Regali e gadget aziendali, si fanno strada le scelte “green”

Scritto da Ettore Benigni
Giornalista

Tra le società specializzate c’è sempre più attenzione alla sostenibilità, uno degli aspetti su cui gli utenti sono sempre più esigenti. Dalle agende “in erba” alla “matita sprout” che si pianta e cresce. Ecco qualche esempio

Fare piccoli regali ai propri clienti o ai propri dipendenti è una prassi ormai diffusa, che contribuisce a dare all’esterno un’immagine dell’azienda e dei suoi valori. Anche per questo è sempre più frequente la scelta di gadget aziendali sostenibili, orientati al green, che siano portatori di un messaggio “etico” di attenzione alla salute e all’ambiente. Per seguire questa tendenza, e anche per orientare il mercato verso la sostenibilità, le società specializzate in gadget aziendali sono impegnate a inserire nei propri cataloghi prodotti sempre più attenti all’ambiente, come dimostra ad esempio la top ten dei gadget più regalati nel 2021 pubblicata da Primo Promo in occasione dei propri 30 anni di attività.

Di cosa parliamo?

Borracce in acciaio con rivestimento in bambù e t-shirt in cotone organico nella top ten dei gadget green

La tendenza di fondo è quella di non limitarsi più, anche nel merchandising, al classico cappellino o alla t-shirt, ma di dare ai gadget un “significato”, un valore aggiunto. Così dalla classifica emerge che dopo il 2020, quando si tendeva a privilegiare i gadget legati in qualche modo alla pandemia, a partire ad esempio dai gel disinfettanti e dalle mascherine, il 2021 ha segnato un nuovo trend “green”. Tra i gadget più regalati ci sono infatti le borracce in acciaio con rivestimento in bambù, le t-shirt e le felpe in cotone organico, le borse in Pet riciclato e le shopper in cotone riciclato a basso impatto ambientale. Tra le proposte più originali compaiono inoltre i block notes e le agende in “carta erba”, un tessuto che viene prodotto da erba essiccata e carta da macero, i quaderni con copertine dal riciclo di sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali o ricavate da olive, kiwi, agrumi e mais o dal riciclo dei chicchi di caffè, penne in plastica riciclata, teli spugna in poliestere da Pet Riciclato e oggettistica in bambù.

Microgiardini personalizzati e matite che si piantano

Scorrendo i cataloghi di altre aziende specializzate, come quello di igreen, emergono una serie di altre idee originali: microgiardini personalizzati per realizzare i quali è possibile scegliere tra più di 50 fiori, la “matita sprout” che contiene dei semi e può essere piantata e dare vita a una pianta, e gli iGreen cube, con fiori e piante in cubi di legno. Del catalogo fanno parte anche le mascherine in canapa naturale biocompostabile o quelle ecosostenibili in sughero, o i teli mare Seaqual realizzati riutilizzando la plastica raccolta nei mari.

Oggetti unici realizzati con materiali naturali o riciclati

Specializzata in gadget esclusivamente “green” è anche Stylla, azienda nata come spin-off dell’emiliana Ab Print, specializzata nella comunicazione B2B, che propone un catalogo di prodotti, a partire dalle borracce StyllaInox e StyllaGlass, oltre a gadget, oggettistica, accessori. L’idea di fondo è anche in questo caso quella di “fornire ai propri clienti oggetti unici realizzati con materiali naturali o riciclati e che restino sostenibili sia nella loro genesi che nel loro smaltimento futuro – spiega l’azienda sul proprio sito – L’utilizzo e l’acquisto del prodotto può quindi educare, simboleggiare e diffondere un comportamento ecosostenibile e rispettoso del pianeta”.  L’offerta parte dai contenitori per alimenti per estendersi alle borse e al materiale da cancelleria, fino all’elettronica e all’oggettistica per la casa, alle piante e alle proposte per il tempo libero. Fino agli ombrelli, ai teli mare e ai capi di abbigliamento.

Regali green: in legno, fibra di grano, bambù e bioplastica, cotone o plastica riciclati

Ma al di là di questi esempi concreti, può essere utile allargare la visuale e fare una carrellata di quali sono i gadget più diffusi e più di tendenza quando si parla di regali green, a prescindere da chi li proponga. Per riuscirci si potrebbe suddividere il mercato in quattro macrocategorie: i gadget in legno, quelli in fibra di grano, bambù e bioplastica, quelli in cotone riciclato e organico e quelli in plastica riciclata ed r-Pet.
Del primo gruppo fanno parte oggetti come le penne, portachiavi, quaderni e box con i semi: privilegiano un materiale – il legno – che è simbolo di “natura” oltre che di durevolezza e biodegradabilità. Del secondo gruppo fanno parte tazze, cup bio, occhiali da sole e una serie di altri oggetti caratterizzati dall’essere realizzati in materiali biodegradabili e ottenuti dagli scarti di altre lavorazioni organiche, come ad esempio la fibra di grano e di bambù o la bioplastica, derivata dalla trasformazione degli zuccheri presenti in mais, barbabietola, canna da zucchero e altri materiali naturali e rinnovabili.
Del terzo gruppo fanno parte gli shopper, gli zaini e le borse, realizzati dal riciclo di fibre usate o con cotone prodotto con metodi a basso impatto ambientale, e che sono altamente personalizzabili. Quanto infine alla plastica riciclata, può essere utilizzata per bottiglie e borracce, oltre che per la creazione di tessuti utili per confezionare borse, portachiavi, teli mare e oggettistica.