ecosistemi, ma in forma concentrata e monitorabile.

Da un lato l’aria viene depurata localmente, dall’altro la biomassa generata diventa un potenziale input per percorsi di economia circolare. Nei materiali aziendali, BiomiTech collega questa biomassa alla possibilità di produrre biogas, bio-idrogeno e, entro il 2025, idrogeno verde a partire dai processi di decarbonizzazione industriale, evitando il trasporto e lo stoccaggio della CO catturata.

Le versioni di BioUrban per interni ed esterni

BioUrban è declinato in una famiglia di sistemi che condividono lo stesso principio ma si adattano a luoghi e scale diverse.

Un “pozzo di carbonio intelligente” che comunica

Nelle versioni più recenti, BioUrban viene descritto come un pozzo di carbonio intelligente: filtra l’aria e, allo stesso tempo, rende visibile il processo di purificazione.

In alcune configurazioni, in particolare BioUrban 3, sono integrati schermi LED (in collaborazione con il partner Cocktail Vision) che possono mostrare informazioni in tempo reale e contenuti pubblicitari, combinando sostenibilità ambientale e comunicazione.

La presenza di pannelli solari integrati fornisce parte dell’energia necessaria al funzionamento, mentre la connettività 5G permette la gestione da remoto e l’aggiornamento dei contenuti.

La tecnologia BioUrban è già stata installata con successo in Sud America, dove BioUrban 2.0 ha operato in contesti urbani con forte traffico veicolare. Questo ha consentito a BiomiTech di testare il sistema in condizioni reali e di prepararne l’estensione ad altri mercati.

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