Ecco i consigli della Protezione Civile su cosa per fare per evitare di innescare fuochi, anche involontariamente

La stagione estiva è nel vivo e come ogni è importante non abbassare mai la guardia quando parliamo di incendi, anche le nostre piccole azioni e accortezze possono essere fondamentali. Proprio per prevenire roghi che potrebbero distruggere vaste porzioni di foresta, la Protezione Civile Nazionale ha diffuso un vademecum che consiglia ai cittadini una serie di comportamenti virtuosi, vediamo quali.

Di cosa parliamo?

I consigli della Protezione Civile

La Protezione Civile Nazionale mette insieme sette consigli a chi questa estate farà gite o vacanze in prossimità delle foreste, per evitare che si possano innescare incendi boschivi. Il primo è, ovviamente, non gettare mozziconi di sigarette o fiammiferi. Allo stesso modo sarà importante – anche e non soltanto per la prevenzione degli incendi – non abbandonare rifiuti, che nella maggior parte dei casi rappresentano un combustibile pericoloso in grado di alimentare le fiamme.

Il terzo consiglio che arriva dalla Protezione Civile Nazionale è di non parcheggiare l’automobile sull’erba secca: questo perché la marmitta calda potrebbe essere una delle cause di innesco di un incendio. A seguire, per chi decide di fare un pic-nic o una scampagnata, è importante che non vengano accesi fuochi fuori dalle aree autorizzate, utilizzando soltanto gli spazi attrezzati per questo scopo.

Una volta che si sarà acceso un fuoco su un’area autorizzata sarà fondamentale non andare via prima che sia completamente spento. Il sesto consiglio è – come suggeriscono il buon senso e il rispetto dell’ambiente – di evitare di dare fuoco a stoppie o residui agricoli. A concludere c’è l’indicazione di rispettare sempre le ordinanze comunali, messe a punto per prevenire eventuali pericoli o incidenti tenendo conto della situazione locale.

Nel caso in cui ci si trovasse di fronte a un incendio o se ne avvistasse uno in lontananza, la Protezione Civile Nazionale consiglia di chiamare 112, 115 o 1515. L’ultimo avvertimento serve per scoraggiare i curiosi, che spesso mettono involontariamente in pericolo la propria vita e quella degli operatori d’emergenza: “Ricorda che spegnere incendi è un lavoro pericoloso tieniti lontano per facilitare le operazioni e non correre rischi”.

I dati sugli incendi boschivi in Italia dell'EFFIS

Stando alle ultime informazioni pubblicate European Forest Fire Information System, gli ettari di superfici boscate e non boscate distrutti dalle fiamme nel 2021 in Italia sono stati 160mila, con un aumento percentuale vicino al 155% rispetto al 2020. Si è trattato in tutto di più di 1.400 incendi, la stragrande maggioranza dei quali si è sviluppata a luglio e ad agosto. Andando a scandagliare più da vicino cosa è avvenuto sul territorio, dai dati emerge che l’incendio più esteso si è verificato nel 2021 in Sardegna, devastando una superficie di 13mila ettari, mentre l’area geografica dove si sono verificati più incendi è la Sicilia, vicina ai mille casi.

L'importanza della prevenzione

Ogni anno i dati sono allarmanti dichiarato e il Nucleo informativo antincendio boschivo del comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri, cerca di fare il possibile per sensibilizzare sulla tematica. Il generale Marco Di Fonzo del nucleo, ha infatti dichiarato all’AdnKronos: ”Quando brucia un bosco è come se bruciasse il salotto di casa. Dobbiamo preservare i nostri ecosistemi forestali dall’insorgenza delle fiamme perché in queste condizioni gli incendi potrebbero propagarsi in maniera virulenta”. E continua: “Sono convinto che, oltre alla prevenzione che facciamo e all’attività di polizia amministrativa con le sanzioni previste, sia solo attraverso un comportamento condiviso di protezione dell’ambiente e del territorio da parte di tutti noi che questo fenomeno si può contenere. Per noi – conclude – è importante che il bosco non bruci al di là dell’individuazione degli autori”.